KI
Nella Cina le pratiche del Ki venivano denominate in molti modi
ad esempio:
Yangsheng Fa ( Metodo di nutrimento della vita)
Tuna
(Esercizi respiratori)
Daoyin
(Ginnastica interna)
Jingzuo ( Meditazione)
Neigong (Pratiche interne)
Neidan
( Alchimia interiore)
La pratica per lo studio e la costruzione
del Ki comporta in ognuno dei metodi citati la conoscenza per:
- Respirare il Ki Essenziale e Ki Vitale;
- Mantenere uno stato mentale di quiete. Ovvero bisogna saper meditare
sul come stabilire le giuste correlazioni tra Mente e Cuore;
- Mantenere gli organi del corpo in equilibrio ed armonia.
Tutto questo, in primo stadio, serve per
temprare l'allievo facendogli acquisire la capacità di:
- Focalizzare il Pensiero
- Focalizzare il Respiro
- Focalizzare la propria Consapevolezza e Conoscenza del proprio
Corpo.
La regolazione della mente ovvero dell'energia spirituale involve
il Daoyin mentale "
Guidare,
Indurre "; viene cioè richiesto di concentrare il pensiero
su di un oggetto in modo che la corteccia celebrale si trovi in
una speciale condizione di inibizione e possa svolgere le funzioni
di regolare e proteggere le viscere. Questo viene detto "
Ritenzione
interna di uno stato mentale". Nel Nei King Su Wen si
dice che: "
Quando la mente è
calma e vuota, il Ki autentico sarà a tua disposizione. Quindi il
Ki autentico è estremamente correlato alle condizioni di quiete
e di vuoto della mente, vale a dire che uno deve essere calmo, tranquillo
e rilassato in modo naturale". Il Daoyin della mente viene
anche denominato " Metodo per regolare il Cuore"
. Quando il " Cuore" presenta disordini funzionali, si
perderanno come conseguenza il controllo delle attività mentali
ed emozionali. Inoltre il cuore non controlla solo lo spirito ma
anche i vasi. Se questi non funzionano normalmente le emozioni risulteranno
anch'esse senza controllo, e viceversa la mancanza di controllo
emozionale influenza la circolazione sanguigna.
Risulta quindi evidente l'importanza nella
pratica della regolazione della mente dove per "Regolare"
intendiamo:
- Rilassare
- Controllare
- Tranquillizzare.
La "
Regolazione del respiro"
stabilizza automaticamente le funzioni del sistema neurovegetativo,
ed avviene per gradi. Regolare il respiro ha per scopo quello di
inspirare il Ki essenziale; inoltre migliorando la respirazione
aumenta qualitativamente l'apporto di ossigeno e si favorisce l'espulsione
di anidride carbonica, si arriva così a nutrire meglio tutti i tessuti
del corpo con uno sforzo cardiaco notevolmente ridotto. In genere
si inizia con una respirazione naturale per passare poi ad una respirazione
addominale che comporta una meditazione ed una comprensione della
relazione esistente fra
Mente, Cuore e Respiro. Nelle scuole
Taoiste la "
Mente/Cuore"
controlla il Respiro, fino al suo arresto, sostituendolo con una
diversa tecnica, la cosiddetta "
Respirazione
Embrionale". La "Regolazione della postura"
viene classificata nelle pratiche per Guidare e Indurre . L'uso
del corpo, e della figura definisce l'orientamento e l'impostazione
delle varie scuole di Arti Marziali, più calmo e meditativo esteriormente
il Tai Chi Quan fa parte degli stili così detti interni, più dinamico
esplosivo il Karate che si annovera fra gli stili esterni. Comunque
al di la dello stile, ogni scuola tradizionale sottolinea l'importanza
della postura del corpo affinché l'energia possa scorrere senza
impedimenti. Questo principio è ritenuto valido sia dalle scuole
antiche per esempio lo Yoga, che per le espressioni più moderne
di approccio al corpo, ad esempio la bioenergetica, l'eutonia, il
rolfing .... L'esperienza ci dimostra inoltre che più un muscolo
funziona più si rinforza, al posto di logorarlo l'allenamento lo
rinforza.
E' un dato immediato dell'osservazione che le attività fisiologiche
e mentali migliorano l'uso. L'intelligenza e il senso morale si
atrofizzano, come i muscoli, per mancanza di esercizio.
Da qui una duplice legge: la legge della costanza e perseveranza
dell'impegno e la legge dello sforzo senza il quale non si raggiungono
alti livelli.
In conclusione a questo discorso, vogliamo sottolineare il fatto
che rimane essenziale la nozione di equilibrio, armonia, esiste
quindi una stretta interdipendenza tra Mente, Cuore, Respiro e Postura
in questa correlazione non si può prescindere da nessuno di questi
tre aspetti.
Di proposito non abbiamo voluto descrivere nessuna tecnica, neppure
quella considerata la più semplice ed innocua, perché riteniamo
che per lavorare con le proprie energie sottili occorra la guida
di un Maestro, ovvero una persona che sappia indicare spiritualmente
il cammino che bisogna percorrere. E' necessario muoversi con prudenza,
occorre molta pazienza, bisogna saper fare e capire dalla pratica
e da se stessi. Sono da evitare ogni improvvisazione, voli dell'immaginazione,
tutte le forzature, perché per superare la soglia del semplice beneficio
fisiologico, occorre che il desiderio sia quello di perfezionarsi
spiritualmente.
Se il pensiero è egoista, il KI, che come abbiamo visto segue
sempre il pensiero, andrà a vivificare l'Ego, donde il rischio.
Così il primo sforzo da fare sarà
quello di pensare Giusto.
Se lo scopo è elevato, il Ki sarà messo a disposizione dell'anima
e servirà a legare in un tutto armonioso, l'uomo e l'universo.
Oss
Luciano Puricelli