Quando mi sveglio la laguna è immersa in quella specie di nebbia che in realtà è umidità, afa, caldo, saranno già 25 gradi e sono solo le sei di mattina.
Bacchin mi aspetta a Padova da dove andremo a prendere il Maestro Mamo che arriva dalla Sicilia.
Non conoscevo il Maestro Mamo ma mi accorgo che è una persona semplice, ci raccontiamo cose di palestra e di vita che poi sono la stessa cosa.
Quando arriviamo a Salo sono le 12, un apertivo, una pasta e subito al palazzetto di Lonato dove ci aspetta un bell'allenamento di 4 ore!!

Quando arriviamo a Lonato sono le 13,20 alle 13.30 arriva anche il Maestro e io penso che è arrivato il momento di correre a cambiarsi.

Oggi GoshinDō, con il Maestro che ritrovo nel tatami già cambiato mi avvicino per un saluto e subito apprezzo la disponibilità del Maestro a scambiare due chiacchiere prima sul tempo e gli racconto della tromba d’aria e un paio di informazioni su altre cose.

L’allenamento ha inizio, ci siamo tutti,ci sono anche i compagni di Mestre e i "ragazzacci romani" Enrico e Roberto,ma io sono dall’altra parte del palazzetto in una zona più “fresca”, ci sono già 32 gradi e non mi sembra il caso di stare ulteriormente al caldo, c’è Salvatore, Claudio Dino ed Eligio e così il Maestro approfitta di quanti già presenti per iniziare e sono appena le 14,10 esordisce dicendo che non si deve correggere la tecnica che tutto va bene se funziona…. “ Se Funziona, appunto! E qui mi fermo perché mi ritrovo subito con Gianfranco a eseguire l’applicazione del I e II kata con Gianfranco l’allenamento è serio e incessante e vista l’età ci rincorriamo nel non sbagliare sequenza, considerato il difficile momento che sto attraversando mi sento bene e sento soprattutto il beneficio delle ultime lezioni fatte con Luciano. lavorare con Gianfranco è sempre profiquo, lui ne sa più di me in fatto di goshindo ma ciò non toglie che il confronto è sempre serrato e collaborativo.

Quando viene il momento di lavorare in tre vedendo Mirko e Michele Demarco in due mi accodo e così inizia quella parte di stage che più mi ha coinvolto, sono di fronte a due fuoriclasse e devo impegnarmi, mi sento felice di praticare ed è la prima volta che mi trovo un Mirko davanti, mi sento bene, e sinceramente pronto, anche se non lo si è mai ma non posso non tradire l’emozione di allenarmi con due persone così.

Michele è preciso, un macigno che ti piomba addosso veloce e possente, Mirko è quello che conosciamo tutti, inutile elencare le sue doti, una su tutte l'umiltà, ci scambiamo molte informazioni sul come siamo.
Abbiamo un ottimo e sano rapporto di amicizia ma non ci siamo mai misurati tecnicamente e comunque non ci sarebbe storia, ma oggi siamo a studiare, a capire, a percorrere quella via, quel Dō indicato dal Maestro Shirai e ci sentiamo tutti uguali anche se uguali non siamo.

Oggi tutto è bello, tutto gira nella maniera opportuna anche se tra mille mie difficoltà oggi sono qui a viso aperto difronte ad un campione del mondo e nonostante la differenza e non solo d’età tutto è stato quasi perfetto.
Grazie a tutti

Oss