Stage Lonato 25 Aprile festa di San Marco e Liberazione ai molti presenti forse non interessa molto ma essere qui oggi ha un valore particolare.
Lo stage è stato voluto dal Maestro per "chiudere" per così dire, un periodo di studio e approfondimento, alla fine però non ho capito se voleva chiudere una parentesi cosa che ha fatto ma certamente sentite le sue parole ne ha aperta un'altra.
Si insiste nel praticare lentamente, con il movimento che deve trovare la sua massima espressione ed efficacia, lentamente, incita il Maestro, poi, capiamo il perchè.
Tornare ad essere principianti, studiare per sentire il dialogo con il corpo, percepire distanza, forza, velocità, zanshin.
La mente deve essere in uno stato di assoluta calma, tranquillità è la parola d'ordine, serenità deve venir espressa nella tecnica.
Difficilissimo dico io!
Iniziamo con una serie di spostamenti e di seguito parate e contrattacchi. Claudio, Costa, Eligio e Dino Contarelli ci mostrano il come ma al fare ci dobbiamo arrangiare da soli. E' bello vedere i più bravi provare e riprovare, anche loro, questa nuova Via che sta tracciando il Maestro Shirai.
Poi, tutto muta senso o tutto trova un senso, veloce, forte kime kiai, fare forte! intima il Maestro massima velocità incita.
Ci si prova, a causa della mia spalla spesso inficio anche l'altrui pratica e di questo chiedo scusa a chi pratica con me.
Non tutto funziona, ma ci si prova.
Nel Goshindo studi e applichi immediatamente poi verifichi in continuazione con mutamenti di velocità e forza contro uno, due, tre o quattro avversari, in tutte le direzioni e con tutti gli attacchi, devi sempre trovare il lato interno, e lo trovi solamente liberando il corpo che deve sintetizzare il pensiero e l'azione deve essere fluida, veloce ma nel contempo avere forza, kime e stabilità.
Si inizia a studiare l'applicazione del taikyoku ichi e fin qui funziona o quasi, le tecniche sembrano fluide fintantochè non si prova a far veloce e forte, ma non molliamo, ognuno si impegna al massimo modificando anche il proprio agire in misura dell'avversario.
Poi applicazione di taikyoku Ni e San. Bello, non facile ma stimolante. Tornare ad essere un principiante stimola e fa capire, perlomeno a me, quanto importante sia mettersi qualche volta in questa condizione particolare.
Il Maestro suggerisce di applicare ToKon, per me, che l'avrò fatto si e nò un paio di volte è un impresa ma la somiglianza con il tekki mi suggerisce qualche espediente. Finiamo sudatissimi ( erano 32 gradi) ma carichi di quell'energia "sana" che ci fa arrivare a casa felici di esserci stati anche questa volta.
Oss Maestro, grazie per la lezione e......
Karate no shugyo wa issho de aru
Il karate si pratica tutta la vita così come il Goshin-DŌ
Davide Rizzo