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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Diario degli stage - WKSA - SRKHIA
A cura di Davide Rizzo
DIARIO di un percorso
STAGE - Raduni WKSA e SRKHIA
Davide e il Maestro Taiji Kase Ferrara 1983
FOTO DEL 1983 FERRARA
Durante lo stage il Maestro mi ha onorato con il fare riscaldamento.
Un altro onore l'ho avuto quando mi chiamato a dimostrare una tecnica di oitsuki, il Maestro ha difeso con shutouke, ricordo solamente di aver fatto un ruzzolone di tre metri e dopo un paio d'ore avevo una bellissima tacca BLU sull'avambraccio destro.

Questa non vuo essere una sezione particolare, è solamente una raccolta di date e appunti sui vari momenti vissuti durante gli stage con il Maestro Taiji Kase.

Il sacrificio e la costanza sono sempre stai ripagati mille e mille volte di più dalla gentilezza, dall'amabilità dal tocco di questo grande Maestro che sarà sempre nel mio cuore e nei miei allenamenti presente!

Oss Taiji Kase Sensei

Primo stage alla WKSA 23-24 Giugno 1991 - Modena
kase gruppo modena
Siamo stati accolti dal Maestro Baccaro in una villa splendida, io purtroppo ho trovato alloggio in un modesto hotel anche se pranzi e cene sarò con Luciano , il Maestro Kase, il Maestro Shirai, Kawasoe e Naito.
Modena è bellissima ma essere assieme ai questi Maestri lo è ancora di più. Il clima famigliare che si respira è bellissimo, ci sono anche Spagnoli, Olandesi, Francesi, Svizzeri e persino due Indiani.Modena
Alla lezione il Maestro ripete tutti i passaggi degli spostamenti in fudoidachi, ioriashi Kizami passo con difesa e quindi uraken uchi sia interno che esterno.

Da ricordare che lo studio di ioriashi deve essere fatto in otto direzioni:
avanti - indietro - laterale sx - laterale dx - diagonale sx - diagnoale dx - poi ura Totale OTTO!.
Questo stage mi ha motivato moltissimo e mi ha fatto comprendere le possibilità molto vaste che questo tipo di allenamento può avere. Nonostante la varietà di tecniche che il Maestro Kase propone sembra non sia difficile memorizzarle, rimane la difficoltà di comprendere a fondo la loro applicabilità in velocita e con gli spostamenti, persino i Maestri Naito e Kawasoe hanno toppato in più di qualche occasione.
Difficile, non bastano i Dan e le qualifiche ma ci vuole un Maestro che ti spieghi e ti guidi ma spratutto che ti mostri qual'è la via da seguire per il raggiungimento della conoscenza, punto questo, che si raggiunge attraverso l'allenamento costante e facendo solo e semplicemente forte perchè ho compreso a questo stage che solamente " TIRANDO al MASSIMO" si superano le barriere del proprio corpo e anche quelle della volontà. .
Il Maestro ha anche dimostrato a cosa serve mettersi nella posizione Seiza con piede destro sopra o sinistro sopra, ha mostrato a Baccaro quanto agile egli sia nonostante l'età e la mole! Tutto perchè alla sera il Maestro Baccaro ha dimostrato una varietà di acrobazie con questo gesto il Maestro Kase ha ristabilito la regola del fare. Ho notato anche che ogni tanto afferma che noi Italiani siamo molto bravi, forse i migliori del mondo ma ci manca l'animalità quando facciamo karate. L'agire istintivo senza condizionamenti, noi ci preoccupiamo sempre troppo di quello che facciamo.

Sabato 10 Ottobre 1992 - Treviso
Il Maestro Kase è arrivato in Piazzale Roma, io e Luciano lo ho accompagnato allo Stage, è stato molto gentile sono onorato di questo e mi ha fatto molto piacere averlo vicino tutto per me, abbiamo anche scambiato qualche parola e visto che parla solo inglese Luciano traduceva quello che io chiedevo. Allo Stage con Kase come al solito abbiamo eseguito tecniche di Hente (tecniche eseguite con lo stesso braccio) in pratica il Maestro ci ha fatto eseguire Oizuki, Tatezuki, Urazuki quindi ha aggiunto le parate e i Shuto tutto questo facendo molto forte ha tenuto a ribadire che le tecniche devono partire da 0 ed esprimersi al 100% per far questo il corpo deve essere rilassato per potersi esprimere al massimo in ogni tecnica posso assicurare che scriverlo è abbastanza semplice ma farlo è di una fatica unica, allenare le tecniche con Kase diventa un casino per l'intensità dell'allenamento, ieri ad esempio abbiamo fatto il salto del Kata Kankusho lo abbiamo eseguito 20 volte e tutte partendo da terra sia sinistro che destro, avevo accanto Michielan e Luciano ed erano incasinati anche loro abbiamo dato tutti il massimo.

Ci siamo quindi addentrati nel Kumite, Kase ci ha spiegato che il tipo di guardia che teniamo di solito serve solamente per attaccare ma non ci si può difendere in modo adeguato ha spiegato che si deve parare dal basso per gli attacchi Chudan e dall'alto per gli attacchi Jodan rimane il fatto che mi ha colpito che si deve invitare all'attacco l'avversario abbassando o alzando il braccio.

Tutto questo riveste un enorme patrimonio per gli istruttori e allenatori.

Passiamo agli spostamenti da applicare al kumite: YORIASHI, tsugiashi, kaeashi. Abbinandoli con le tecniche di Hente diventano in totale Nove, attaccare l'avversario da molto lontano ed invitando nel modo sopra descritto il suo attaccò a quel punto eseguire le tecniche di pugno.
Mi sono stancato veramente ma mi sento pieno di qualche cosa che non so spiegarmi, o forse si.

Sugli spostamenti ci sono da dire alcune cose: quando li si esegue si deve sempre tenere presente che il peso va forzato verso il basso quindi fare un passo o altro, si intende così sottolineare che mentre per il Kihon Ippon kumite la tecnica parte da una posizione statica nel JIU Ippon Kumite la tecnica parte da uno spostamento e questo deve avvenire senza stopparsi in nessuna posizione, da qui il presupposto che il corpo deve essere sempre in movimento e accordarsi quindi con il Maai dell'avversario, la tecnica deve necessariamente essere lanciata da una distanza molto grande.

6 Dicembre 1992 - Ferrara
E chi lo molla più!
In questo stage inteso allenamento per comprendere l'uso delle mani e dei piedi. Il Maestro ha sottolineato il fatto che si devono adoperare come fossero spade. Sempre tecniche Hente sempre facile, sempre veloce sempre meglio! Più veloce, più forte, più forte più veloce. Luciano è una scheggia io sembro una lumaca ma miglioro, se lo dicono loro ci credo! Devo crederci perchè così faccio prima. Otto tecniche con un solo braccio, un casino.
In sintesi :
Difese di: Ageuke - Sotouke - Uchiuke - Gedanbarai - Otoshiuke - Kakeuke - Ukicomi - Osaeuke.
Contraccolpi di: Tsuki - Tatetsuki - Uratsuki - Shuto - Haito - Shuto Barai - Shuto Uchi - Shuto Uchi Interno.
Se combiniamo il tutto ci si diverte parecchio!!! ma c'è anche tanto da lavorare.


30 Aprile 1993 - Sassari:Sassari 1993
Siamo arrivati fino a Sassari al raduno dei mebri della WKSA, penso sarà impossibile rinunciare per il futuro a queste sessioni di studio condotte con molta abilità dal Maestro Kase.
In questo primo appuntamento una parte è stata dedicata allo studio dei tre Taikyoku. Si differenziano, nell'esecuzione, da tre principali caratteristiche.
Il Maestro ha dimostrato quanto sia efficace l'insegnamento del Maestro Yoshitaka Funakoshi.
Abbiamo eseguito innumerevoli tecniche a mano aperta, l'efficacia di tali tecniche e` devastante agiscono molto in profondità e sviluppano il Ki in maniera notevole abbiamo quindi applicato e studiato in maniera molto pressante il Ten No Kata

Molta attenzione va portata alla posizione di Fudo Dachi posizione che permette una perfetta e stabile esecuzione sia delle tecniche di parata che di difesa. E' stato evidenziato ancora una volta il Kamae che deve tener conto di molte cose come ad esempio tenere la guardia fintanto che si porta l'attacco. Nella posizione di Fudo Dachi tenere un Kamae tipo gedan con il braccio anteriore un po’ piegato ma pressante. Questo tipo di Kamae mi permette di tenere giù il peso e di sentirmi quindi molto più stabile e reattivo.
Nel primo Tai viene sempre eseguita la parata gedan barai con conseguente contrattacco a livello chudan, Nel secondo Troviamo zuki con livello Yodan, il terzo si differenzia per le ultime tecniche di difesa con uchiuke in posizione kokutzu dachi. Siamo quindi passati all'esecuzione in rapida sucessione. Uso del respiro, uso del kime uso dell'energia. Sembra che il Maestro kase, in questo contesto, voglia testimoniare l'evoluzione della sua tecnica. Difesa O-Waza sia essa a mano aperta o chiusa, sempre contraccolpo con lo stesso braccio "Hente" spero si scriva così. Lo stage si è svolto in un clima di assoluta calma, non vi sono stati momenti di confusione. Tutti ad un certo punto si sono talmente addentrati nella tecnica che si è passati dal silenzio a momenti di kiai molto intensi. Con Renzo ci siamo picchiati le braccia fino a sentirle dolere, Luciano e Dino sembravano molto divertiti. Beati loro!

9-10 ottobre 1993 - Domegge
Stage di due giorni con il Maestro Kase. Il Maestro alla bella età di 64 anni rimane ed è, secondo il mio pensiero un mito nella sua espressione sintetica del Kime e del Ki.

Mi impressiona ogni qualvolta lo vedo, i suoi gesti le sue frasi sono sempre volte a lasciare un segno tangibile della sua energia, dopo un allenamento mi sento sempre caricatissimo e non so bene da dove arrivi questa forza che mi fa sentire parte del Maestro, certo non è impresa facile applicare il suo insegnamento sul Kime, sulla respirazione addominale che deve prendere il posto del nostro odierno modo di respirare, non è facile capire il Ki, l'energia, che questo modo di respirare e quindi di vivere ci porta. L'energia è una cosa incorporea che però si trasmette nelle nostre azioni e gesti anche quotidiani, la via, il Karate è impregnato da questa cosa il Ki, ma, come dice il Maestro, è difficile capirlo durante l'allenamento quotidiano perché l'azione, la pratica e lo sforzo che richiede il Karate lascia poco tempo per capire questo stato di cose, si tratta quindi di rieducare il corpo a respirare in modo corretto e appropriato ed è per questo che la pratica della respirazione si deve fare durante il resto della giornata per poi, una volta assimilata esprimerla nell'azione che la nostra disciplina comporta. Una volta capito a cosa porta il respiro si deve quindi applicarlo al Karate, velocità contrazione decontrazione e forza sono le basi per far muovere il corpo nella giusta direzione.

Più veloce e più forte dice il Maestro e con questo sottintende che una volta che si è appreso una tecnica o una combinazione si deve esasperare la propria velocità di esecuzione in modo tale che le tecniche diventino Hente. Hente, anche su questo ci è stata data una dimostrazione che ha dell'incredibile, questo ometto di 64 anni si muove con una rapidità e una velocità che potrebbe strabiliare l'inventore del AK44, ed infatti il suo corpo si muove velocemente, le sue braccia sembrano detonatori sempre asciutti e pronti per far fuoco, è Potentissimo Kase, il suo corpo sembra muoversi ed esprimersi senza nessun pensiero istintivamente ma per paradosso sa dove colpire, quando e con che forza. Le parate sono tutti bloccaggi e ti spezzano gli avambracci. Alto basso, basso alto, un kamae di un tipo e uno di un'altro il tutto per penetrare, per spezzare per colpire per .
E' uno spettacolo.


Si dovrebbe scrivere per giorni e giorni senza interruzione per analizzare quello che il Maestro dimostra con i fatti e per spiegare le sue parole a volte fin troppo scontate non basterebbe una vita. Forse si dovrebbe viverla con lui con il suo insegnamento e con il suo entusiasmo e ancora non basterebbe.
Adesso mi fermo altrimenti mi scoppia il cervello e le mie dita non hanno la velocità del mio pensiero. Oss Kase Sensei.

30 agosto 1994 - Desenzano del Garda
Dopo i tre giorni di Desenzano mi ritrovo con qualche idea in più, il Maestro Kase è stato sintetico ma molto esplicito anche se Shirai non traduceva tutto quella che il Maestro diceva.
In sintesi mi sono trovato di fronte alla ripetizione delle tecniche Hente “ parate e colpire con lo stesso braccio” ripetute allo spasimo ci si trova nella condizione  di dover esprimere al massimo le proprie doti di perseveranza e di spirito, inteso come Kime.
Il Maestro fa fare e rifare per decine, centinaia, migliaia di volte le stesse tecniche questo serve come rafforzamento delle tecniche stesse, ci si trova così a dover fare i conti con la propria  volontà. Qualche volta si hanno dei cedimenti ma per fortuna io sto vicino a Luciano e a Contarelli che tirano come dei dannati.
Penso che il metodo e le tecniche del maestro Kase che non sono altro relative al metodo del Maestro Yoshitaka Funakoshi debbano essere inserite nei programmi federali o per perlomeno in quelli del Centro Sport e Cultura.
Febbraio 1995 Prima adesione alla WKSA


1-2 Aprile 1995 - Garfagnana
Primo stage come membro WKSA al Ciocco in Toscana. Il viaggio di andata è stato terrificante, ci ho messo 6 ore al posto di 3 a causa dello svincolo che non ho visto. All’arrivo il Maestro Shirai si è complimentato per il mio arrivo, era preocupatissimo del mio ritardo così mi hanno detto Dino e Luciano, e subito ha assunto un atteggiamento amichevole.

Al mattino del 1 Aprile si siamo ritrovati dentro un palazzetto gelido ma io e Luciano abbiamo con un po’ di fantasia trovato il riscaldamento. L’allenamento non è stato semplice e come al solito il Maestro Kase ci ha fatto faticare non poco con le sue tecniche a mano aperta e continue, oizuki, tatezuki e Urazuki ne avremo eseguite almeno mille tecniche complessive, il Maestro Kase ci continua a ripetere ossessivamente che una volta portata la tecnica si deve essere rilassati per poter cosi imprimere la massima velocità alla seconda, terza, quarta et...

Durante lo stage il maestro ha ripreso e sottolineato gli aspetti di:
O-WAZA: Tecnica lunga;
CHU-WAZA: Tecnica medio lunga;
KO-WAZA: Tecnica corta

Gedan KamaeYodan kamaeIl Maestro ha anche fatto eseguire diversi attacchi e difese da kamae diversi:
Chudan Kamae: con il braccio anteriore messo nella posizione trasversale rispetto all'avverario come lo si volesse fermare con il braccio anteriore a fare sbarramento.
Yodan Kamae: Con un braccio proteso verso l'alto, ho notato che si crea quasi un blocco mentale nei confronti dell'avversario. Si ha l'impressione di esser molto liberi nel contrattacco, il braccio da un imput alla difesa ma anche all'attacco in un primo momento potrebbe sembrare che ci si sente poco protetti con questo kamae ma posso assicurare che è vero il contrario.
Ad un certo punto ci siamo sperimentati nell'acquisizione delle otto tecniche di difesa:
(Programma di OTTO Tecniche di parata ( Uke Waza) del Maestro T.Kase
Tutte le tecniche vanno eseguite in Fudo Dachi e sono eseguite con tecnica di Hente ( tranne per lo yakutsuki)
Kase kamaeUKE WAZA YODAN
1) Ageuke: ( contrattaccare con : Tate tsuki – Yakutsuki – Uraken)

2) Sotouke Yodan: ( contrattaccare con : Uraken – Yakutsuki - Kizamitsuki)
3) Tateuke: ( contrattaccare con : Tetsui “tempia” Yakutsuki – Uraken)
UKE WAZA CHUDAN
4) Sotouke stretto difesa all’interno: ( contrattaccare con : Shokutsuki– Yakutsuki – Uraken SB)
5) Uchiuke: ( contrattaccare con : Kizamitsuki – Yakutsuki – Uraken SB)
6) Otoshiuke: ( contrattaccare con : Tetsui in kibadachi” inguine” Yakutsuki – Uraken SB)
7) Gedanbarai: ( contrattaccare con : Uraken – Yakutsuki - Kizamitsuki)
8) Sokuyu: ( contrattaccare con : Tate tsuki – Yakutsuki – Uraken)


Siamo quindi passati ai shuto e anche qui stessa storia.
Al Pomeriggio applicazione degli spostamenti in iori-ashi, zugiashi. Ho allenato con Luciano e siamo andati abbastanza bene, anche se non ho potuto verificare con altri lavorare col proprio maestro è sempre e comunque un privilegio.

Alla mattina del 2 Aprile ancora allenamento con spostamenti e quindi approfondimento dei tre Tekki e ad applicare Nidan Enka, allenandomi con Luciano il Maestro Kase osservava un allievo ed un Maestro che crescono assieme. Bello questo modo di guardare, a quel punto la stanchezza e il sacrificio trovavano la giusta ricompensa. Per concludere lo stage 40 volte Tekki Shodan, Nidan e Sandan.
Il Maestro Kase ha asserito che il fondamento delle posizioni è proprio il kibadachi posizione dalla quale il Maestro Yoshitaka Funakoshi ha tratto il Fudodachi . Questo è avvenuto negli otto anni di vita del figlio di Funakoshi ed il Maestro Kase si è rammaricato con se stesso di non aver contribuito in questo nei suoi cinquant’anni di attività.

Le posizioni rivestono il fondamento della stabilità sia fisica che mentale: ci ha ribadito che la mente deve arrivare prima della tecnica e che se questo non avviene la tecnica stessa risulterà debole, l’esercizio consiste nel proiettare la tecnica prima di compierla e questo implica la IV Dimensione, l’arte della spada e dell’arco ne è la dimostrazione e come l’arciere già colpisce il bersaglio del suo io così lo spadaccino e il karateka colpiscono prima di ogni eventuale azione. Il colpire il proprio bersaglio è il messaggio del Maestro. Si fa molta fatica ad allenare così e l’energia circola libera nel corpo fino a trasformarsi in kime, fino a convogliarsi nella tecnica che assumendo tale aspetto investe e riempie tutto il corpo.
Torniamo sempre alla mente in ogni cosa che si fa. Un altro tipo di allenamento è questo: dalla posizione kibadachi spostando il piede  anteriore  portarsi in Fudodachi senza spostare di una virgola il piede posteriore, usando questo sistema si sentirà il corpo che si tira come un arco, è difficile. Sempre usando questo sistema si porta tutta la tecnica farlo per credere. Spostamenti da 0 a 100, massima velocità ed esplosività passo oitsuki, quattro direzioni con calcio maegeri.
Kizamizuki/Yakuzuky - KizamiGeri/Maegeri gamba dietro ritorno posizione fudodachi. Un Centinaio di volte. Distruttivo!! Posso permettermi di dire che è stata veramente dura, il Maestro è andato veloce nei comandi, per mia fortuna avevo Luciano al fianco che spingeva al massimo.

25/26 Novembre 1995 - Stage Desenzano:
Due giorni di allenamento con il Maestro Kase, non ci siamo allenati moltissimo perché il Maestro questa volta ha inteso esprimere la sua filosofia, Kase ha espresso alcuni principi base:
1 - L’allenamento come forma per conseguire efficacia;
2 - Dal terzo Dan in su ci si deve misurare con la tecnica e con la comprensione più ampia del kata e della sua applicazione;
3 - Domanda: la mia tecnica è veramente efficace?
4 - Ci ha informati riguardo il metodo di allenamento seguito con il m* Yoshitaka il quale insisteva spesso sotto l’aspetto dell’efficacia, si deve pensare che era il periodo della II^ guerra mondiale, l’aspetto esteriore della tecnica ha poco a che vedere con la sua applicazione reale ed il Maestro Kase ci ha fatto allenare soprattutto sull’applicazione dei kata Nijushiho, Gojushio-sho e dai.

Se devo essere sincero come sempre devo dire che quei due kata proprio non li conosco ne io ne Renzo tanto è vero che le applicazioni non esprimevano la conoscenza tecnica richiesta.
Comunque è andata abbastanza bene.
Il Maestro ha anche dimostrato come ci si deve allenare:Gedan Barai
La ripetizione completa della tecnica, partire da uno stato di tensione e quindi rilassando i muscoli eseguire il movimento, contrazione e decontrazione, questo l’insegnamento.
Contrarre completamente il corpo ed espanderlo con il Kime.
Decontrarre il corpo per portare la tecnica o il movimento alla sua massima velocità. Lo Shotokan trae la sua origine e specialità dai movimenti ampi e veloci praticamente come la tecnica dell’Arco, quante analogie con il Tai Chi di Luciano, Kime veloce nel momento dell’impatto, costante controllo del corpo e della mente, soprattutto controllo dello spazio e del Maai dell’avversario.
Due ore al giorno su un singolo movimento o tecnica, questo un altro principio a cui fa riferimento Kase, senz’altro cambia qualche cosa ed è vero. Pensare di eseguire il Kata Sochin così, partendo da una posizione,
eseguirla per due ore di filata, sicuramente cambia il modo di fare. Ecco questo è l’allenamento e per questo la tecnica cambia e diventa eseguibile con forza e controllo. Poi ha espresso il concetto di Karate Ni Sente Nashi, il controllo della propria tecnica, mai attaccare per primi ma se si viene attaccati non farsi tanti scrupoli pur controllando la propria energia, se vuoi uccidi, ferisci o spezzi ma ancor prima nessun pensiero nessuna esitazione nessuna azione solo tecnica questo lo aggiungo io.

16/17 Marzo 1996 - Treviglio
Stage con il Maestro Kase che ha lasciato il suo testamento tecnico.
Il Maestro Kase ha sottolineato ancora una volta che quando si arriva al 3° Dan non si deve più pensare alla tecnica ma alla sua efficacia e velocità di esecuzione, vari gli allenamenti e straordinariamente il Maestro Kase ha molto parlato spiegando anche la differenza tra Yoriashi,  Tsugiashi e  fumikomi. Rispetto a questi il Maestro a sottolineato che il maestro Egami eseguendo un fumikomi ha distrutto il dojo del Maestro Gichin Funakoshi, passando ad altri aneddoti molto interessanti e storici ci siamo cimentati nei vari spostamenti per comprendere al meglio la tecnica. Picchiare con forza il piede per terra non è cosa di poco conto così eseguita la tecnica risulta molto pesante, ci ha altresì illustrato con dovizia di particolari che si deve mantenere il corpo molto morbido chiudendolo nel momento dell’impatto e quindi far circolare l’energia dopo il contatto con il corpo dell’avversario.
Dal momento del contatto in poi si sprigiona il Kime.

Questo il testamento del Maestro Kase, colpire con tutto il corpo portando il respiro nell’hara quindi abbassando il peso colpire con forza la tecnica dell’avversario abbassando il peso e quando si colpisce portare la difesa oltre il corpo continuando così il kime. Il Maestro Kase ha anche sottolineato come allenare la tecnica, da prima allenare il Kihon nel suo insieme quindi il Kata cercando di comprendere ed interpretare la tecnica ivi contenuta applicandola sotto i vari aspetti mentre per il Kumite dimenticare tutto ciò e pensare solamente a velocizzare il tutto. Nel Kumite il Maestro Kase ha sottolineato come sia importante non mantenere una guardia comune ai praticanti ma studiare le varie guardie sia giodan che gedan, colpire profondamente e duramente con tutto il kime possibile.

E adesso andrò in Andorra, un lungo viaggio iniziato diversi anni fa cioè da quando ho iniziato a frequentare, presentato, l’accademia del Maestro Kase la WKSA.  A partire da Calalzo non ho più saltato uno stage dove ci fosse il Maestro Kase , ho continuato in questi lunghi anni ad ascoltarlo, cercando di mettere in pratica i suoi insegnamenti è abbastanza difficile seguirlo, gira tutto il mondo e questa è la prima volta in assoluto che mi viene permesso di seguirlo anche all’estero.

1-2 Giugno 1996 - Andorra ( Spagna)
Kase DesenzanoSempre difesa, " che sia la spiegazione di Karate ni sente nashi?"

Inspirazione Veloce:
Uchikomi Jodan Uke kime, contraccolpo di tate zuki ( tecnica di hente)

Inspirazione Lenta:
Uchi uke Kime, contrattacco kizami uraken ( tecnica di hente)

Lento Veloce:
difendere Sotouke lentamente su attacco forzato al massimo, massima contrazione in inspirazione poi espirando velocissimamente massimo kime di contrattacco sempre Hente.

Veloce lento:
difendere velocemente contrattaccare lentamente ( qualsiasi tecnica purchè Hente)
Dopo questo training ci siamo cimentati nel kumite eseguendo le varie parate:
Haito, Otoshiuke, Kakeuke, Shutouke e Sokuyouke del tipo gedanbarai ma esterno.
Ha sottolineato come il Kime debba iniziare a spingere solo dopo essere venuti a contatto con la tecnica dell’avversario ( Tecnica di Hatobaya)

Il Maestro Kase ha sottolineato come sia importante la respirazione, leggera come il vento o veloce come il vento, per quanto attiene la prima espirare dolcemente con la bocca non molto aperta per la seconda contrarre le labbra affinché somiglino a due sottili lame quindi espirare con forza spingendo l’aria nel hara. Il Maestro è velocissimo nel far questo e la sua potenza non è da meno nonostante i suoi sessanta e passa anni.

Il Maestro ha fatto eseguire Taikioku ( Taikioku è il kata che riassume i tre Taikioku. Si differenzia per le tecniche Jodan all'andata e, poi chudan al ritorno e kokutsudachi uchiuke alla fine. Iniziamo questo esperimento o questa via di conoscenza provando ad eseguiire il kata con la massima lentezza, in pratica ci abbiamo messo 4 minuti e 28 secondi. Massima contrazione e decontrazione, lo spostamento " a tartaruga" massimo peso sulla gamba di sostegno. Tutto in fudodachi per fortuna che questa posizione mi è congeniale e non mi affatica tanto. Poi velocemente eseguito in 22 secondi.
Il Maestro è stato molto soddisfatto.
Il Maestro Kase mi ha corretto l'uraken e la parata sul calcio. Sono molto orgoglioso di questo suo intervento su di me anche se non è la prima volta che mi osserva e corregge. Bene! Se devo proprio dirla tutta mi sono impegnato tantissimo anche perché il Maestro Kase era proprio alle mie spalle come al solito io sono sempre in prima fila e questo il Maestro lo ha capito mi ha anche corretto un paio di tecniche e già al suo tocco il mio kime è diventato più forte, non sto esagerando ma il Maestro Kase è una vera potenza.

3-4 Maggio 1997 - Irun ( Spagna)
Sempre in MezzoStage molto impegnativo sotto molti aspetti abbiamo ancora ripreso il discorso sulle difese con tecniche Hente applicato e studiato profondamente il Kata Tekki Shodan con diverse applicazioni.
Kase dice sempre e ci ricorda sempre con puntigliosità i principi di lavoro : True o False, ( Vero o Falso) Yes or Not ( si o no, funziona o non funziona) in questo contesto il significato dell'applicazione prende una posizione molto precisa in un contesto dalle mille possibilità.
Il Maestro è molto felice di vederci, quando arriviamo quasi ci viene in contro sempre con il suo fare tranquillo e sorridente. Ti mette subito nella condizione di dimenticare le levataccie e le spese alle quali vai incontro con questi viaggi. Lo stage avviene sempre in un ambiente molto sereno. Oramai anche gli amici stranieri iniziano ad apprezzare il fatto che ci siamo e iprovano a instaurare qualche discorso, io per mia disgrazia non me la cavo molto bene con le lingue ma evidentemente quei pochi vocaboli mi fanno capire. L'unico che parla un po italiano e Frank Schubert e Dirk Heene, poi però la parola lascia il tempo alla tecnica per fortuna dico io. A cena siamo tutti uniti e tutti affamati come giovani leoni, e mi sembra di vedere che anche il Maestro Kase mangia e pure parecchio!

27-28 Giugno 1998 - Utrech ( Olanda)
Sasoi WazaSpostamenti e ancora tecniche Hente con renzo abbiamo lavorato bene e ci siamo fatti anche un bel mazzo ma Kase è veramente grande. Siamo andati a cena con il Maestro, abbiamo parlato e nonostante il mio inglese ci siamo anche capiti. Bellissimo. In questo stage si è lavorato come al solito sulle tecniche di difesa, questa volta il maestro ha messo in mezzo diversi modi di spostamento. Lateralizzando a sinistra o destra, su attacco oitsuki dx o sx spostamento con contraccolpo di uraken uchi, Kirikaeschi ushiro geri, katiten Uraken ( questo è stato veramente complesso, Renzo è una saetta! ma secondo me gli fanno ancora male le palle!!).

L'ultimo spostamento comprendeva l'intuire l'attacco, il Maestro ha dimostrato si Dino come fare. Praticamente l'altro non riesce ad attaccare. Studierò questa cosa, la studierò sul serio troppo strana e difficile.

Molto interessante la dimostrazione di Sasoi Waza posizione di invito all'attacco, proporsi all'avversario con un apparente kamae aperto, sinceramente non attaccherei mai una persona che mi si pone in questa maniera. Il Maestro, quando in kamae è impressionante, la sua forza, la sua impermeabilità all'esterno è impressionante. Sembra sempre staccato dagli accadimenti ma l'accadimento è Lui. Velocissimo!

9-10 Novembre 2002 - Hasselt (Belgio)Gruppo
Kase hasselrIn questo stage il Maestro ha sottolineato più volte il rapporto tra difesa e attacco, la difesa va studiata con più precisione. Spesso ,nei suoi numerosi stage, il Maestro Kase ci ha fatto rilevare chediamo troppa importanza all'attacco mentre sottovalutiamo la difesa. Per questo il nostro studio si basa spratutto sulle difese siano esse a mano chiusa che a mano aperta, ci ha esortati all'uso del makiwara per comprendere la zona di uke. Molto spesso ha agito mostrando una nuova strada,lui la chiama la Quarta dimensione. Spiega la sua ricerca sul TOATE. Cerca di farci apprendere il modo di anticipare l'attacco con l'uso della nostra energia che deve venire accumulata con la pressione a terra e con l'uso corretto del respiro.
Durante questo stage ho avuto modo di allenarmi anche con i massimi gradi della WKSA ora SRKHIA i maestri Dirk Heene, Velibor Dimitrijevic and Pascal Petrella.gruppo

Questo del 2002 è l'utimo stage al quale ho partecipato in seno alla SRKHIA.
Il Maestro Kase muore il 24 Novembre 2004
Luciano mi ha chiamato al telefono mentre ero da Renzo.
Quella sera c'era lo stage ISI del Maestro a Treviso al quale io non ero presente

Davide Rizzo



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