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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Risposta a Monica " .. Cosa vedo"
A cura di Davide Rizzo
Oggi Marta ha dato il suo esame da nera e l'ha superato egregiamente, il mio cuore si è gonfiato di gioia e di orgoglio per la mia più giovane cintura nera.
Questa dovrebbe essere l'unica intenzione di quando si insegna, far comprendere e superare non i propri limiti ma le proprie paure.

Ho chiesto a Monica di "vedere" quello che percepisce durante le lezioni, lei, che alla fine di una giornata passata ad ascoltare gli altri si ritrova ancora a Vedere l'altro.
Ho approfittato delle sue lunghe ore passate sulla panca ad osservare per porgli questa semplice domanda: " cosa vedi durante le lezioni ?" L'intenzione non era cosa vedesse quando insegno riferito alla mia persona, ma bensì come si vive e cosa si vede da " Esterni, da di Fuori".

Lo sviluppo di questo pensiero ti ha portato ad analizzare la mia persona durante l'allenamento. Grazie per le parole, per le bellissime emozioni che mi hai donato ma credo, senza ombra di smentita che ci sia un pò troppa esagerazione.

Quello che dici mi onora ma mi spaventa e non poco.
Ho letto un bellissimo libro: La spada che da la vita" ma non ho nessuna spada, ho solo delle splendide persone che mi stanno accanto, che si offrono e accettano alla stessa maniera chi più chi meno, spesso sono io che imparo da loro, sono fortunato ho allievi di tutte le età dai più piccoli ai più gradicelli e ai più maturi loro sono il mio futuro, e su loro si deve investire, io sono solo uno strumento, un modo per far comprendere loro che il mondo ha bisogno di persone formate, decise, dure e indistruttibili, di persone sagge e coerenti, forti dento e morbide fuori quando serve, certo, la spada spesso si usa per uccidere ma usarla per dare la vita è una via meravigliosa

Il problema è che non mi rendo conto, ma sono proprio così?
Tremenda questa cosa, questa responsabilità.
Davide Rizzo

Monica:
In merito a quanto hai scritto sul mio ultim tema:
- non sono una grafomane, anzi.... scrivessi tutto quello che mi passa per la testa sarebbero guai
- non ho esagerato ma semplicemente ho cercato una immagine per dare corpo all'energia che sento quando insegni e la spada era la più attinente al contesto che descrivo
- la spada è un'arma che ha ispirato molte leggende e che è stata impugnata da gente "nobile", pur essendo uno strumento che, se mal usato, può portare anche alla morte.
Di contro, come il karate-do, serve anche per difendersi
- La metafora usata nasce da un tuo gesto e da una tua frase:" Se io volessi ti potrei tagliare in due!" hai preso la katana e l'hai controllata, io mi sono affidata alla tua consapevolezza del gesto.
Niente avviene per caso, nemmeno l'eccesso. Sfida con se e l'altro, fiducia in se e nell'altro, controllo, esperienza ed energia: ti riportano a qualcosa?


Davide: oggi ti arriva una marea d'acqua consapevole, anche a quanti avranno la fortuna di ricapitare in questa pagina
Quando ho letto quello che hai scritto ho pensato anche io al gesto e ricerco spesso quel giorno, quanto lo rivivo vedo il vuoto e una sensazione incolmabile ma, non avessi controllato? Se la spada avesse veramente toccato? Tu non ci saresti più ed io sicuramente sarei da un altra parte.
Alle volte però si deve avere il coraggio di fare quello che si dice e di dimostrare a se stessi di essere disposti a pagare i prezzi delle proprie scelte cosicchè gli atti estremi portino alla consapevolezza.
Il gesto mi ha riportato ad un altro momento vissuto molto tempo fa in occasione di uno stage con il Maestro Kase a Lucca, in quell'occasione mi parti una tecnica di tsuki e il Maestro Shirai sorrise felice e chiese una cosa che non dirò ma in quel preciso momento vidi qualche cosa , una luce lontana, lontana " ti consiglio di leggere Kan Bai " e la consapevolezza che vivere il tempo inesploso cercando la morte può portare a ritrovare la vita, il proprio Dō, non quello che ti viene indicato, non quello desiderato ma scopri veramente la tua strada, quello che vuoi e che otterrai solo al prezzo di continuare a vivere.

L'insegnamento è una grande responsabilità, cercare di indicare una via a qualcuno che in te confida è una sfida ma alla fine ognuno deve vivere il proprio Do deve ricercare il proprio IO interiore e verificare sempre dove ti vuole portare, sempre che tu lo lasci agire. Per questo ti rimando a leggere " Ritrovarsi "

Ciao e Grazie

Tabella testi Davide - Scritti da noi

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