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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Stagioni e allenamento
A cura di Davide Rizzo
orsoInverno:
Nascosto nelle profondità della terra il seme aspetta il suo tempo per sbocciare e tornare a nuova vita. L’orso nella sua caverna aspetta, sonnecchiando, il risveglio della primavera.

L’allievo allena la sua tecnica nella sua parte più interna, sente la sua energia fluire ma ancora non gli permette di scaturire se non in alcune importanti occasioni. Così, pazientemente e in totale concentrazione attende anch’esso il momento per manifestarsi e rinascere sotto nuova forma. L’allenamento invernale va fatto con calma, lavorando la tecnica in profondità, facendola maturare piano piano per dar modo all’energia di aumentare dentro di se.

KambaiPrimavera:
Il seme inizia a spingere verso l’alto e inizia a trovare la strada della luce e dell’aria per rinascere a nuova vita per iniziare un nuovo percorso di vita che non si è mai conclusa. L’orso inizia a sentire il tepore della natura che inizia a risbocciare, odora, sonnecchiando, lo scioglimento dei ghiacci che porteranno nuove prede sui fiumi, sente l’irrompere della natura, si sveglia, si stiracchia, annusa l’aria ancora fresca e profumata dal gelo che se ne sta andando. Aria!

L’allievo si prepara iniziando la sua stagione di fioritura e così riscopre il valore del sudare, sente la velocità della crescita, sente la sua vitalità inizia a percepire, come l’orso, la nuova stagione del risveglio, dei sensi del profumo delle cose che stanno nascendo attorno a lui. Guarda e sente la propria tecnica, la vive in profondità godendosi e beandosi dell’inverno appena concluso. Sente la primavera dentro di se e non vede l’ora di andare a dimostrare che il lavoro acquisito sta maturando ancora di più dentro di lui. Inizia a tirare la tecnica, a stiracchiarsi nel suo corpo. La sua mente percepisce il nuovo che sta arrivando.

KambaiorsoEstate:
Tutto è pronto, tutto è maturato ma non ancora pronto al raccolto, così il seme gode a pieno il momento del calore, sente attorno a se il caldo raggio del sole che lo coccola e gli fa comprendere che deve vivere in toto la sua bellezza. L’orso è bagnato ha attorno a se l’acqua pescosa, si struscia con immenso piacere sulla corteccia di un albero che ha appena graffiato, assapora la dolcezza del miele che conquista lottando con le api. Tutto attorno a lui è simbolo di forza, il fiume scorre impetuoso, porta con se ancora la velocità degli ultimi ghiacci montani che si stanno sciogliendo al caldo della stagione estiva. Lotta con tutto l’orso anche se il suo incedere è sempre calmo, rilassato e vigile come quello di una maestosa tigre.

L’allievo è pronto a darsi da fare è caldo, i suoi muscoli sono pronti, li ha allenati nella forza dell’inverno, li ha risvegliati con il tepore della primavera ed ora la sua energia è pulita e può manifestarsi per maturare ulteriormente nel caldo del sudore che non lo lascia un attimo. La lezione ha inizio, le flessioni prendono il posto dello stretching, gli addominali prendono il posto della concentrazione sull’ara e sulla meditazione. Tutto è fisico, tutto è tattile.

KambaiAutunno
Il seme sente la maturazione, percepisce che tra un qualche tempo verrà raccolto, percepisce la gravità che lo farà cadere per nutrire la terra dove il suo seme ritornerà a riposare. Ha svolto il suo compito, è sbocciato e ha goduto del suo periodo ma adesso è tempo di finire ciò per cui è nato, cibare la natura. L’orso dal canto inizia a cibarsi a sazietà, divora tutto, caccia tutto, conquista la sua naturale maturazione per ritornare a riposare nel tepore della sua grotta.

L’allievo inizia a combattere, il suo allenamento si fa massimale, nulla lo frena più, è ancora caldo, le sue ossa sono piene di iodio e calcio, ha nuotato nel mare della tecnica feroce per tutto il periodo estivo e adesso è il tempo di vincere tutto per tornare a riposare nel tepore della sua palestra, davanti al suo Maestro che ancora una volta sorride felice di averlo nutrito anche per l’anno che sta per passare.


Davide SeizaIl Maestro vive, come l’orso, la sua solitudine sapendo che ha ancora davanti a se l’inverno, la primavera, l’estate e ancora un autunno.
Anche il Maestro ha svolto il suo ciclo e così ha predisposto la tana per l’allievo, ha usato il suo sapere per risvegliare la voglia intorpidita dell’allievo, gli ha fatto capire la fatica e la forza di sopravvivere al caldo dell’estate e alla fatica degli allenamenti, si è complimentato il Maestro per i risultati del lavoro fatto dagli allievi, le medaglie ne sono la dimostrazione ma la soddisfazione maggiore non sono le coppe o le medaglie ma vedere il sorriso dei propri allievi felici di quello che sono, consapevoli che il raggiungimento degli obiettivi è cosa fatta. Adesso si deve tornare a riposare, l’inverno incombe, peccato che siamo ancora in Febbraio!

Oss
Davide Rizzo
Tabella testi Davide - Scritti da noi

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