Sostegno ATTIVO
Su insistenza di alcune mamme mi trovo a ricostruire un gruppo per iniziare un nuovo percorso di formazione sulla difesa personale ed è così che Taina, Giulia, Monica, Cecilia e Carlotta decidiamo di trovarci al Venerdì dalle 20 alle 21 per iniziare l'avventura di questo nuovo percorso.
4 Febbraio - Iniziamo con una sorpresa, Giulia è la ex compagna di classe di mia figlia Beatrice e così mi trovo a ripensare al tempo passato quando, ancora bambina andavano in canoa assieme. Altri tempi.
Taina è la mamma di Francesco e Nicholas anche lei ha bisogno riuscire a governare la sua nave, una gran bella nave! Per Carlotta la mamma di Irene ( la più brava del suo corso) la motivazione sembra essere un'altra, vedremo.
A differenza del corso precedente ho solo una ora per insegnare, un po poco se si pensa alle 2 ore e 30 del corso precedente, ci provo, la prima lezione le lascia un pò sgomente Cecilia a parte che sa chi sono e anche come sono, forse!
Dopo la spiegazione di come si strutturerà il corso passiamo ad una veloce parte pratica dove devo far capire come usare la mano e il poso. Arrivano velocemente le 21 ed è ore di chiudere.
11 Febbraio - Il corso inizia puntuale e questa volta manca cecilia ma al suo posto c'è Monica introduco la lezione con lo studio di alcuni movimenti cerchiamo di comprendere anche quanto acquisito nella lezione precedente con l'aggiunta di qualche nuova tecnica, vedo con sono curiose di sperimentare e dopo qualche tecnica di contatto le porto tutte davanti al makiwara, panico e dolore, mani arrossate, visi sudati e occhi che chiedono : " ma perchè mi ci sono messa da sola in sto casino?"
Rientrati in tatami iniziamo con qualche spostamento utilizzando la posizione goshin dachi sembra semplice e in effetti lo è si sperimentano senza riserve queste " signore" e io le vedo contente di apprendere.
18 Febbraio - A causa l'altamarea abbiamo praticato con le scarpe, la lezione si è evoluta nel consueto modo con l'aggiunta di alcuni movimenti atti acontratare una presa alle spalle. In questa occasione abbiamo avuto come ospite Anna che ha ben figurato portando il suo contributo anche in termini di tecnica. Poi alla mia richiesta sul perchè ci sia l'esigenza a praticare un corso di difesa ci siamo persi, ma non senza profitto, nella necessità di comprendere i motivi della scelta, ne è venuto fuori uno spaccato della vita quotidiana che da molti spunti di discussione e pochi di pratica anche perchè nei casi espressi c'è più da contrastare un atteggiamento psicologico che un'aggressione fisica. Già immaginavo, visto il lavoro svolto da Carlotta e Giulia come persone sempre a contatto con un pubblico che spesso si improvvisa accuisatore e giudice ne contempo senza ben comprendere le difficoltà di un lavoro come quello svolto.
Abbiamo così passato circa 15 minuti per comprendere che dovremo affrontare seriamente e sviscerare completamente alcuni atteggiamenti.
La lezione si è conclusa così lasciandoci un unico pensiero.... continuare il prossimo venerdì.
25 Febbraio - Abbiamo lavorato sempre nello spostamento agiungendo la suddivisione delle tecniche in attacco difesa as mano aperta, l'uso del palmo e del dorso.
Il corso sta avanzando ma rimangono ancora molti punti che danno motivo a scambio di pareri più o meno pesanti inmerito ai comportamenti moderni.
4 Marzo - Come per la lezione precedente grazie al supporto di Monica abbiamo provato a dare anche un risvolto psicologico alla cosa e adesso si inizierà a migliorare l'aspetto mentale eil come rapportarsi con l'agressore o l'agressione che si sta rivelando sempre di più un impatto comportamentale che fisico, vedremo.
Le tematiche delle prossime 5 lezioni rimangono indelibilmente nella mente e nello spirito di quanti hanno contribuito.
Contributi corso 2011
Carlotta - Monica -
Da leggere!
Ho bisogno delle mie nere che dimostrino e che aiutino a capire. Il passaggio è un po troppo difficile ma alcuni ci provano a percepire, forse comprendono più il proprio imbarazzo di fronte all'"estraneo" che il proprio stato d'animo, non importa ci stanno provando ed essendo una cosa nuova non è facilissimo immedesimarsi