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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Lettera al millepiedi - Parte Prima
I testi sono degli autori
CeolinMONICACaro Millepiedi,ti scrivo dopo un anno che pratico Karate – Do.
In questo anno ho sentito raccontare più di una volta la storia in cui hai incontrato una formica e che l'hai persa per un pensiero superfluo.
Sai Millepiedi, ne parliamo spesso in palestra, il Maestro ci dice che con la pratica e la costanza dobbiamo riuscire a sentire il nostro corpo anche se poi lui farà le tecniche da solo; è come il tuo camminare, non pensi a che gamba muovi prima.... a meno che non arrivi la formica e perdi la meccanicità del tuo fare.

Ci pensavo ieri sera, dopo l'allenamento, nell'ora di viaggio in un treno quasi vuoto; ho fatto due ore scarse di allenamento con un raffreddore che mi fa respirare con fatica, e durante la seconda ora mi si chiede di fare Kata respirando e contando: Come faccio? Temporeggio per trovare il modo migliore per fare tutto assieme, poi davanti al dover fare è venuto da se.............

Non so se ti è mai successo di inciampare su una zampa che hai mosso tardi  (o che hai mosso male ), ma io spesso sbaglio a muovermi sul tatami e allora la mia attenzione cade sul cosa faccio e vado altrove, vado dove mi arrabbio o dove sono più sicura.
Non è la soluzione giusta ma la più facile.

E se poi c'è chi ti ripete dal primo secondo che stai sbagliando, la via di fuga è la prima cosa che cerchi.

Caro mio quanto è difficile stare sempre dove si è al 100% senza cadere o pensare all'agire, quanto è dura fare sempre le cose che non ci riescono bene, perdere l'abitudine di un gesto.
Credo che l'unico scopo per ora sia la soddisfazione che si ricava dal riuscire ad andare oltre e riuscire anche a starci un secondo in più.
Io sono ancora rigida e impaurita dal “rompermi” qualcosa, allora di fronte al continuo sollecitare  il mio fare sbotto e rispondo che è 30 anni che sono così e non vedo come in un anno possa cambiare il modo di fare qualcosa.
Credo che non manchi molto ad una risposta........!

Beh caro Millepiedi penso che la cosa che tutti e due stiamo imparando è che siamo ancora troppo legati al pensiero cosciente e ci affidiamo troppo poco a noi stessi come esseri primordiali, perdendo così il momento di piacere.
Adesso che sappiamo ciò dobbiamo imparare a lasciare perdere quello che ci disturba e cercare solo ciò che ci porta al solo stare bene e gratifica il nostro IO.
Martedì sera userò l'ora di viaggio per fare un elenco di SI e di NO su quanto ho fatto in palestra e poi magari ti scrivo il risultato. Nel frattempo cerco di usare quello che già so per catturare la mia formica e non farla scappare in modo stupido.

Sapessi quante persone ci sono attorno a noi pronte a rubarci la formica appena si è distratti un attimo.
Allora si deve fare una sola cosa: sollecitare la nostra attenzione perchè stia dov'è e ci permetta di vigilare su quello che ci circonda.

Sembra poca cosa ma non lo è, si deve fare tanto allenamento per riuscire in questo.
E dopo questo breve saluto e confronto ti devo salutare, devo allenare la mia attenzione e i mie calci che sono ancora instabili, ed ho solo due gambe io!
Ti aggiornerò su quanto farò e ti aspetto alla prossima storia.

Continua....

Monica Ceolin

Tabella testi Davide - Scritti da noi

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