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Articoli sulla via del Goshindo
Finalmente si sono ancora
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goshindoCerto che per dirla in veneziano so proprio sfiga!
Le sirene dell'acqua alta suonano da circa due giorni, prima 110, poi 130, cavolo continua lo scirocco e quando cessa prende il suo posto la bora che non permette un regolare reflusso della marea.

Sono le 12,45 la sirena ci avvisa che la marea arriva, questa volta è prevista a 140 cm cavolo devo mettere su la porta nell'appartamento di mia madre al piano terra. Inutile raccontare, freddo pioggia, noin importa la necessità chiama e si corre!

Alle 2 di notte mi alzo per guardare la laguna che scorre sotto casa mia al secondo piano, il cantiere è allagato per il 90% che sta a significare che i 140 sono stati superati, arriva un sms dalla protezione civile marea sostenuta, codice rosso, la marea si è fermata a quota 143, bene, sono ancora salvo, ma il mio pensiero corre a Luciano che sarà in palestra a scaricare acqua con le pompe a pieno regime. Un'altro messaggio mi dice che l'acqua rimarrà a quota 120 per 15 ore, bello dico io.

Ma non è di questo che voglio scrivere ma dello stage di Goshindo con il Maestro che mi aspetta a Ravarino. Esco di casa alle 7.30 e cavolo, devo mettermi gli stivali un'altra volta, non si passa.
Il viaggio lo faccio in compagnia dell'amico di sempre, Gianfranco e Marina, colazione chiacchiere, progetti, fantasie su cui discutere e alla fine tutto scorre liscio.
Quando arriviamo, stranamente non c'è il Maestro, per la prima volta entro nel tatami e lui non c'è. E' in ritardo per un incidente in autostrada, ci viene detto.
Quando arriva siamo tutti felici, nemmeno 5 minuti e lo stage ha inizio Taikyoku Ichi kata e bunkai e di seguito Ni e San,Yon, Tokon, Enka.
Nessuna pausa se non quella per osservare i Claudio, Dino, Salvatore, Eligio, Angelo, cimentarsi in quello che saranno 4 ore tirate di stage.

Io sono felice finalmente, dopo quasi un anno di intoppi riesco a riprendere, anche se non ho mai smesso, in realtà.
Gianfranco mi aiuta a ricordare alcuni passaggi, Marina è impietosa nei confronti della nostra non più giovane età, per fortuna ha il braccio destro in tilt, senno.... .
Ci scambiamo ruoli, il lavoro e l'attenzione sono abbastanza alti, siamo concentrati anche se l'attenzione è nel non fare errori, ma questo E' l'errore e a ragione del mio pensiero il Maestro ad un certo punto ci ferma tutti per dire: " Non capisco, avete anni di pratica eppure il vostro atteggiamento nei confronti dell'avversario e della tecnica non è quello corretto"
ha perfettamente ragione, incarica Angelo e Salvatore di dimostrare, massima forza, massima velocità, massimo controllo, non sbagliare, non pensare, FARE ONESTO, che alla vine sta tutto nel concetto Shin Gi Tai. Silenzio e alla fine un accorato Oss.

Ci rimettiamo nel giusto atteggiamento e continuiamo nel bunkai di tutti i kata dal primo all'ultimo, senza pause.
In vertià non mi funziona tutto, qualche parte della memoria è resettata, ma sento ancora la volontà di continuare nonostante le difficoltà ricordo le parole del Maestro: " Le avversità colpiscono quando c'è rinuncia"
Io continuo per la mia strada indefessamente, al di la di tutto è karate, con la mia gente e con quanti amo praticare.

Grazie Maestro anche oggi hai dato e donato qualche cosa e chi era pronto per cogleirlo sicuramente l'avrà fattio, io c'ero!

Oss Maestro, grazie per la lezione e......
Karate no shugyo wa issho de aru
Il karate si pratica tutta la vita così come il Goshin-DŌ

Davide Rizzo

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