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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Agli arbitri
A cura di Davide Rizzo

F.I.K.T.A. (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Affini)
A tutti gli Arbitri Nazionali
M° Hiroshi Shirai

Gentilissimi,

ho assistito al Trofeo delle Regioni ed ho notato due diversi modi di fare kumite: uno, vedeva l'agonista più concentrato, più attento a cercare di sviluppare un'azione decisiva, a cercare di portare una tecnica Todome con il massimo controllo, tale da essere definitiva per potessi aggiudicare il punto, ciò vuoi dire che quell’agonista ha pazientemente, attentamente e costantemente allenato prima il Kihon lppon Kumite, quindi, il Jyu lppon kumite, e cosi via, sino a giungere al Jyu Kumite con un alto grado di conoscenza e consapevolezza delle proprie possibilità; l’altro, vedeva l’agonista muoverei in continuazione, saltellando qua e là, cercando, talvolta, di portare una tecnica visibilmente con scarsa convinzione della sua riuscita, contando, eminentemente, sulla “fortuna“ di vedersi aggiudicato un punto, ciò vuol dire che quell'agonista non ha avuto pazienza e costanza nel seguire le due fasi di allenamento fondamentali, il kihon Ippon Kumite ed il Jyu Ippon Kumite, per poter giungere adeguatamente preparato al Jyu Kumite.
Da questa premessa si possono capire le motivazioni del verificarsi di diversi incidenti, più o meno gravi non giustificabili.
Deve essere ben chiaro per tutti che non ci deve essere "contatto" nel modo più assoluto.
Quando ciò si dovesse verificare occorrerà pensare immediatamente alla non assegnazione di alcun punto e all’entità della sanzione da comminare.
0ccorre che l‘Arbitro Centrale mantenga costantemente viva e pronta la propria attenzione, al punto che deve essere in grado di avere la sensibilità che "qualcosa” sta per accadere, quindi laddove possibile prevenire e/o essere inflessibili e severi nell'assegnazione delle sanzioni in caso di contatto.
Certo, non sono cambiate le regole! L‘Arbitro Centrale deve continuare a sanzionare il Keikoku laddove si ha un certo tipo di combattimento, leale, sereno e rispettoso, in cui l'incidente può fortuitamente accadere, ma occorre essere drastici e rigidi quando il combattimento si evolve in un modo disordinato e rissoso, comminando, senza alcun timore, direttamente Chui ed anche Hansoku.
0ccorre, quindi che l’arbitro Centrale sia adeguatamente preparato al punto di essere in grado di assumersi totalmente le proprie responsabilità.
Per contro, se è vero, come dicevo, che bisogna essere inflessibili e rigorosi in caso di contatto, è altrettanto vero che l’arbitro Centrale, coadiuvato dai giudici di sedia, deve avere la capacità di individuare e di vedere il punto pieno, cioè l’Ippon.
L'Arbitro Centrale, dotato della necessaria preparazione ed esperienza, deve essere in grado di "leggere", con grande tempestività, prontezza di riflessi ed in frazioni di secondo, come ed in che modo si è sviluppata l’azione che è culminata con una tecnica, che solitamente viene premiata con un Wazaari, ma che "vista“nella sua interezza merita l’Ippon.
Ho notato molto spesso che per tecniche valide per l’Ippon l'Arbitro Centrale, dimostrandosi timoroso, insicuro ed impreparato, si è rifugiato nell’assegnazione del solo Wazaari.
Ho notato, inoltre, che molti Arbitri Centrali nella "foga di vedere“per forza la possibilità di assegnare un punto, trascurano, spesso, di porre l’attenzione "come“ la tecnica viene portata, dimenticandosi cosi di uno dei cardini fondamentali del Karate Tradizionale: l’efficacia della tecnica dipende fondamentalmente dalla postura dell'intero corpo, la parte inferiore ben stabile, in equilibrio e fortemente radicata al suolo, la parte superiore eretta, direttamente connessa alla parte inferiore, utilizzando in modo armonioso e fluido il movimento delle anche per massimizzare l'energia della tecnica portata.
Questo significa che l’arbitro Centrale non deve assegnare alcun punto se la tecnica manca di quanto sopra descritto, ma avere il coraggio di annullarla con Tachi.

Questo modo di condurre un combattimento deve cambiare.
Oggi abbiamo tanti Arbitri Nazionali ma pochi sono quelli in grado di condurre un combattimento con sagacia, responsabilità, conoscenza, capacità ed abilità, per cui sappiate che da ora innanzi in tutte legar e federali la Commissione Superiore Federale si attiverà in modo particolare per osservare l’operato degli Arbitri Centrali, i quali, se insistono in una direzione giudicata inidonea, mostrando, quindi limiti di preparazione ed incapacità nel non "vedere", verranno, dal responsabile di gara, prontamente sostituiti e non più convocati per l'anno sportivo in corso.

Questa lettera vuole essere un RICHIAMO e, nello stesso tempo, un INVITO a prepararsi di più e meglio, con maggiore impegno, per fare crescere se stessi e rendere piacevolmente visibile ed apprezzabile il kumite di gara del Karate Tradizionale.

Oss!!!
La Commissione Superiore Federale
Il Presidente
Hiroshi Shirai

Tabella testi Davide - Scritti da noi

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