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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Il senso segreto dell'insegnamento
A cura di Davide Rizzo
LezioneSpesso viene chiesto: “ Maestro, qual è il segreto del suo insegnamento” non è complicato comprendere il perché di questo tipo di domande che spesso l’allievo o i genitori dei giovani atleti fanno al Maestro. Non sò il segreto dell’insegnamento, veramente, credo che insegnare sia un dono, un dono che si manifesta anche grazie alla buona volontà degli allievi e a quanto appreso dal mio Maestro.

Anch’io a suo tempo, ma ancora adesso ho bisogno di rivolgermi al mio Maestro per vedere cose che ancora non mi sono date da vedere ma delle quali percepisco la presenza e la loro potenziale potenza.

Il mio Maestro è sempre enigmatico, alle volte sorride e basta, altre mi mostra quello di cui necessito per migliorare, spesso mi fa comprendere attraverso il “mio movimento” il come e il quando. Poi mi lascia li, come un pesce lesso a meditare, ad elaborare con la mia percezione, con la mia esperienza e, se è il momento la comprensione arriva.
Ci vuole perseveranza, una dote che manca in molte persone che "Esigono" anche nei miei allievi, alcuni presi dai troppi carichi di studio, altri presi dal lavoro e carriera, viene meno questa qualità INDISPENSABILE per progredire nella Via ma, acome già detto è una questione di priorità, un artista, un ricercatore vive un tempo tutto suo, la società lo condiziona solo in parte, ma questa è un altra storia, ci vuole pazienza e molto senso di umiltà un'altra cosa che al giorno d’oggi è molto difficile trovare a causa di quel devastante processo che fa di ogni piccola scoperta l’oggetto di una moda e di ogni piccolo segreto un prodotto da mettere in vendita, tutto ha perso quel senso di mistero e magia indispensabile per andare oltre le proprie apparenti possibilità.

Nei tempi antichi, quando le pratiche marziali e spirituali ebbero inizio un discepolo doveva servire per anni il suo Maestro, andargli a prendere l’acqua, tagliargli la legna, pulirgli la casa, finché quello gli dava un’indicazione, gli insegnava qualcosa, lo faceva parte di un segreto.
La maturazione non avveniva apprendendo il segreto ma durante il difficile percorso che lo portava a meritarsi il segreto.

Un discepolo va dal suo Maestro e gli dice che vuole la verità più di ogni altra cosa. Il Maestro non risponde. Lo prende per il collo, lo trascina al torrente e gli tiene la testa sott’acqua finché il poveretto non sta per affogare. All’ultimo momento lo tira fuori. “Allora, che cos’è che volevi più di ogni altra cosa quando eri sott’acqua?” “L’aria” dice quello con un filo di voce. “Quando vorrai la verità come un momento fa volevi l’aria sarai pronto ad imparare”.  

Oggi tutto è diventato come il caffé in polvere: istantaneo, e con ciò niente è più veramente particolare e prezioso.
Questa è una di quelle cose che voglio perseguire: Insegnare solo ciò che si è assorbito.
Rispettare gli altri. Dare loro, inizialmente, solo ciò che vogliono, e forse alla fine, alcuni vorranno ciò che tu vuoi dare.

Certe parole, usate e riusate, specie a sproposito, hanno perso gran parte del loro significato.
Spirito, Sincerità, Etica, Onestà Autocontrollo, Serietà ecc…. In questo senso anche la lingua che parliamo è stata infettata da un virus che le toglie la forza.

Maestro non è un titolo od una qualifica, è un rapporto.
Per cui una persona è Maestro per i suoi discepoli, non per tutti.
Solo i suoi discepoli si rivolgono a lui chiamandolo Maestro così come il figlio chiama papà suo papà e non quello di un altro.

Sensei esprime ancora meglio questo fatto. Perché il concetto Sen, nato prima sottolinea quel percorso fatto con corpo e mente indispensabile per poter trasmettere qualcosa. Una persona è Sensei solo per quelle persone che vogliono evolversi attraverso quella sua esperienza. Il Sensei ti fa vedere la strada, ma quella poi la devi percorrere tu. Da solo. Non ci sono scorciatoie.

I Maestri, i Sensei, i Guru servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L’ultimo pezzo del cammino, quegli ultimi scalini che ci conducono sul tetto dal quale si vede il mondo o sul quale ci si può distendere felici, quell’ultimo pezzo va fatto a piedi e da soli, certo il Maestro non scompare rimane come un amico, come una persona che nel ricordo ancora ha il suo ruolo, le sue parole, i suoi gesti fanno parte del DNA dell’allievo è la magnificenza della trasmissione della tradizione.

Tutti voi siete miei allievi, io sono allievo del Maestro Puricelli, che è allievo del Maestro Shirai che è allievo del Maestro Kase che è allievo del maestro Yoshitaka che è allievo del padre Gichin.
Tutti questi saperi fanno parte del bagaglio del Sensei, questa è la responsabilità della trasmissione.


Quando l’allievo è pronto il Maestro compare” dicono gli indiani a proposito di un Guru, ma lo stesso è vero di un amore, di un posto, di un avvenimento che solo in certe condizioni diventa importante. Inutile cercare ragioni, andare a caccia di fatti e spiegazioni. Noi stessi siamo la prova che c’è una realtà aldilà di quella dei sensi, che c’è una verità aldilà di quella dei fatti e se ci ostiniamo a non crederci, perdiamo l’altra parte della vita e con quella la gioia, appunto, del mistero.

Su una barca che attraversa un fiume c’è un sacerdote, dotto in scritture sacre.
Il sacerdote chiede al vecchio barcaiolo: ”Sai il latino?” ”No” risponde quello.” Senza il latino un quarto della tua vita è perso” dice il sacerdote.
“Conosci almeno la letteratura classica?” “No”.”Un altro quarto della tua vita è perso, perché ci sono libri bellissimi.
Sai almeno leggere e scrivere?” “No” dice il barcaiolo. “un altro quarto della tua vita è perso”.
In quel momento il sacerdote si accorge che la barca fa acqua e che le sue gambe sono già a mollo. Il barcaiolo cerca di tappare la falla ma non c’è niente da fare. L’acqua continua a crescere e la barca sta per andare a fondo.
“Sai nuotare?” chiede il barcaiolo al sacerdote. “No” risponde quello impaurito. “Tutta la tua vita è persa”, conclude il vecchio barcaiolo.


Un giono mostrerò il testo nascosto in questa pagina!
Oss
Davide Rizzo
Tabella testi Davide - Scritti da noi

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