Cronaca di una giornata in compagnia!
èsempre una " PASSIONE" e " DOVERE".
La passione nasce dal desiderio. Desiderio di apprendere, di conoscere, nasce dagli stimoli che ricevi dalle persone che ti stanno accanto, che ti seguono eche ti incitano a fare sempre di più e sempre meglio ( non dimentichiamolo!).
Il dovere nasce dal cuore. Nasce dal senso di responsabilità verso se stessi, verso il proprio Maestro ma sopratutto dalla responsabilità di tramsttere cose SANE ai propri allievi.
La tradizione infatti pone l'accento sul Maestro e chi, più di Hiroshi Shirai, infonde e incarna questo principio! Un uomo, un Maestro, sempre proteso alla perfezione, alla ricerca di cosa è vero e cosa è falso ( per citare una frase del Maestro T.Kase " Yes or Not" Funziona o non Funziona).
Il dovere verso il mio Maestro Luciano Puricelli che tanto si ostina ad insegnarmi l'iso dell'energia sia nella tecnica che la sua applicazione ( la frase non è compiuta lascia margine all'interpretazione).
Ma veniamo al racconto, alla cronaca. Dopo una serata in compagnia dell'amico Gianfranco e una notte ( erano circa le due di notte!) passata davanti ad un Pc a sistemare e spiegare un file Access decidiamo che è ora di andare a nanna perchè fra tre ore suona la sveglia.
Io non dormo, penso che è tardi alle cinque e così alle quattro e trenta lo sveglio e tra un ........ e l'altro ci si sveglia. Colazione, capuccino e brioche in autostrada. Una chiamata al Pitteri per capire dov'è e via per quel di Siena dove ci attende il Maestro Shirai con il gruppo della Toscana, amo la Toscana!
Il viaggio è piacevole, c'è anche Piero, un allievo di Gianfranco, molte chiacchere, molti progetti per organizzare cose che non troveranno applicazione ma il viaggio è lungo e bisogna pur trovare argomenti. Non è ancora il momento di tacere, di gustare i pensieri dell'allenamento fatto.
Arriviamo a Siena, il satellitare di Gianfranco da i numeri, anzi strade, gira a destra, gira a sinistra, siamo esterefatti sto coso funziona malissimo ma arriviamo. Il Maestro mi guarda stupito, Davide, mi dice, che ci fai a goshindo? la mia risposta è immediata: " Maestro a 50 anni uno deve provare anche altre strade e la sua, ovviamente, è la strada che percorro dal 1970 pertanto.... " Sorride il Maestro, credo gli piaccia la mia sincerità e la mia franchezza nel rispondere alle sue domande che ultimamente si fanno sempre più numerose!.
L'allenamento coinvolge anche qualche 4-3-2-1 Kyu. Vedo il Maestro dirigersi sempre più spesso verso questi frutti acerbi e, come un bravissimo contadino, li corregge, li stimola e sorride, si sorride compiaciuto di vedere tanti ragazzi, tante donne agire in un unica direzione.
Iniziamo con il Kihon poi apllicazione del medesimo, il Maestro è vigile, non perde di vista nessuno, non si risparmia nel correggere nessuno. Il Kata mi coglie un po impreparato, è il mio secondo allenamento di goshindo, con umiltà copio, osservo, la mia mente si attrezza per apprendere. Una soddisfazione riuscire a comprendere che sono quasi le stesse tecniche. La posizione mi è d'aiuto ma il maestro mi corregge proprio quella, che sfiga!.
Passiamo all'applicazione dei kata, Daniele, Emiliano e Gianpietro mi aiutano a fare, a capire, sembra abbiano fretta che io impari. E io imparo e mi prendo anche qualche mazzata. Mi piace prendere le mazzate ogni tanto, mi fanno capire cosa devo migliorare, quali sono i miei punti deboli, mi insospettiscono le persone che dicono sempre " controlla".
Finiamo l'allenamento. Il Maestro è contento, si complimenta con Claudio per l'ottimo lavoro che sta facendo girando tutta l'Italia senza risparmiarsi. Claudio ringrazia con un semplice ma eloquente REI, sembra un samurai , nel senso più pulito del termine.
Una doccia e poi ancora in macchina dopo 30 minuti siamo a tavola ma questa parte del discorso la ometto per non creare qualche imbarazzo a qualcuno.
Dico solo che le fiorentine e il dolce erano ottime, io ho bevuto parecchio, non mi capitava da anni, ma mi sono veramente divertito. La compagnia è stata stupenda come le ragazze che erano presenti.
Il conto salato, ma il vino e la grappa erano ottime.
Il viaggio di ritorno è lungo ma adesso è il momento di tacere, di gustare i pensieri dell'allenamento fatto.
Un grazie a Gianpietro, Gianfranco, Carlo, Daniele e Emiliano e a tutti quelli e quelle che siamo sempre.
Oss
Oss Maestro, grazie per la lezione e......
Karate no shugyo wa issho de aru
Il karate si pratica tutta la vita così come il Goshin-DŌ
Davide Rizzo