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Articoli sulla via del Goshindo - www.goshindo.eu
Venezia Goshindo con il Maestro
Oltre la tecnica con il Maestro Shirai a Venezia
Venezia 9 Luglio 2008
9 Luglio 2008
Click sulla foto per l'scaricare l'originale.

Anche per il 2008 il Maestro ha confermato la sua presenza a Venezia e siamo al secondo anno consecutivo! Evidentemente la nostra, la mia, città piace al Maestro, arriva come al solito presto al Tronchetto, io e Davide Perolari ( al quale va il mio personale ringraziamanto per la disponibilità, che sempre dimostra, nei miei confronti e in quelli del Maestro accompagnandoci sempre con il suo taxi).

Il Maestro rimane sempre molto estasiato da Venezia, percorrendo le vie d'acqua ricorda dove ha dormito, con chi ha percorso questa o quella via, ha una memoria di ferro il Maestro.
In taxi trovano posto anche gli amici venuti dalla lontana Toscana, Laura Massai di Siena assieme a Roberto Benocci e altri tre amici rimangono estasiati dalla sorpresa di trovarsi in questa situazione di vicinaza con il Maestro. Vivono il momento con assoluta semplicità e vedo gioria nei loro occhi. Silvio e Claudio sempre presenti, e sempre attenti alle esigenze del nostro Sensei.

Arriviamo al Centro S.Alvise con un anticipo di quasi 2 ore sulla programmazione, Luigi e Roberto Zammattio sono già al lavoro, senza il loro contributo sarei andato in tilt, lavorano sulle iscrizioni, fanno i conti e il risultato è 81 partecipanti, numero magico. A Luigi va la mia gratitudine, sempre disponibile, attento aiutante, mi aiuta Luigi con i doni e la presenza, Grazie!

Quando arrivo vedo i miei allievi e sento una grande emozione, in loro vedo un pò di apprensione ma nel contempo la felicità di esserci, non sappiamo cosa il Maestro abbia in mente di fare, lo scorpiremo presto.

Arriva anche Giordano Salvatore, grande Salvatore che con la sua mole e la sua sapienza tecnica mostrerà quanto il Maestro ci chiederà e il Maestro non smentisce mai se stesso, alle 18 inizia a chiamare attorno a se tutti i presenti e sono tanti, Salvatore e Benocci mostrano cosa si deve fare, i mie allievi più giovani mi dicono: " Maestro non lo sappiamo fare, non l'abbiamo mai fatto" lo so, ma questo è il bello, questa e la via, mettersi in difficoltà per scoprire le proprie debolezze! Allenatevi e copiate, rispondo sintetico, sto andando avanti e indietro come un forsennato. Luigi e Roberto stanno lavorando sulle iscrizioni, io faccio aprire tutti gli spogliatoi per la gioia di Carlo e Matteo, vedo Valentina, struccotto e baciotto oramai un piacere costante! Mi aprono il cuore questi due perenni fidanzatini, hanno un sorriso felice che ogni volta che li vedo mi si apre il cuore.
Arriva Giampietro con Sara, Sharon e Alessandra, bellissime! " via, veloci! dentro che il Maestro ha già iniziato" e io, cavolo, a rincorrere i piccoli problemi di organnizzazione mentre vorrei essere in tatami ad allenarmi e farmi condurre alla consapevolezza.
Alle 18,50 arrivano Pietro con il figlio Davide, immancabili!

Il Maestro alle 19,10 fa il saluto e lo stage ha inizio, chiudo le porte alzo lo sguardo e vedo Manuela, mia moglie. Cavolo, dopo trent'anni, è la prima volta che mi vede nel mio ambiente, sono sinceramente un pò imbarazzato, ma devo concentrare ho un avversario temibile davanti a me, Gianfranco, il padovanaccio, Bacchin, non me ne perdona una ma con lui l'allenamento è uno spasso anche Manuela se ne accorge.

Il Maestro inizia con l'applicazione del primo e secondo kata, i miei più giovani allievi sono in paranoia, Donato e Andrea viaggiano, Massimo ha trovato un friulano degno di lui e si sta applicando, Stefano con Marco e Renzo sono distanti ma hanno dei buoni maestri al loro fianco mi spiace un pò non vedere chi dovrebbe esserci ma non importa, altri seguiranno, Zammattio con il goshindo proprio ci va a cena e lo vedo che si impegna con Luigi.

Passiamo alle prese ai polsi, il Maestro traccia ancora la via dell'autodifesa dicendo che molte tecniche non vengono usate nel kumite di gara ma ci invita ad allenarle, studiarle, approfondirle. Nella nostra palestra questa via è già tracciata da diversi anni, Luciano ed io sappiamo benissimo dove andare ma il Maestro si spinge sempre oltre, si deve rimanere vicini al Maestro, al nostro Maestro se si vuole imparare.

Mi spiace non vedere i volti che mi sarei aspettato di vedere, mi spiace per loro che hanno perso l'opportunità di apprendimento, in questo stage il Maestro ha dato molto, anch'io sono stato stupito sul livello di lavoro che il Maestro ci ha chiesto, una gioia, una vera gioia.

In questo stage, infatti, ci sono solamente quelli che devono esserci, quelli che è giusto ci siano. Vedo un gruppo, un gruppo SANO, che porta avanti questa parte del karate tradizionale, siamo tutti impegnati, tutti vicini al Maestro e a Claudio che porta avanti, con sacrificio ed abnegazione, questo discorso sul Goshin-dō. Devo ringraziare tutto il Gruppo di Studio per l'opportunità di apprendimento.

Ha parlato, come sempre, dell'importanza della posizione Goshin Dachi, della sensazione di paura che si prova davanti ad uno che ci vuole attaccare, governare la posizione, comprendere le proprie difficoltà e superarle, sulla posizione, il commento di Manuela, che di karate non ne capisce tanto ma è rimasta sbalordita dalla grande energia che muove il Maestro, sue testuali parole :" ...... è piantato a terra, sembra che niente lo possa muovere, impressionante la sua consapevolezza..." quando gli ho detto che il Maestro ha 71 anni questo Luglio non ci credeva, ho visto un sorriso compiacente in mia moglie quando l'ho presentata al Maestro e, il Maestro è stato felice di vederla per la prima volta, finalmente dico io, sono al settimo cielo ma lo tengo per me, anche se lei l'ha capito!.

Lo stage termina alle 20,15 porgo al Maestro i saluti a nome di tutti i presenti, dono, a nome del Centro Sport e Cultura, un leone, simbolo della nostra città, ringrazio Silvio e Claudio, anche per loro un presente.

Sono felice di vedere il Maestro contento, ci godiamo il viaggio di ritorno, niente ci turba, l'aria è fresca, il Maestro sorride e mi dice: " Davide, perfetto, bellissimo, il livello tecnico meglio dell'anno passato, si deve continuare a lavorare in questo modo".
il mio Oss Sensei è fiero, felice ma consapevole che la strada da fare è ancora lunga, molto lunga, lunghissima.

La percorrerò assieme ai miei allievi e ai miei compagni di viaggio e a quanti vorranno seguire il loro Maestro.

E un Grazie al Maestro Hiroshi Shirai con a un arrivederci al 2007.
Oss Maestro, grazie per la lezione e......
Karate no shugyo wa issho de aru
Il karate si pratica tutta la vita così come il Goshin-DŌ

Davide Rizzo