Il
saluto si lega al rito, ciò che riunisce e contiene normalmente
l'essenza della pratica.
E' tradizionalmente considerato, che nel
senso proprio e figurato, come l'inizio e la fine della pratica
e ne è il riflesso, qualunque sia il livello di chi lo esegue.
L'insegnamento contenuto nel saluto si situa
a diversi livelli di comprensione, pensare che esso significhi
solo rispetto, buone maniere, buona educazione, significa tener
conto certamente di uno di questi livelli, ma rimane insufficiente
nei confronti di una pratica profonda.
Ci sono molti praticanti ed insegnanti che
si richiamano alla tradizione, ma tralasciano il saluto; così
facendo tralasciano una parte essenziale della pratica vuoi
per mancanza di comprensione o per mancanza di conoscenza.
Come è possibile rispettare la pratica,
se stessi, gli altri, la natura, se si comincia col tralasciare
o rifiutare ciò che sta all'inizio e alla fine? Non si
tratta qui di fare delle imitazioni superficiali o di ostentare
un falso pseudo orientalismo.
Quando il concetto di partner scompare a
profitto dell'idea di avversario, per non dir poi di nemico,
quando la brutalità stupida rimpiazza l'intelligenza, quando
la forza bestiale si sostituisce e rimpiazza la tecnica, l'arte
marziale si volge alla distruzione, la guerra succede alla pace,
ed il saluto non rientra più nel costume. La parola stessa Saluto
contiene la prima nozione fondamentale, il saluto è nel rispetto,
ed il rispetto inizia col saluto.
Nell'arte marziale il praticante
saluta:
-Il luogo stesso della pratica;
-La pratica stessa per l'intermediario di una rappresentazione
materializzata (Immagine del maestro, Calligrafia, simbolo ecc....);
-Colui o coloro che trasmettono questa pratica.
Poiché la nozione di rispetto prevede reciprocità,
l'insegnante ha il dovere di salutare gli allievi.
Quando un insegnante qualunque sia il suo livello o la sua realizzazione
non ha più nulla da imparare dai suoi allievi, i suoi allievi
non hanno più nulla da imparare da lui.
Colui che è certo di aver compreso tutto
non ha compreso nulla ed il suo insegnamento non merita di essere
seguito.
Ogni insegnante che sottovaluti o disprezzi
un non praticante, un praticante o un insegnamento diverso dal
proprio, non merita di insegnare.
Tutte queste nozioni sono contenute nel
saluto.
Il simbolismo dell'incontro
della mano destra (Yin) e della mano sinistra (Yang), del pugno
(YANG) e del palmo (YIN) è millenario.
L'ideogramma destra si compone del segno
di mano e bocca, immagine del nutrimento, e si rapporta alla
terra.
L'ideogramma sinistra si compone del segno
mano e squadra, immagine dell'arte, e si rapporta al cielo.
Il pantheon cinese antico rappresenta Fou Hi e Niu Kua, la coppia
originaria, che si tengono abbracciati. Lo Yang, Fou Hi a sinistra
che tiene nella propria mano sinistra una squadra, lo Yin, Niu
Kua, a destra che tiene nella propria mano destra un compasso.
La squadra produce il quadrato, emblema
della terra, il quadrato contiene il cerchio, emblema del cielo.
Il Compasso produce il cerchio che contiene il quadrato.
Squadra, compasso, cerchio, producono il
pentagramma i Cinque elementi, (
Acqua,
Legno,Metallo, Fuoco e Terra ).
Questa forma di saluto è immemore, e secondo
il rito conviene che tradizionalmente l'uomo metta il pugno
destro dentro il palmo sinistro, mentre la donna farà il contrario.
Alcune circostanze eccezionali ad esempio (Lutti ecc..) si accompagnano
alla inversione di questa regola.
Questa forma di saluto con diverse varianti,
fu utilizzata come simbolo di riconoscimento tra alleati, dai
ribelli che combatterono la Dinastia Tsing Manciu). Il pugno
raffigura il Sole e il giorno, il palmo della mano raffigura
la luna la notte. Gli ideogrammi sole e luna assieme significano
chiarezza e si leggono Ming in opposizione a Tsing.
Con questo semplice gesto i ribelli affermavano
la formula " Fan Tsing Fu Ming" ( Rovesciamo i Tsing
e restauriamo i Ming).
Questa formula e indissolubilmente legata
a Shaolin, culla di questa ribellione. Sul piano marziale il
palmo della mano corrisponde alla parata, quindi alla difesa,
il, pugno all'attacco, quindi all'offesa. La difesa deve sempre
precedere l'attacco ( Sun Tzu) allo stesso modo il palmo copre
il pugno. Per contro la difesa può trasformarsi in attacco,
e l'attacco in difesa.
E' possibile parare col pugno e colpire
col palmo. L'insieme di pugno e palmo della mano può limitarsi
a una parata estremamente potente oppure divenire un potente
attacco eccezionalmente pericoloso, il palmo può servire da
incudine ed il pugno da martello.
Nel saluto occorre:
- Equilibrare il corpo in posizione di attesa;
- Ripartire il peso su entrambe i piedi, correttamente;
- Assicurare il massimo contatto col suolo;
- Stabilire la correttezza dell'asse vertebrale;
- Rientrare il mento e spingere il capo verso il cielo;
- Normalizzare la respirazione mantenendo la punta della lingua
alla base degli incisivi superiori, alla base del palato;
- Decontrarre il viso;
- Lo sguardo è come osservare una montagna da lontano;
- Le braccia rilassate lungo il corpo in posizione naturale
lasciando fluire questa sensazione fino alla punta delle dita;
- Lasciarsi pervadere da un senso di tranquillità e calmare
lo spirito;
- Tutto ciò che succede attorno deve essere percepito senza
però assumere una importanza perturbatrice;
- L'atteggiamento è forte ma senza rigidità, morbido ma senza
rilasciamento o debolezza;
- Il mentale è ricettivo e creativo.
Oss
Luciano Puricelli