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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Riflessioni

Arriva un giorno nella vita di un individuo,
arriva per certo,
arriva con una fiaccola se e' buio,
arriva con una nuvola di fumo se la luce abbaglia.
Ti sorprende percorrere una strada
Una strada sicura,
strada che pero' tu non vedi perchè accecato dal bagliore,
perchè limitato dall'oscurità

Solo delle voci indirizzano i tuoi passi,
suoni sordi,
assordanti silenzi,
ti evitano le cadute,
ti guidano,
ti fanno schivare rovi pungenti,
ti fanno sopportare qualche ragnatela appesa a centenari abeti,
a qualche alberello dal tronco ancora liscio.

Un giorno decidi di non ascoltare più,
decidi di non distinguere le voci,
decidi che sono ronzii,
sono ciò che ti confonde,ti turba…
sono ciò che ti rende cieco.
Ostacolano la trasparenza del tuo animo,
violano la nitidezza del tuo essere…
ti dipingono la pelle di sgargianti colori e ti convincono che essi sono tuoi,
che fanno parte del tuo patrimonio genetico,
storpiano le tue origini,
calpestano i tuoi desideri obbligandoti inconsapevolmente a surrogati in realtà non confacenti alla tua volontà,
ma spacciati per prodotto dei tuoi sogni.
Decidi di procedere a tastoni.
Decidi che vuoi proseguire ad occhi chiusi,vuoi capire cosa sei realmente,
cosa vuoi,cosa ti fa gioire o piangere lacrime amare.

Ti senti solo,ma sai che anche quel solo sei tu.
Lentamente ti liberi da stracci,da artifizi che ti costringono ad un'apparenza non tua.
Ti senti diverso,senti la mancanza di qualcosa ma al tempo stesso gioisci al non inciampare sui tuoi passi.
A volte cadi e con fatica ti rialzi
A volte ti bagni,ma il vento ti asciuga
Altre volte ti pungi, ma sentire dolore e' quasi un piacere perchè sai che e' frutto della tua neonata indipendenza.

Piano piano inizi a distinguere sagome, vedi ombre, metti a fuoco.
Vedi una tua realtà
Non vuoi più percorrere il bosco,
non vuoi più sentirti dipendente dagli alberi giganti dove di quando in quando ti appoggiavi assimilando coraggio ed energia dalla loro radici,
dalla loro staticità e autorevolezza.
Ad un tratto un bivio.
Due possibilità,due scelte.
Una parte del proseguimento e' soleggiata,
un sentiero costeggiato da alberi da frutto dai quali si odono squisiti cinguettii…
L'altra opzione e' buia, tetra, piovosa…una ripida salita di cui non si riesce a distinguere la fine.
Tu sei convinto che la soluzione semplice sia più adatta a te;colleghi il concetto di bello con quello di buono.
Prosegui così per il primo bivio.
Immagini che sia la scelta migliore perchè assomiglia a ciò che tu percepivi ma non vedevi durante il tuo percorso guidato dalle voci…. Con il tempo pero' tutta questa bellezza ti spegne perchè non ti da' stimoli, non ti crea ostacoli da superare… tranne qualche sassolino di tanto in tanto che si addentra in una scarpa e di cui ti devi liberare.
Il tuo fisico si adagia,ma i tuoi nervi,il tuo corpo hanno bisogno di scaricare tensione.
Vorresti riavere per un attimo i solidi alberi che hanno accompagnato il tuo percorso e che sembrava ti confortassero, ti donassero energia….
Una forza che in realtà ti facevano scoprire dentro,
una tua potenza,
una tua peculiarità
un qualcosa di autentico in una vita fittizia
Pensi
Rifletti
Ponderi
Inizi ad avere un'altra visuale,metti in dubbio le certezze che tanto ti hanno convinto delle tue capacita'.
Ripensi al bivio.

Se avessi la possibilità di ritrovartici?
Come hai fatto a non capire che la ripida salita presupponeva una discesa, che gli enormi sforzi contro l'ostacolo fisico determinavano una così profonda soddisfazione?
Quella era la via che le voci ti avrebbero indicato,
L'avrebbero coperta con l'oscurità o con lampi accecanti per non renderla ancora più cruda.
L'avresti percorsa con il sorriso avvertendo a tratti la fatica,ma sentendoti sempre più motivato,
sentendo che dietro di te avresti avuto un percorso un po' irto,
faticoso ma con una cima,
un sollievo seguito da un'altra meta.
Senti di aver perso tempo,
senti che solo per una cosa le voci non avevano sbagliato.
Hai fatto di tutta l'erba un fascio e ti sei negato nutrimento spirituale e benessere fisico.
Solo chi ha percorso il tratto soleggiato sa quanto contino i diluvi che impediscono e rendono ardua la salita.
Solo chi si e' finto sordo conosce il vero valore di un tesoro che per tanti ormai brilla di abitudine e non più di passione.
Capisci che la vista non e' importante quando ottieni grandi soddisfazioni solo tramite la tua percezione e l'esperienza di grandi alberi,grandi persone che ti conducono per mano verso il prossimo ostacolo.
Persone che ogni tanto spengono la luce mentre ti ustioni nel tuo cammino solitario e che prima o poi non puoi fare a meno di ascoltare.

Alberi maestri che ti fanno riflettere…
Chiara Ballarin

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