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Consigli del M° Taiji Kase per la pratica del Kumite
Le immagini sono tratte dai vari siti presenti nella Rete
Documento Originale in lingua spagnola
Traduzione libera a cura di Francesca Bin - integrazioni di Davide Rizzo
kase Uramawashi geriQuesti sono alcuni consigli pratici per l'allenamento al Kumite.

Il Maestro Kase sottolinea la necessità che dovremmo deguatamente studiare di più e meglio le difese perchè, a suo dire, sono state trascurate e poco valutate nei confronti della competizione perchè ci si allena prevalentemente nelle combinazioni di attacco che deve essere forte e veloce.

Questo atteggiamento è dovuto principalmente alla competizione e non si dovrebbe dimenticare che spesso la competizione porta ad eseguire le tecniche in Go no sen; per questo dobbiamo lavorare per uguagliare entrambi i livelli di parata e attacco.

La competizione, insieme ad altri maestri, venne introdotta da Yoshitaka Funakoshi e il Maestro Kase fu arbitro nelle prime competizioni che ci sono state. A quel tempo si tenne in considerazione che la competizione poteva essere una cosa positiva per il karate perchè il confronto fra atleti avrebbe fatto salire il livello tecnico o, al contrario, avrebbe potuto quest'arte alla decadenza qualora vi fossero stati incidenti o peggio.

Negli allenamenti il Maestro Kase assieme ad altri maestri studiavano UCHI KOMI per la competizione dedicando 5 o 10 minuti ad ogni lezione per questo tipo di allenamento per sviluppare il fisico da un lato, e la capacità percettiva dall'altro.
calcioIn quest'ultimo caso, tentavano di percepire l'energia prima che arrivasse in forma di spinta per utilizzarla, nel grado che li interessava, sia che fosse molta o poca, per reagire e focalizzare la loro energia interiore, ( KI ) senza resistenza ne opposizione alla forza esterna, in un senso favorevole.

Per esempio se si viene spinti a terra si deve avere una reazione alla forza ricevuta e da questo trarre un vantaggio da una situazione sfavorevole. Per questo non bisogna resistere allo stimolo esterno, ma piuttosto impiegarlo in modo che risulti utile al nostro corpo e scopo.

Il Maestro Kase continua dicendo che bisogna lavorare, allenadoli, entrambi i lati del corpo nella stessa misura perchè non vi sia scompenso tra destra e sinistra. Ribadisce però che se in una determinata posizione o guardia ci si trova meglio, piu comodo o ci si sente piu sicuri e a proprio agio, si deve aprofittare di quella situazione facendola diventare un vantaggio e svilupparla creando così una maggiore sicurezza sull'uso di una determinata parte del corpo, ad esempio il Maestro Kase utilizza, per il suo allenamento e la sua fisionomia, SEITE con la sinitra e HENTE con la destra.

Quando ci si difende in combattimento principalmente si deve cambiare posizione per rompere la guardia dell'avversario creando in lui un senso di insicurezza agendo in questo modo lo possiamo pore dove vogliamo noi e sconfiggerlo o rendere la sua tecnica inefficace.

Nel suo caso, il Maestro ha sviluppato alcuni KAMAE per il lavoro in Hente cioè con la stessa mano o braccio. Adottiamo quel kamae predeterminato per obbligare l'avversario ad attaccare nella zona che noi desideriamo perche possiamo difenderla con grande facilita e quindi contrattacare, e nel caso che il nostro avversario dubiti possiamo anticipare l'attacco dalla nostra guardia che manterremo allenata.

In quest'arte marziale dobbiamo aprofittare delle forze che si creano, sopratutto nella difesa, per sportarci con maggiore facilita e uscire dal campo di attacco e raggiungere cosi una posizione vantaggiosa. Giacche, come bene ha detto il maestro:
In un combattimento tra gradi diversi vince il grado piu alto;
In un combattimento dello stesso grado ma con l'avversario piu forte vince il piu forte;
In un combattimento con uguali condizioni vince l'intelligenza, la strategia.

La difesa va fatta ATOBAYA ( Portare la tecnica oltre il braccio, oltre il corpo) e, sbilanciando l'avversario, creare un vuoto a nostro vantaggio.
Atobaya deve essere un concetto ben allenato e compreso, non va fatta in forma di kata, se non ampliando la zona di spostamento per difendere e renderla efficace. In piu deve esserci velocita e Kime, Kime sopratutto alla fine, al momento dell'impatto contro il corpo dell'avversario e non fermarsi li ma andare "oltre" lanciare la forza con un tzuki piu in la, nella zona di vuoto
.

La difesa va allenata con l'articolazione fissa e i muscoli rilassati al massimo perche possa fluire e sia potente nel momento in cui deve esserlo e non solo le difese ma qualsiasi tecnica. Alleneremo di piu le difese (che al momento ci interessano di piu) quanto agli attacchi, in tre distanze per rinforzare il muscolo e posteriormente potere eseguire con velocita e potenza la tecnica da qualunque distanza.

Queste distanze si chiamano:
O WASA ( TECNICA LUNGA);
CHU WASA ( TECNICA MEDIA);
KO WASA ( TECNICA CORTA) .

L'equilibrio: il maestro dice che quando ci si sposta, il corpo spinge in avanti tanto quanto indietro, certamente occorre mantenere la verticalità e l'equilibrio perfetto.

Il karate e un arte e come tale deve svilupparsi costantemente. Non ci si può chiudere in un solo concetto ma dobbiamo sperimentare e cercare nuove sensazioni e dobbiamo, di conseguenza, cogliere le conoscenze dei nostri maestri e svilupparle, fare che si evolvano, allo stesso modo di un pianista e uno scrittore che da un'opera gia composta inventano un nuovo pezzo o scritto, o un direttore d'orchestra, che deve armonizzare tutti gli strumenti della sua orchestra, allo stesso modo il karate deve far si che quelli strumenti suonino all'unisono (questo dell'uniformità và inteso nel senso che in una lezione vi è varieta di allievi e vanno sodisfatti, pero senza trascurare la ricerca di nuove forme per far si che loro si evolvano e che noi ci perfezioniamo) in piu il karate ha diversi livelli di comprensione sia tecnici che spirituali.

Dobbiamo impegnarci a lavorare per andare oltre al proprio livello, senza sosta portare miglioramenti a tutti i livelli dell'arte marziale. Sorgeranno nuovi aspetti che occorerra approfondire nello stesso modo. Come dal tronco dell'albero escono i rami e da questi le foglie dovremo realizzare un lavoro di difesa in mano aperta con Hente, stesso braccio, dice che vi sono GO NO SEN e SEN NO SEN nel lavoro del karate, con delle varietà dentro ciascuna per esempio;
GO NO SEN implica difendere completamente l'attacco e a questo punto la difesa stessa può contenere il contrattacco con tecnica di hente.
SEN NO SEN che implica un atteggiamento di allerta permanente per evitare un possibile pericolo che potrebbe presentarsi, in un caso ipotetico, da adesso o nell'arco di due settimane, ad esempio con la mano aperta si guadagnano 15 centimetri nella difesa e nell'attacco, in piu la capacita di shock è maggiore giacche la superficie di contatto è minore.

La respirazione riveste un aspetto importantissimo in qualsiasi arte o budo, a parte nella vita quotidiana per lavorare la respirazione ci si puo esercitare tramite questa pratica:
inspirare e espirare lentamente con la bocca aperta (per esempio, nella difesa con age uke si inspira lentamente e al colpire con gyachu tzuki );
inspirare lentamente con la bocca aperta ed espirare con la bocca più chiusa per spingere fuori l'aria con piu violenza ( l'esempio di prima ci serve per esercitarci, cio non vuol dire che non dobbiamo praticare con altre tecniche);
inspirare ed espirare velocemente ( cercando la maggiore forza e velocita in tutte e non solo in una, anzi si potrebbe tentare senza respirare come se stessimo sotto acqua (in questo caso il maestro dice che se qualcuno ci riesce lo deve chiamare perche lui lo veda).

Se buttiamo fuori l'aria lentamente o comunque con la bocca aperta non produciamo velocita nè kime, se facciamo che l'aria esca da un'apertura più stretta avremo velocita e forza, l'aria deve accompagnare la tecnica che eseguiamo nel suo percorso anzi, è parte di quella tecnica, e deve avere la stessa velocita e kime, la respirazione deve essere una tecnica e si deve notare la sua consistenza.

Da altre arti marziali vanno colti gli aspetti che ci possono aiutare nel nostro percorso, esiste sempre qualcosa in comune in tutte le arti marziali e che possano aiutarci ad evolverci.
Tabella Maestro Kase