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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Risposta a Monica sulla sua lettura del sito
I testi sono degli autori
Questa volta è facile risponderti anche se la tua rilettura dei vecchi brani nascondono una parte del Maestro antica ma non ancora sopita

La tua donanda sullo stage di Domenica: “ Ma il M° si emoziona mai davanti a questi piccoli allievi?” ti posso rispondere che mi emoziono QUASI sempre davanti alla volontà, alla tenacia del voler apprendere da me! Sempre mi stupisco del come e del perchè succedono le cose, qual'è il motore, il motivo. Perchè le persone entrano in una palestra piccola quasi "anonima" senza scritte, senza foto, con poca pubblicità. Per questo mi emoziono davanti ai piccoli atleti mi stupisco persino di fronte alle scelte dei genitori, pensa te. Una volta un mio Ex allievo mi ha detto: " Davide perdonami ma mia figlia non la porterò mai qui e infatti l'ha portata da in altra palestra, lucida, bella con il maestro campione" è durata un anno, poi è tornato da me e io ho detto No!
( un pò di sana autostima e orgoglio ci vuole alle volte, non per te stesso ma per l'altro, per far capire che prima di giudicare meglio guardare cosa ti ha dato chi hai di fronte!).
Tutti associano il bello al bravo, al giusto, al buono.
Questi genitori, questi e queste giovani guerriere non hanno guardato questo. Questo mi emoziona delle piccole tigri.

Leggendo i brani scorgo tra le righe l’affetto e l’orgoglio verso i suoi allievi “storici”. Come ben sai, purtroppo per me, mi sento attaccato nei confronti degli allievi, tutti, vabbè poi ci sono quelli con cui sto più assieme e condivido molte cose altri vedremo, dipende da loro il rapporto con me! Spesso racconto di loro perchè sono pezzi di vita e di esperienza che non dobbiamo o non voglio perdere.
Il mio è un diario di bordo dove la rotta è tracciata dal cuore.

Donato domenica mi ha detto una cosa quasi vera: “le gare non sono dei bambini ma degli adulti” Donato qualche volta dovrebbe riflettere un po di più su di se e sui molti perchè ancora nascosti dentro di lui, i suoi rifiuti a "priori".
Donato non può permettersi di parlare di gare, di vittorie e sconfitte.
Donato non si è mai alzato alle tre di notte da Burano ( Andrea Barbaro) per andare a fare una gara magari come quella a Torino per poi perdere solo perchè lui era di Venezia o non aveva un cognome importante.
Donato non può permettersi di parlare perchè non sa cosa significa gareggiare per 10 anni e non vincere mai, non arrivare quasi mai primi ( Marco Bajo).
Contesto fermamente la frase di Donato perchè lui di gare non ne ha mai fatte pertanto se ne stia zitto. Donato se ha visto 2 gare sono tante e nemmeno nazionali!

Quando guardo una gara di bambini vedo la loro gioia di gareggiare, poi, magari, se perdono piangono pure ( Vlad o Adrian) la Susy e la Veronica mai viste piangere, mai visti Francesca o Nicolò piangere solo tanto incazzati con loro stessi per aver sottovalutato.
Qui stiamo perlando di persone che rischiano "fisicamente" di GUERRIERI mica di signorine o teorici della cultura del Karate, il Karate è PRATICA di KUMITE!! Infatti tu giustamente dici:"......
perché in realtà vi sono bambini che fanno propria la gara e lo vedi..... Sono quegli agonisti che ti restano impressi, ti fermi a guardarli quasi ipnotizzato mentre praticano perché sono forti, decisi e, scusate il termine improprio, eleganti nello stesso tempo."

Rileggo un pezzo:”La sfiga di essere bravi”. Quel giorno mi sono veramente incazzato perchè:
1) Non mi hanno fatto entrare in tatami a seguire i miei atleti;
2) I giudizi arbitrali sono stati vergognosi; Persino Di Mauro si è incazato, non ci vuole tanto ma lui è un Guerriero vero e vede perchè sa vedere!!
3) I ragazzi meritavano di passare la selezione, non dico vincere la gara ( cosa che per Nicolò e Francesca sarebbe stato fattibilissimo e avrebbero conseguito meritatamente la Cintura nera " sai cosa significa prendere la cintura nera ad un campionato nazionale di cinture marroni?" Significa aver rorro il culo a tutti e Francesca e Nicolò, se avessero passato la selezione erano pronti a farlo!
4) ERANO PRONTI ma quello non era il loro momento e questo piaccia o no va accettato.


Come vedi quando penso a quella esperienza..... mi incazzo ancora!

E’ un padre quello che scrive, non un M°, che consola se stesso ed i “figli”, delusi da un brutto voto. Ed è l’unica volta che egli scrive così. Perché? Perchè si devono tutelare sempre i propri atleti e in quella occasione non mi è stato permesso di farlo.
Forse perché i suoi allievi non sono tutti uguali? Forse perché, da essere umano quale egli è, ripone maggiore fiducia sulle capacità di alcuni atleti? Gli atleti come i figli non sono tutti uguali.
Se tu avessi due figli, uno studia e l'altro va a Beirut a combattere dove avresti il cuore? Per chi saresti più preoccupata? Beh io sto con quelli che rischiano e, chi sta al calduccio dovrebbe essere preoccupato per suo fratello, che è li a dimostrare il valore del tuo insegnamento.
Certo anche lui lo dimostra, sarà dottore, un giorno sarà ingegnere costruirà grandi cose per l'umanità ma FISICAMENTE non ha rischiato nulla se non qualche scapaccione per i brutti voti.


Ma essere M° educa a staccarsi o lega ancora di più? Sono un debole e pago tutto.

Tornando a quella miriadi di parole versate sugli allievi, vi è una sezione dedicata a quegli allievi che hanno lasciato un segno forte in palestra. Addirittura a volte ne cita dei pezzi, li porta ad esempio come se quelle persone fossero li concretamente. Purtroppo non ci sono più se ci fossero avreste solo da imparare, un esempio è Elisa ma ce ne erano anche altri/e, altri che ora sono solo un bel ricordo che è durato un attimo molto lungo, spesso quando guardo indietro, sai sono vecchio e comincio a sentire l'età, il mio cuore batte un colpo poi cerco di non sentire il secondo, il terzo e il ...... ma non ci riesco e so che non ci riuscirò mai, ma va bene così.

In futuro anche noi saremo piccoli esempi da tramandare ai posteri? Cosa resterà di noi nei suoi ricordi? Credo che tutti voi abbiate una storia da raccontare, tu lo fai spesso e di questa apertura al confronto ti ringrazio e mi dolgo che non trovi "sponda".
Non so cosa resterà nei miei ricordi, questo potrò scriverlo fra 100 anni quando, magari, un'altra Monica mi farà la stessa domanda. Oppure non la scriverò mai perchè sarete ancora tutti con me.

OSS

Davide Rizzo
Tabella testi Davide - Scritti da noi

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