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Le risposte di Alberto
I testi sono degli autori
1) Come e dove sei entrato in contatto con il karate la prima volta?
Con le arti marziali guardando le locandine dei film di Bruce Lee (a quei tempi erano vietati e io tredicenne non potevo entrare), poi leggendo un libro di karate di Ennio Falsoni (tipo impara il karate in 12 lezioni), poi leggendo il karate di Masathoshi Nakayama, ma per l’iscrizione ad un dojo, nisba, i miei genitori oltremodo severi, non volevano sentirci.

2) Secondo te nel Karate ci sono segreti?
Se pensiamo al nostro corpo in movimento/combattimento come ad un segreto a cui arrivare, allora si, esistono i segreti

3) Attraverso la pratica del karate le persone possono migliorare il loro carattere? Quale è la tua opinione e la tua esperienza a questo proposito?
La mia esperienza personale è positiva, la storia del karate e dei suoi maestri, i libri letti e i film visti, la conoscenza diretta con i maestri, indicano un percorso di miglioramento che influenza positivamente il carattere. Purtroppo si viene a conoscenza anche di aspetti negativi che non aiutano il miglioramento della persona.

4) Il karate ha cambiato il tuo modo di pensare la vita di tutti i giorni?
Si, però penso che la cosa sia in divenire. Voglio dire che se penso alla mia vita adesso le vedo diversa rispetto ad un anno fa.

5) Che importanza hanno la mente ed il cuore nella pratica del Karate?
La motivazione e la voglia di fare penso siano la chiave di tutto, se non esistono quelle il più grande maestro o il migliore atleta, praticano senza comunicare entusiasmo ai propri allievi

6) Sai dirmi che cos’è il Ki ( energia ) e perché secondo te dobbiamo conoscere ed usare il Ki?
Penso al ki in modo molto occidentale, come alla conoscenza del proprio corpo e di tutte le caratteristiche che lo compongono. La respirazione, contrazione-decontrazione, equilibrio, coordinazione, bilateralità ….. se migliorate all’interno della propria pratica aumentano l’energia espressa dalle tecniche applicate.

7) Come interpreti le parole del Maestro Gichin Funakoshi: "Karate-Ni-Sente-Nashi" ( Nel karate non c’è il primo attacco)?
Il praticante non deve essere un “violento”, un bullo che utilizza quanto imparato per offendere le persone. Il karate è una pratica di difesa, dove il praticante ha diritto di difendere la propria vita (e quella dei suoi affetti)
Anche verbalmente non si dovrebbe mai offendere, ma solo difendersi da un’offesa. Non so se ne sarei capace !

8) Qual è il tuo obbiettivo personale per il futuro?
Migliorare la pratica, fare un esame di 4° dan che mi dia soddisfazione, migliorare anche le mie capacità di istruttore, sia tecnicamente ma anche motivando gli atleti (mi piacerebbe avere allievi con il fuoco di praticare sempre acceso) essere rispettato senza dover essere troppo severo.

9) Che rapporto hai con i tuoi compagni?
Sempre di grande rispetto con chiunque pratico anche se è l’ultimo arrivato o un ragazzino o una cintura inferiore. A volte mi pongo in una situazione di inferiorità, ma mi costringo a vincere la paura che ne deriva.

10) Se sei agonista cosa ne pensi della competizione? Provi invidia nei confronti dei successi dei tuoi compagni?
Essendo arrivato tardi al karate (32 anni), non ho vissuto questa bella esperienza, come arbitro mi emoziona vivere uno scambio di kumite, a volte ne sono addirittura troppo coinvolto, e la mia capacità di valutazione ne risulta compromessa

11) Il karate ha cambiato il tuo rapporto con i tuoi genitori?
I miei genitori, quando erano in vita, non hanno mai preso in considerazione questa mio interesse, era una cosa mia che alla fine hanno accettato ma senza approvare.

12) Il karate ha cambiato il rapporto con i tuoi figli?
Mia figlia (11 anni) ha iniziato a praticare quest’anno, sto guardando con molta curiosità a quello che sta facendo. Non so se proseguirà, mi piacerebbe molto, per il momento non le voglio imporre niente o essere presente in ogni aspetto della sua pratica. La lascio libera di scoprire questa bella disciplina. Mia moglie (3° dan fesika) si sta re-interessando al karate osservando la pratica di nostra figlia, questa è una cosa bella !

Le domande che ti volevo fare sono terminate, vuoi aggiungere una tua personale riflessione sul Karate?
Preferisco di no, ho sentito tante belle parole che hanno mascherato poi dei comportamenti dubbi e non voglio fare altrettanto, penso che nel dojo kun sia già scritto molto e che altrettanto ci sia in quello che ha scritto Shirai recentemente e che nel tuo sito è stato ben evidenziato e valorizzato (Ghi, Ju, Shin, Chu, Ai, Jin, Toku, Nin, Jyo, Ko).
Legnaro 11/06/2014
Alberto Simonetto

Le interviste del Mushotoku


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