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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Dimostra ciò che sei, sii ciò che fai
I testi sono degli autori
CeolinMONICAQuesto pezzo doveva essere tutt’altra cosa, ma ho letto il pezzo del M° e di Anna e così ho buttato tutto e ora mi tuffo in una cervellotica riflessione su quanto loro mi – e ci – hanno  regalato.
Non credo che cambierà molto il mio progetto originario, solo imboccherò la strada da un lato diverso.           

Nel pezzo di Anna leggo una forte analisi del contesto che lei osserva dal di fuori: numeri, giudizi, modalità di rapporto con il M°, e solo in fine si dedica una riga sul una sua personale riflessione. Ma che cosa si sia risposta  finora non lo dice.

Cara Anna, Un paio d’anni fa ho scritto una lettera a Francesca simile a questa – a cui ovviamente non ha seguito risposta alcuna-.
Tu sei una donna dal carattere esternamente forte, determinata e talvolta pungente. Mostri una personalità che sa cosa vuole e sfiderebbe il mondo per averlo, però non sento in te il coraggio di accogliere la critica e che ti rimescoli idee e opinioni. Se qualcuno ti ferma e ti riavvia tu sembri disorientata. Cosa succede?
Ti posso portare la mia mera opinione, che non nasce da un aleatorio pensiero ma da una concreta esperienza? Io tre settimane prima di entrare in quel corridoio ho svuotato la mia borsa lanciandone il contenuto, non sapendo il perché ma solo che ne avevo bisogno.
Ora so che credevo di essere forte e impermeabile a tutto, mentre ero solo satura. L’ho scoperto quando ho lasciato che mi si riversassero addosso tutte le critiche e ne ho fatto una cernita certosina.
Questo mi permette di dire e fare ciò che desidero in base alle mie possibilità.
Il M° Rizzo è una persona molto complessa nella sua semplicità, è come un quadro enorme, ricco di mille particolari, ma per vederli devi star lontano e allora vedi l’opera  nella sua interezza e l’apprezzi.
Con lui non si deve prendere niente di personale – o solo una piccola parte-, sennò io sarei dovuta fuggire alla seconda lezione.
Quando parli degli esami e della valutazione che riceviamo, usi il termine delusione. Io userei il termine “trampolino”. A tavola si è ironizzato su come ci poniamo all’attesa dell’esame: “Chiediamo quand’è per dire che non lo vogliamo fare” ed è vero.
Quando si cresce non si è più o meno saggi, ma si è solo più consapevoli di cosa impariamo.
Anna Cara, in questi anni ti sei messa in gioco su molti fronti all’interno della pratica e hai avuto la possibilità di confrontarti con tantissime persone che sono sia molto simili a te quanto enormemente opposte al tuo essere, fortuna che pochi hanno in questa società individualista. Fai tesoro di ciò, e quando ti trovi a “scontrarti” con chi è altro da te usa la tua parte marziale, la stessa che usi quando pari i miei pugni: lascia il segno del tuo passaggio senza che nessuno se ne accorga. E’ inutile voler cambiare il prossimo, lo puoi solo stuzzicare e lasciargli un piccolo spunto di riflessione e poi andarsene guardandolo da lontano.

Ora Caro M° mi rivolgo a te, e come sempre mi commuovo quando ti scrivo, mi commuovo a pensare all’aquila che vola alta e tutto vede senza farsi notare troppo, non ti sovrasta ma sorvola, si prepara consapevole di dove è la sua preda e attacca decisa.
Mi commuovo a vedere il tuo affetto verso i tuoi allievi attraverso le tue parole cariche di aspettative e di libertà.
Sei un capobranco e come tale lotti per e con loro sempre.
Ieri ho osservato te e Anna discutere e con molta puntualità e self-control hai dato le tue ragioni, ma non hai esaurito una risposta decisiva, le hai lasciato la porta aperta ad una autocritica. Questa è la caratteristica  che ti distingue da altri: non ti imponi, accompagni fino al bivio, dai il consiglio e poi lasci liberi.
Tu nasci dalle tue vittorie e dalle tue sconfitte, sono il tuo passato ed hanno forgiato il tuo presente, li porterai con te nel futuro, non rinneghi nulla. Di certo tu hai i tuoi rimpianti come tutti noi, ma non ci piangi sopra, passi oltre e non cerchi più quella situazione.

Con Anna hai una bella lotta, siete due persone convinte di ciò che portate al prossimo, sapete di scontrarvi ma ci provate ugualmente. Non accettate allo stesso modo però gli esiti.
Anna ha scritto ” Mi duole quando io, Chika e Monica pensiamo di dare il massimo agli esami e poi ci troviamo di fronte lo sguardo di disappunto del Maestro Puricelli che ci fa capire che ancora non ci siamo.” E tu le rispondi “Sei, siete un piccolo gruppo di donne coraggiose e brave. Il mio Maestro da un giudizio che si manifesta nei punteggi, corregge anche me, usa pugno di ferro e di questo gliene sono grato, molto grato, poi si addolcisce nel vedere quanto bravi sono i miei allievi!” Tu guardi il bicchiere mezzo pieno, tutto serve.

Mi fa sorridere la tua frase “Sono uno Scorpione” e penso che sei figlio di una vita fatta da te, e che le tue battaglie nessuno le ha vinte al posto tuo. A volte penso che se tu domani mi mollassi nella pratica, nella tua presenza, io sarei spaesata – non persa!-.

In questi anni hai forgiato allievi di tanti tipi, alcuni li hai visti bambini e ora sono adulti, altri sono in erba e altri sono arrivati già adulti tutti diversi tra loro, tutti con le loro lacune da colmare ed angoli da smussare, ti impegnano anima e cervello. Ma tu sei lì che li accogli e fai il tuo dovere. E quando li perdi ovviamente ci stai male.

Mi posso permettere un pensiero personale su questo? Nessuno sa, come chi ci passa, quanto sia duro superare le separazioni da chi amiamo e a chi abbiamo dato tanto. Si sta male, si soffre, lo ricordiamo spesso e speriamo sempre che tutto torni com’era prima. Il tempo non guarisce quel taglio, ma ci porta qualcun altro da accudire e da amare e un po’ alla volta riponiamo nel cassetto dei ricordi chi se ne è andato.

Cari Maestro ed Anna, siete due persone così simili e così diverse che al prossimo pranzo vi lascerò vicini  a tavola. Mi piace vedervi discutere, puntare i piedi sulle vostre ragioni senza mollare.
Le vostre personalità assieme sono esplosive, e un po’ vi invidio, vorrei avere io la vostra grinta, chissà che a starvi vicina ve ne rubi un pochina.
Grazie di esser ancora nel mio cammino, con l’auguri che sia ancora lungo e ricco di mille giornate solari come ieri.

OSS
Monica Ceolin

La risposta di Anna

Tabella testi Davide - Scritti da noi

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