IL SALUTO
A cura di Luciano Puricelli - I testi sono © dell'autore tutti i diritti riservati

Il saluto si lega al rito, ciò che riunisce e contiene normalmente l'essenza della pratica. Immagine di reiE' tradizionalmente considerato, che nel senso proprio e figurato, come l'inizio e la fine della pratica e ne è il riflesso, qualunque sia il livello di chi lo esegue. L'insegnamento contenuto nel saluto si situa a diversi livelli di comprensione, pensare che esso significhi solo rispetto, buone maniere, buona educazione, significa tener conto certamente di uno di questi livelli, ma rimane insufficiente nei confronti di una pratica profonda. Ci sono molti praticanti ed insegnanti che si richiamano alla tradizione, ma tralasciano il saluto; così facendo tralasciano una parte essenziale della pratica vuoi per mancanza di comprensione o per mancanza di conoscenza. Come è possibile rispettare la pratica, se stessi, gli altri, la natura, se si comincia col tralasciare o rifiutare ciò che sta’ all'inizio e alla fine? Non si tratta qui di fare delle imitazioni superficiali o di ostentare un falso pseudo orientalismo.
Quando il concetto di partner scompare a profitto dell'idea di avversario, per non dir poi di nemico, quando la brutalità stupida rimpiazza l'intelligenza, quando la forza bestiale si sostituisce e rimpiazza la tecnica, l'arte marziale si volge alla distruzione, la guerra succede alla pace, ed il saluto non rientra più nel costume. La parola stessa Saluto contiene la prima nozione fondamentale, il saluto è nel rispetto, ed il rispetto inizia col saluto. Nell'arte marziale il praticante saluta:
-Il luogo stesso della pratica;
-La pratica stessa per l'intermediario di una rappresentazione materializzata (Immagine del maestro, Calligrafia, simbolo ecc....);
-Colui o coloro che trasmettono questa pratica.

Poiché la nozione di rispetto prevede reciprocità, l'insegnante ha il dovere di salutare gli allievi.
Quando un insegnante qualunque sia il suo livello o la sua realizzazione non ha più nulla da imparare dai suoi allievi, i suoi allievi non hanno più nulla da imparare da lui.
Colui che è certo di aver compreso tutto non ha compreso nulla ed il suo insegnamento non merita di essere seguito. Ogni insegnante che sottovaluti o disprezzi un non praticante, un praticante o un insegnamento diverso dal proprio, non merita di insegnare. Tutte queste nozioni sono contenute nel saluto. Il simbolismo dell'incontro della mano destra (Yin) e della mano sinistra (Yang), del pugno (YANG) e del palmo (YIN) è millenario.
L'ideogramma destra si compone del segno di mano e bocca, immagine del nutrimento, e si rapporta alla terra. L'ideogramma sinistra si compone del segno mano e squadra, immagine dell'arte, e si rapporta al cielo. Il pantheon cinese antico rappresenta Fou Hi e Niu Kua, la coppia originaria, che si tengono abbracciati. Lo Yang, Fou Hi a sinistra che tiene nella propria mano sinistra una squadra, lo Yin, Niu Kua, a destra che tiene nella propria mano destra un compasso. La squadra produce il quadrato, emblema della terra, il quadrato contiene il cerchio, emblema del cielo. Il Compasso produce il cerchio che contiene il quadrato. Squadra, compasso, cerchio, producono il pentagramma i Cinque elementi, ( Acqua, Legno,Metallo, Fuoco e Terra ). Immagine
Questa forma di saluto è immemore, e secondo il rito conviene che tradizionalmente l'uomo metta il pugno destro dentro il palmo sinistro, mentre la donna farà il contrario. Alcune circostanze eccezionali ad esempio (Lutti ecc..) si accompagnano alla inversione di questa regola. Questa forma di saluto con diverse varianti, fu utilizzata come simbolo di riconoscimento tra alleati, dai ribelli che combatterono la Dinastia Tsing Manciu). Il pugno raffigura il Sole e il giorno, il palmo della mano raffigura la luna la notte. Gli ideogrammi sole e luna assieme significano chiarezza e si leggono Ming in opposizione a Tsing. Con questo semplice gesto i ribelli affermavano la formula " Fan Tsing Fu Ming" ( Rovesciamo i Tsing e restauriamo i Ming). Questa formula e indissolubilmente legata a Shaolin, culla di questa ribellione. Sul piano marziale il palmo della mano corrisponde alla parata, quindi alla difesa, il, pugno all'attacco, quindi all'offesa. La difesa deve sempre precedere l'attacco ( Sun Tzu) allo stesso modo il palmo copre il pugno. Per contro la difesa può trasformarsi in attacco, e l'attacco in difesa. E' possibile parare col pugno e colpire col palmo. L'insieme di pugno e palmo della mano può limitarsi a una parata estremamente potente oppure divenire un potente attacco eccezionalmente pericoloso, il palmo può servire da incudine ed il pugno da martello.
Nel saluto occorre:
- Equilibrare il corpo in posizione di attesa;
- Ripartire il peso su entrambe i piedi, correttamente;
- Assicurare il massimo contatto col suolo;
- Stabilire la correttezza dell'asse vertebrale;
- Rientrare il mento e spingere il capo verso il cielo;
- Normalizzare la respirazione mantenendo la punta della lingua alla base degli incisivi superiori, alla base del palato;
- Decontrarre il viso;
- Lo sguardo è come osservare una montagna da lontano;
- Le braccia rilassate lungo il corpo in posizione naturale lasciando fluire questa sensazione fino alla punta delle dita;
- Lasciarsi pervadere da un senso di tranquillità e calmare lo spirito;
- Tutto ciò che succede attorno deve essere percepito senza però assumere una importanza perturbatrice;
- L'atteggiamento è forte ma senza rigidità, morbido ma senza rilasciamento o debolezza;
- Il mentale è ricettivo e creativo.
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Luciano Puricelli

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