KI 15. Le
altre creature risero e dissero: " Sciocco ! Lasciati
andare e la corrente che tu
adori ti scaraventa rotolandoti fracassata contro le rocce,
e tu morirai più rapidamente che per la noia ". 17.Ciononostante,
dopo qualche tempo, poiché la creatura si rifiutava di tornare
ad avvinghiarsi, la corrente la sollevò dal fondo liberandola,
ed essa non fu più ne contusa ne indolenzita. 18.Le
creature più a valle nel fiume, per le quali era un estranea
gridarono:" guardate un miracolo una creatura come noi,
eppure vola...." Richard Bach
(Illusioni)
Le implicazioni di quanto
sopra sono notevoli.
Rispettare il principio interiore
dell'energia significa: usare bene
il corpo, allenarlo, curarlo, alimentarlo adeguatamente ed in modo
equilibrato; significa usare correttamente la respirazione, controllare
le emozioni: significa usare la mente trovando sempre la giusta
sintonia sapendo controllare le proprie immagini mentali, i propri
pensieri; il tutto nel rispetto delle leggi e dell'armonia esterna
dell'ambiente e dell'universo interiore ed esteriore. Una delle
qualità più importanti che occorre coltivare quando si lavora con
l'energia interna è la perseveranza.
Occorre cioè lavorare metodicamente e
con precisione ogni giorno.
Non sottovalutate questo aspetto! L'esperienza
insegna che come nella meditazione, nel Tai Chi Chuan, la ripetizione
quotidiana degli esercizi si rivela con l'andare del tempo una delle
discriminanti maggiori, il punto sul quale cadono anche i più forti.
Occorre dunque che il Ki, che l'energia venga lavorata. Sentirsi
stanchi o in forma è parlare di energia. Come abbiamo già detto,
l'energia è la capacità stessa di eseguire un certo lavoro, e ogni
trasformazione si opera spendendo una conveniente quantità di energia;
tale lavoro inoltre è determinato da due parametri essenziali, quantità
ed intensità.
La quantità di energia si misura praticamente
calcolando il fabbisogno o dispendio energetico necessario a compiere
quel lavoro. L'intensità è invece una grandezza che non ha rapporto
con la quantità, essa misura il livello più o meno elevato col quale
si manifesta l'energia. Però il grado di intensità di una energia
non è sufficiente per qualificarla. Bisogna sempre tenere presente
il grado di raffinamento qualitativo del lavoro in cui essa si esprime:
il cosiddetto livello di energia.
Inoltre una energia di grado inferiore
non può sostituirsi ad una di grado superiore, qualunque ne siano
le quantità e l'intensità: ad esempio
" Il calore non può svolgere il lavoro di una energia biologica
".
Non si deve dimenticare che il mondo materiale
e inanimato è la sede di energie fisiche e chimiche, mentre il mondo
vivente, la vita organica subisce l'azione delle energie del mondo
materiale più quella delle energie della vita che corrispondono
alle leggi della biochimica e della fisiologia.
Gli esseri più evoluti, utilizzano energie
più specialistiche in seguito all'attività emozionale e mentale.
Un altro principio che occorre ricordare è che le energie si trasformano
senza fine, l'una a spese dell'altra, ma non possono elevare spontaneamente
il proprio livello. Per operare una trasformazione è necessario
un dispositivo speciale, un trasformatore. Gli esseri viventi sono
dei trasformatori di energia, l'uomo in particolare può, grazie
ad un programma di esercizi corretto, operare quella che gli antichi
chiamavano alchimia interiore, la trasformazione della propria energia
biochimica in energia spirituale.
Un grande Maestro ha detto:"Il
fine ultimo del Karate è quello di raggiungere l'illuminazione". In effetti la ripetizione quotidiana, instancabile, quasi ossessiva
del Kihon e del Kata è il veicolo per il raffinamento dell'energia
vitale, la trasformazione della forza in Ki, allo stesso modo con
cui un Maestro che fabbrica una kata, purificava prima il proprio
spirito, con la meditazione e i riti necessari, per poi trasmettere
questa essenza purificando innumerevoli volte il metalli fino ad
ottenere una lama di qualità eccelsa Per raggiungere un risultato
elevato, occorre un animo nobile, per questo il Maestro G. Funakoshi
dava tanta importanza allo spirito.