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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Kintsugi

Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell'oro.

Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello.

Questa tecnica è chiamata Kintsugi ....... Rendere belle e preziose le "persone" che hanno sofferto......questa tecnica si chiama amore Il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, e a volte no, ma in entrambi i casi, è una parte del grande puzzle, della musica profonda, del grande gioco.

Il dolore fa due cose:
Ti insegna, ti dice che sei vivo. Poi passa e ti lascia cambiato.
E ti lascia più saggio, a volte. In alcuni casi ti lascia più forte.

In entrambe le circostanze, il dolore lascia il segno, e tutto ciò che di importante potrà mai accadere nella tua vita lo comporterà in un modo o nell’altro.
Jim Butcher

Elaborato: Penso che l'analisi sottostante possa riassumere completamente questo concetto.
Non è roba mia ma è come lo fosse.
Ci sono persone che sanno scrivere i miei pensieri meglio di come lo farei io stesso.

Ho appena letto che Kintsugi è una tecnica che si usa in Giappone per riparare gli oggetti usando oro o argento liquido. Il risultato sono oggetti preziosi, unici proprio laddove sono stati riattaccati.
Tutto ciò che ha subito una ferita ha una storia (unica, irripetibile) ed è più bello proprio lì: dove s’è creata la frattura e dove i frammenti si riuniscono e l’oro liquido trova occasione di penetrare.

Perché ci si vergogni delle ferite, del dolore, della perdita, di ammettere di essere rotti e mostrarsi invece interi, sicuri quando è proprio quest’interruzione che fa di noi ciò che ci rende unici, con la memoria difficile, veri?

Bisognerebbe imparare dagli artigiani, dalla grande semplicità delle cose e arrendersi all’evidenza del crollo, dell’imperfezione.
Non voglio amare il dolore però voglio mostrare, ostentare i miei tagli, la mia paura, le mie esitazioni senza vergogna, senza dover spiegare che è proprio ciò che sono: una creatura che si attacca i pezzi con l’oro, che non funziona più alla perfezione e per questo brillo: proprio dove la pelle interrompe la retta.
Io comincio proprio dove mi interrompo, quando indietreggio.

Tabella testi Davide - Scritti da noi

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