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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Rapporti stage tecnici FIKTA
Salsomaggiore 21/22 Gennaio 2012
Di Federica Achilli

STAGE TECNICI
A SALSOMAGGIORE 21 - 22 Gennaio 2012
All' anno prossimo

Sensei Shirai saluta i tecnici dando appuntamento ancora a Salsomaggiore Terme dopo una due giorni di appassionante allenamento con i tecnici provenienti da tutta l’Italia. A sorpresa la cerimonia di consegna delle nuove cinture nere 7° e 8° dan, insieme a quella di fine corso agli aspiranti tecnici e la lezione con il monaco Mitsutaka Koso

Sensei Hiroshi Shirai saluta i numerosissimi tecnici accorsi da tutta Italia per partecipare alla due giorni di stage di aggiornamento nazionale che si è svolto a Salsomaggiore Terme. Organizzato dall’Akr del maestro Paolo Lazzarini, il percorso tecnico ha visto un full immersion di intenso studio, pratica e lavoro.
Tecniche di kihon e di kumite, lo studio della forma con i bunkai, con le applicazioni dei kata Heian Godan, Tekki Shodan, Nidan e Sandan, Bassai sho e Gojushiho sho: queste le basi per un anno di lavoro nel propri dojo, per istruttori e maestri, ma anche per i corsisti, che hanno concluso il loro percorso durato due anni, di studio, con lezioni di teoria e pratica alternati alle sedute full immersion e la presenza a tutte le manifestazioni federali, compresi stage ed esami, con la consegna del diploma di tecnici della Fikta.
E una cerimonia a sorpresa ha calamitato l’attenzione dei partecipanti con il presidente federale Gabriele Achilli che ha informato i presenti della decisione il consiglio federale e la federazione stessa “di conferire il grado di 7° dan a diversi maestri, fra i quali, Severino Colombo, Loris Zannin, Riccardo Pesce, Giovanni Ferrari, Francesco Bonometti, Gianni Sudati e Franco Gatti”.
Un lunghissimo applauso ha rotto il silenzio cui è seguita la cerimonia di consegna della pergamena per mano di Sensei Shirai ai nuovi gradi. Subito dopo altri tre nomi, sempre per voce del presidente della Fikta Achilli, in un silenzio quasi solenne: Giuseppe Perlati, Dino Contarelli e Carlo Fugazza. A loro la federazione ha riconosciuto il grado di cintura nera 8° dan.

Ed ecco alcune delle voci dei protagonisti inattesi del primo giorno del raduno come il maestro Giancarlo Vignoli: bolognese, inizia la pratica del karate nel 1965 all’età di 24 anni. 6° dal 1996, istruttore nel ‘76 e maestro l’anno successivo: nel 1984 diviene uno dei primi arbitri internazionali e nel ’90 è arbitro mondiale è ora segretario della Commissione superiore federale. Allievo del maestro Giuseppe Perlati al Musokan Yudanshakai di Bologna insegna a Sasso Marconi alla Polisportiva Ardor. “Le motivazioni che hanno portato il consiglio federale ad attribuirmi questo importante grado le ascrivo, in primis, al maestro Shirai e al maestro Perlati, cui va tutta la mia gratitudine così come a tutti gli altri tecnici della Fikta. Come 7° dan mi sento come prima, nel senso che ora sono investito di una ulteriore responsabilità nella ricerca e nella pratica quotidiana del karate tradizionale. Non ci si può mai accontentare di quello che si ha o si è, ma bisogna sempre guardare avanti. Ho imparato oltre a migliorare la mia tecnica, nel mio modo di essere e di allenarmi, ma soprattutto la mia persona. Prima ero molto meno malleabile e quello che facevo non era modificabile tant’è che un giorno il maestro Shirai venne da me e mi disse: “Giancarlo non si piega, ma si spezza”. Continuare a fare sempre meglio, questo è il mio pensiero. Non è un traguardo, il grado, ma un punto di partenza”.

Fondatore e caposcuola della Shotokan Ryu di Verderio Superiore, il maestro Severino Colombo inizia la pratica nel 1972, diventando cintura nera dopo soli due anni. Insegnante dal 1974, maestro dal ‘78 e 6° dan dal 1996. I suoi agonisti hanno ottenuto risultati di prestigio: titoli mondiali, europei e nazionali individuali e a squadre e sotto la sua guida si sono formati numerosi tra istruttori e maestri. “Ho conosciuto il maestro Shirai nel lontano 1973 a uno stage in via Maffei e facendo due conti ormai sono 37 anni. Dentro di me la consegna del diploma è stata una grande emozione, particolare. Ho sentito che, in tutti questi anni, ho fatto davvero qualcosa per il tradizionale e la federazione. Dal presidente Achilli, che io considero una persona molto vera e che ha sempre detto la realtà delle cose, il quale ha letto ad alta voce il mio nome e la consegna per mano del maestro Shirai sono passate grandi emozioni che mi hanno invaso tant’è che non so davvero spiegare, anche se ho 64 anni, questa grande gioia”.

A lui segue il maestro Riccardo Pesce, direttore tecnico dello Shitei di San Giovanni in Persiceto, è stato cintura nera sesto dan per 16 anni. Ha iniziato a praticare karate il 25 novembre del 1965 con il suo maestro di allora Ferdinando Balzarro e poi con il maestro Giuseppe Perlati che lo è tutt’ora. E’ arbitro nazionale da oltre 30 anni e fa parte della commissione tecnica nazionale della Fikta. “Quello che mi sento, in questo momento, è l’impegno, come del resto ho sempre sentito tutti i gradi, l’impegno di diventare settimo dan, di diventarlo personalmente e non solo sulla carta. E’ certamente un punto di partenza, un grado pesante, un dovere”.

Il maestro Loris Zannin inizia a praticare karate nel 1970: sesto dan dal 1996 conobbe sensei Shirai quando ancora era cintura marrone. “Dopo la consegna della pergamena in me c’è una viva soddisfazione e anche un senso di forte apprensione mista ad attenzione ad essere all’altezza di questo importante grado. E’ un gradino sempre più alto nella pratica che mi investe di una certa dose di responsabilità sempre crescente e che mi porta a pensare di esserne all’altezza. Certamente è uno stimolo per me a mantenermi a quel livello che, chi di dovere, mi ha riconosciuto”.

Ma c’è anche chi conobbe Sensei Hiroshi Shirai nel lontano 1965 nel dojo Jigoro Kano e si allena con lui incessantemente da 47 anni. Diviene istruttore nel ’72 e maestro nel ’75, sesto dan nel 1996. Ricopre la carica di membro della commissione tecnica nazionale della Fikta e di tecnico regionale fino a pochi anni fa, compreso il ruolo di responsabile regionale degli arbitri. E’ il maestro Gianni Sudati, 79 anni compiuti che dice “non mi sembrava giusto che in uan federazione come la nostra ci fossero solo pochi settimi dan. Era necessario incrementare il parco dei tecnici ad alto livello. Non vedevo giusto che i miei allievi, quinti o sesti dan diventassero pari grado al loro maestro dopo così tanti anni di pratica, cariche ricoperte, costanza nel lavoro ed esperienza accumulata. Il settimo dan? Meglio tardi che mai, ho pensato, a Salsomaggiore”.

Il maestro Francesco Bonometti 6° dan da 16 anni è direttore tecnico dell’associazione Hiroshi Shirai di Rodengo-Saiano in provincia di Brescia. “Il grado è arrivato inatteso e ora il percorso è tutto in salita, con questa grande voglia che ancora rimane di imparare e approfondire nello studio e nella pratica del tradizionale. Molto miei allievi, anche sui social network, mi hanno detto che era ora che tagliassi questo traguardo: alcuni sono ancora all’inizio e mi hanno scritto che era il minimo. Sono sempre cose che fan piacere anche se dette dai neofiti”. E la sua esperienza nel bresciano in campo sportivo dura da parecchi anni: è stato assessore allo sport per 15 anni “quando ancora il karate, nella mia provincia, era quasi clandestino. Ma dopo diversi anni e tanto lavoro è diventato lo sport primo per importanza a livello sociale e perché no anche politico. Ho organizzato molti corsi di formazione educativi sportivi proprio dove non esistevano e continuo a prestare la mia opera di divulgazione del karate oltre il kimono, per farlo conoscere al di là della palestra”, continuando a formare istruttori e maestri con solide basi di conoscenza e di pratica. 

“Ho iniziato a praticare con il maestro Shirai quando ero ancora cintura marrone nel 1968 e non ho mai smesso di seguirlo. Ho fatto il mio primo allenamento importante con lui a Brescia, quando il giovanissimo Carlo Fugazza era fresco di cintura nera primo dan. Ho frequentato con lui il corso istruttori fra il ’70 e il ’72 e non ho mai cambiato. Ma ci vorrebbero meno anni per i gradi più alti, perché ad una certa età è tutto ancora più in salita”. Sesto dan dal 1996, chi parla è il maestro Giovanni Ferrari, allievo prima del maestro Gianni Orfeo e di Sensei Shirai, con cui mi alleno ancora tutti i mercoledì a Milano, poi e in seguito mi sono legato al maestro Dino Contarelli. Vado avanti cercando di migliorare sempre, giorno dopo giorno: ho già fatto sotto di  me 18 fra maestri e istruttori e tutti si allenano ancora con me, anche i miei vecchi allievi, già laureati o padri di famiglia. Sono orgoglioso del mio percorso fatto con loro, un lungo cammino di condivisione nel karate tradizionale, fatto di armonia, perché nel karate non c’è solo la tecnica, ma è una cosa che ti avvolge a 360°”.
Insieme a loro il maestro Franco Gatti, direttore tecnico delle società Steam Boiler e Karate Club Bagnolo.
Presente alla due giorni salsese anche il monaco buddista e maestro Mitsutaka Koso che, come sempre affiancato e coadiuvato nella traduzione dal giapponese all’italiano dal maestro ed artista Shuhei Matsuyama, al termine dello stage di sabato, dopo aver assistito all’allenamento, ha tenuto una lezione sul significato del “Jugyuzu”. Il maestro Koso, invitato dal maestro Shirai, è dal 2006 che partecipa sempre con attenzione e curiosità all’aggiornamento dei tecnici della Fikta.

Grazie Maestro!
Oss. Federica Achilli

Tabella Stage Tecnici

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