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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
LE 5 CARATTERISTICHE DI UN ATLETA VINCENTE:
a cura di M. Bechis - 5 dicembre, 2012
Spesso l'atleta chiede al proprio Maestro o Istruttore: " perchè lui si e io no?", cerca le risposte per i successi degli altri e non ricerca i motivi dei suoi insuccessi.
In queti lunghi anni di insegnamento ho avuto molti atleti che hanno partecipato a competizioni, molti bambini e qualche adulto.
E tutti a parte la squadra femminile di kata che si è classificata al 2 posto in campo europeo tutti male hanno sopportato gli allenamenti. Hanno sempre vissuto l'orario come un impedimento per "altro" la fatica, il sudore creavano problemi, il " sono stanco" era all'ordine del giorno.
Ho vissuto una stagione molto bella con Gaia, Donnalyn e Sara, ogni allenamento era una occasione per migliorare, ogni ora trascorsa insieme un piacere, un divertente sudare. Oggi si riparte Adrian, Vlad, Susanna forse. Poi le piccole Irene e Sofia sempre disponibili come i genitori che sopportano e supportano.
Quest'anno le gare saranno ridotte al lumicino, l'obiettivo è l'autunno/inverno del 2015.
Ho preso in prestito quanto scritto da Bechis nel lontano 2012 concetti che trovo molto concreti e che possono far meglio compredere.

Questo è quello che vorrei vedere nei loro occhi e nei loro atteggiamenti sia menatali che fisici. Queste in sintesi le motivazioni del buon atleta

- MOTIVAZIONE: E’ più importante di tutti gli altri segni sommati insieme, infatti, senza la motivazione, tutto il resto perde importanza. Non stiamo parlando di motivazione solo “a parole” ma di una “missione” vera e propria che l’atleta si trova a dover portare a termine. Spesso l’atleta altamente motivato ha estrema necessità di avere un preparatore che lo tenga a freno. Se, al contrario, l’allenatore dovrà continuamente motivarlo allora sarà una “causa persa”. Un ottimo segnale per capire se un atleta è veramente motivato è la capacità del medesimo di allenarsi in solitaria anche per più ore.

- DISCIPLINA: Molto semplice. L’atleta disciplinato farà sacrifici quotidiani senza sentirne il peso psicologico e a meno di terribili avvenimenti non perderà mai un allenamento. Non perde troppo tempo dietro a inutili ragionamenti sulla dieta o su pochi grammi di peso da “limare” alla propria attrezzatura sportiva. Essere disciplinati non è semplice nonostante la grande motivazione.

- FIDUCIA: Alcuni atleti sembrano vivere una vita basata sulla incrollabile fede in loro stessi e nelle loro azioni. Il successo genera fiducia. Senza fiducia difficilmente arriverà il successo.

- MESSA A FUOCO: Potremmo anche chiamarlo “scopo”. L’atleta sa cosa vuole ottenere nello sport. Ogni allenamento (e ogni riposo) saranno un piccolo mattone di un edificio che si sta costruendo. Il piano più alto sarà l’eccellenza. Ma è necessario fare un passo alla volta.

- PAZIENZA: Accettare i carichi di lavoro cosi come gli scarichi. Avere la pazienza di aspettare che gli allenamenti portino i loro frutti, anche se saranno necessari anni. Gli atleti che non impareranno a pazientare avranno molte meno possibilità di eccellere.
Da quest’analisi sono stati volontariamente trascurati aspetti fondamentali quali talento, fisiologia, competenza e esperienza: aspetti che in maniera differente potranno nel tempo essere allenati e imparati.

Senza MOTIVAZIONE, DISCIPLINA, FIDUCIA, MESSA A FUOCO e PAZIENZA però l’eccellenza non potrà mai essere raggiunta.

M. Bechis

- Preparazione Mentale -

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