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La progressione ideale secondo il pensiero del M° Taiji Kase
Questa progressione strutturale non è a caso, ma ricalca in parallelo i nostri chakra energetici.
Chiaramente il prolungamento degli anni di pratica non implicano automaticamente la progressione energetica della "consapevolezza" del praticante ai livelli superiori.
La fusione fra fisico e "spirito" come lo chiamava Kase, va comunque sempre mantenuta come condizione necessaria, ma purtroppo non sempre sufficiente per raggiungere stati di consapevolezza e maturità emozionali avanzati.
Ricordando e diffondendo questi insegnamenti si concretizza una azione fondamentale nel distinguere e spiegare il "KARATE" che ci è stato trasmesso dal Maestro Taiji Kase
( L.Zoia)
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5 anni
pratica permettono di raggiungere la cintura nera.

Questo livello permette di memorizzare le tecniche di base.
Molto spesso in Giappone, 3 anni sono sufficienti per raggiungere questo livello, ma il ritmo d'allenamento quotidiano è circa 2 o 3 ore. La cintura nera 1° dan è considerata pari ad ottenere il diploma di scuola media, che aprono la porta a studi superiori.

10 anni di pratica vi permetterà di avere una buona base tecnica generale. Il Maestro raccomanda di iniziare l'insegnamento solo dopo questo livello, in quanto è molto importante che l'insegnante mostri le tecniche di base correttamente, solo dopo averle assimilate egli potrà mostrarle ed eseguirle correttamente. E' chiaro che le tecniche non possono essere mostrate correttamente e rigorosamente se il livello richiesto non è stato raggiunto.

15 anni oltre ad avere un corpo perfettamente addestrato e buona condizione fisica, questi 15 anni consentiranno di applicare non meccanicamente ma automaticamente la tecnica e un buon sviluppo delle capacità mentali e attitudini al combattimento. A questo livello il riflesso della parta/contrattacco deve essere istintivo e naturale. Questo livello corrisponde a circa al 4° dan.

20 anni pratica. La competenza è il fattore dominante.
Questo periodo dovrebbe corrispondere al livello di 5° dan. Il fisico e la mente procedono assieme e reagiscono simultaneamente. Con questo livello mentale, il karateka rimane continuamente allerta, come un animale che dorme ma allarmato da qualsiasi pericolo. Da allora in poi, tutta la vita è dedicata alla Karatedo.

30 anni di Karate dò: dopo questa trasformazione, l'azione è la seguente: la decisone viene presa all'istante, il corpo reagisce esprimendo il pensiero (armonia fisica e mentale).
Inutile dire che questi 30 anni implicano una formazione regolare sui kata, ecc.).
Il numero di anni di pratica non è una garanzia di aver raggiunto tale livello.

I 40 anni di pratica corrispondono al livello 8° dan, verso il sesto senso.
Una forma di telepatia sensibile per il karateka che ha raggiunto questo tempo di pratica, come quarta dimensione. Tale livello non può indurci a credere che solo con il pensiero possiamo ottenere ulteriori progressi. La pratica e la riflessione sono sempre indissociabili.
L'apprendimento deve essere mantenuto da questa progressione, con lo spirito di come quando eravamo dei principianti di karatedo, l'aspetto dell' autodifesa è il fattore dominante.
La nozione di avversità è primitiva.
Questa progressione ci farà comprendere che non si deve uccidere, ma aiutare l'altro e scoprire il modo in cui "fare". La personalità è trasformata dalla comprensione del partner o dell'avversario.

Tabella Maestro Kase