Alla fine, finalmente si è svolto in Italia, il Memorial Taiji Kase e più precisamente a Domegge patria del Karate made Bacchilega & Family!
Mi sentivo frustrato a non poter andare a Parigi, momento economicamente difficile!
Il Memorial è stato condotto e voluto dal Maestro Hiroshi Shirai, Allievo del Maestro Kase.

La figura del Maestro Kase è una figura leggendaria e per alcuni periodi circondata da un alone di mistero, come giustamente spetta ai miti, ( Lettura Consigliata... ) considerare un mito il maestro Kase non è una esagerazione, egli ha evoluto il karate che oggi è il nostro karate! Ha dato sviluppo al karate del Maestro Yoshitaka che rappresenta il nostro essere Shotokan Tradizionale.

Il Maestro Kase era un uomo del Budō ( CIT. Luciano Puricelli " Il Maestro T. Kase era un uomo del Budō con un codice molto severo soprattutto con sé stesso e questo non è stato certamente un compito facile.....").

Ma era anche una persona, un Maestro lontano da schemi ed etichette politiche, i suoi stage erano aperti a tutti quelli che volevano fare karate-Do, era una mente libera e indipendente un uomo del fare e sul fare ci ha sempre invitati a misurarci.
Queste, sul fare, sono state le parole finali del Maestro Shirai che ci ha invitati a fare, non solo capire, fare per andare oltre, fare per vedere la strada per raggiungere la IV° dimensione di cui parlava spesso il Maestro T.Kase.

Già, la IV° dimensione, il Maestro Kase ne parlava spesso, spessissimo ci invitava a fare più veloce, più forte ma, per quanto mi riguarda la cosa che più mi prendeva nell'allenamento con il Maestro era questa, lasciatemela definire, ossessione per la SINCERITA' del gesto che poi diventava la Via della sincerita tanto recitata nel dojo kun ma poco praticata dai molti!!.

Spesso durante i vari stage prima con la WKSA poi SRKHIA, con diceva:" Funziona? è vero o falso? se funziona allora vai più veloce, se funziona allora fai più forte, tempra te stesso per cercare la verità del TUO gesto che è quello che ti appartiene, se non funziona fallo funzionare" e io, con il fisico che mi ritrovo ci ho sempre creduto a questa cosa. Anche se una volta disse: " Fate attenzione, la Mente è forte il Corpo è debole, bisogna valutare questa realtà".

Ho sempre pensato che la IV° dimensione sia un mistero che abbiamo costantemente davanti agli occhi ma che non vediamo perchè non siamo pronti e non solo tecnicamente.

Tornando alle due giornate come al solito lo stage iniziava alle 16.00 e alle 15.15 eravamo già a sudare, il Maestro Shirai è arrivato alle 15.00 e subito ha detto:" già qui così presto? e allora andiamo, fate cerchio!" e come al solito la magia del momento si è concretizzata nel fare.
Il lavoro in kibadachi ci ha fatto capire che avremmo faticato ad essere sincero la proposta tecnica del Maestro mi ha un pò stupito, mi sono trovato alquanto in imbarazzo con me stesso nel capire che la mia coordinazione era a dir poco scarsa.
Si, è stato un inizio un po difficile ma poi.... che bello, sempre peggio!
Mi sono trovato come compagno Bacchin, amico di sempre, assieme abbiamo provato a capire, assieme abbiamo compreso che era difficile ma la volontà del fare ha sempre prevalso sulla difficoltà.
Lavorare a coppie aiuta, uno capisce una cosa e l'altro è pronto a completarla e così dopo un paio di minuti lo schema esce e possimao impegnarci maggiormente sugli altri aspetti della tecnica e della conbinazione.

Abbiamo iniziato Tekki Nidan con la relativa applicazione quindi Chinte, kata bellissimo e molto studiato dal Maestro Kase.
La domenica è proseguita con il completamento di Chinte e Meikyo, bellissima l'applicazione indicata dal Maestro Shirai.
Solo un appunto che riassume il tutto, Bellissimo! Mi sono sorpreso da solo.

Grazie Maestro Kase, grazie per le parole, grazie per i pensieri che rimarranno sempre nel mio cuore, grazie per i sorrisi e la comprensione, grazie per essere ancora con noi attraverso l'insegnamento, la tecnica e la tenacia del Maestro Hiroshi Shirai.

OSS