1) Come e dove sei entrato in contatto con il karate la prima volta?
Nel 1995 ero in palestra per il body building, quando conobbi il mio Maestro Bruno Russo Palombi, ci presentammo e mi fece i complimenti per il mio fisico e mi chiese se mi piacevano le arti marziali in particolare il Karate.

2) Secondo te nel Karate ci sono segreti?
Io non direi segreti ma consigli ed esperienza di pratica e condivisione che un bravo maestro deve trasmettere ai propri allievi con umiltà, spirito di sacrificio e di appartenenza.

3) Attraverso la pratica del karate le persone possono migliorare il loro carattere?
Quale è la tua opinione e la tua esperienza a questo proposito?
Si. Per me il karate è terapeutico in senso positivo avendolo provato in prima persona, infatti prima che iniziavo la pratica del karate, se provocato subito reagivo con le mani, poi ho acquisito molto autocontrollo e molta più pazienza.

4) Il karate ha cambiato il tuo modo di pensare la vita di tutti i giorni?
Si, sicuramente mi ha reso più fiducioso, umile un valore che ho sempre inseguito nella vita.

5) Che importanza hanno la mente ed il cuore nella pratica del Karate?
La mente serve a migliorarsi ed inseguire la perfezione, il cuore serve a portare avanti e a divulgare quei sentimenti che sono alla base del karate- do.

6) Sai dirmi che cos’è il Ki ( energia ) e perché secondo te dobbiamo conoscere ed usare il Ki?
È quell’energia che ognuno di noi possiede e se canalizzata attraverso le tecniche trascina il praticante in una dimensione sublime.

7) Come interpreti le parole del Maestro Gichin Funakoshi: "Karate-Ni-Sente-Nashi" ( Nel karate non c’è il primo attacco)?
Le interpretto nel senso in cui chi pratica il karate siano persone di animo buono e non usano violenza gratuita verso gli altri o i più deboli ma hanno un profondo rispetto della vita e delle persone in generale.

8) Qual è il tuo obbiettivo personale per il futuro?
Migliorarmi con la pratica e cercare di divulgare al meglio gli insegnamenti del mio maestro ed il rispetto dei valori del karate-do

9) Che rapporto hai con i tuoi compagni?
Ho un bel rapporto anche perché il nostro maestro ci ha resi e trattati come una grande famiglia allargata senza religioni e colori politici nel Dojo tutto si azzera

10) Se sei agonista cosa ne pensi della competizione? Provi invidia dei successi dei tuoi compagni?
Non sono più agonista,le competizioni servono e sono di grande stimolo ed il fatto di confrontarsi con vari atleti contribuisca a migliorarsi aumentando anche il proprio bagaglio tecnico. Non provo invidia ma ne sono felice perché mi trovo in quella fase in cui attraverso i loro successi e le loro sconfitte mi trasmettono entrambi forti emozioni.

11) Il karate ha cambiato il tuo rapporto con i tuoi genitori?
Si, sinceramente l’ha migliorato e sono felici di questa mia pratica ed in particolare dei miei figli che li rendono orgogliosi con le loro prestazioni agoniste.

12) Il karate ha cambiato il rapporto con i tuoi figli?
Mi reputo fortunato in quanto praticano karate tutti e tre ed insieme stiamo vivendo un momento bellissimo della fase di crescita della loro vita

13) Ti va di raccontare del tuo rapporto con il Maestro?
Col mio Maestro il rapporto è forte, intenso e profondo, non ho problemi a dichiarare una grande devozione che reputo dopo quello di padre una figura importane della mia vita, anche perché i valori che mi ha trasmesso attraverso il karate sono quei valori che cerco di trasmettere ai miei figli, quando mi ha invitato a praticare il karate venivo da esperienze di strada negative. Grazie a lui ed il karate sono riuscito a trovare equilibrio e saggezza nella mia vita. Forse non basterebbe un libro per raccontare tutte le esperienze di vita vissute insieme sia nel karate che nel privato.

Le domande che ti volevo fare sono terminate, vuoi aggiungere una tua personale riflessione sul Karate?
Il karate è una delle cose piu’ belle che mi sono capitate nel percorso della vita e spero che i miei figli lo praticheranno sempre, mettendo in atto i suoi principi.