Stage a Fiera di Primiero con il Maestro
6 Settembre 2008
La stampa!
Questa volta parto prima per respirare un pò di montagna, finalmente, un mese di lavoro senza ferie se non lo stage con Claudio e quello dei Tecnici a Igea Marina.
Alla fine di Agosto mando una mail ai miei allievi chiedendo loro chi desidera fare lo stage organizzato da Giampietro a Fiera che è già diventato un appuntamento "fisso e inderogabile" come quelli di Venezia e Padova su questo percorso di pratica che si chiama Goshin-
Dō.
Subito
Nicola, Donato e Monica intuiscono l'opportunità di misurarsi che lo stage offre e subito mi dicono Oss Maestro io ci sono!
Bello vedere subito questa volontà, senza forzare, senza troppo chiedere, cosa che non succede con molti altri, che per lavoro, studio o altro diniegano l'invito alla pratica. Non importa, ci saranno altre occasioni, forse!, ma la vita e la pratica impongono sempre il qui et ora, l'importante è vivere il presente che subito diventa passato da ricordare e da rivivere nei momenti di calma.
Così, per la prima volta abbandono a se stessi i miei allievi, è la prima volta che ci si ritrova davanti al palazzetto senza le cantate e le chiacchere, a volte pesanti del viaggio.
Mi chiedono a che ora, alle 14,30 dico io anche se lo stage inizia alle 16.00. Quando arrivo sono già arrivati da quasi un'ora, Donato vuol calcare le orme del Maestro facendo partire i suoi compagni alle 10.00 da Venezia,
deve farne ancora di strada.
Arrivo con Manuela alle 14.20 e subito mi fanno notare che è prestissimo, che manca un'ora e 30 all'inizio, io sorrido, e dopo i convenevoli saluti e in silenzio mi dirigo verso lo spogliatoio a cambiarmi.
Come cagnolini seguono il "principio" senza sapere.
Alle 15.05 il Maestro Shirai fa la sua comparsa, i saluti di rito una piccola parola sul viaggio e sul tempo e anche per lui lo spogliatoio. Nel frattempo arrivano in fretta tutti, Carlo, Michele, Matteo con la splendida Valentina che reclama.... ed io......, Giampietro sta lavorando con Alessandra, arriva anche l'immancabile Pietro con il suo Maestro Bacchin, le signore padovane hanno datto forfait, e Monica già si preoccupa perchè contava nella loro presenza e aiuto nella pratica!
Alle 15.20 il Maestro fa la sua comparsa e inizia subito con il Kihon, lentamente ci invita ad andare in profondità, nella semplice complessità della tecnica. Passiamo subito al Kata Goshin Taikioku Ichi. Invita tutti a fare, quindi inizia subito con l'applicazione e chiama Campari, Michielan, Bacchi e Giacobini che subito, concentratissimi mostrano la volontà del Maestro, in loro vedo precisione e decisione in certi momenti si notano le diversità e le peculiarità che ognuno dei dimostranti ha.
Non è facile dimostrare quello che il maestro desidera far vedere ai meno esperti e tutti e quattro provano, in diversi momenti a dare e fare sempre al massimo delle loro capacità.
M'impressiona un pò di più l'atteggiamento rilassato ma concentratissimo di Bacchi, impeccabile come Silvio ma Silvio dimostra anche la maestria del gesto, per Giacobini si vede la grande capacità di scelta di tempo e spostamento acquisita dalle sue grandi doti agonistiche, Ofelio dimostra tutta la sua annale esperienza di "vecchia guardia".
L'errore è sempre in agguato per tutti e quattro e il Maestro non lascia perdere proprio niente e con sottile capacità corregge e insegna, questo è il suo ruolo, far passare le cose, lasciarle leggere a chi ancora non conosce tutto l'alfabeto, sembra facile ma anche per noi alle volte la confusione regna e così io, Angelo, Gianfranco e Renzo proviamo tutti gli attacchi, tutte le difese e gli spostamenti, chi più chi meno con l'esperienza maturata cerca di "insegnare" a chi sa meno, ma si sà, l'Ego incombe su tutti!!.
L'allenamento passa ad un livello più di comprensione che di attuazione e mi spiace un pò ma anche questo è un livello.
Il Maestro implementa sempre tutti gli spostamenti, raddoppiandoli con omote e urà. Difendere da dietro, da laterale destro e sinistra , poi la chicca: "
.... Goshin-Dō, dice il Maestro, è pratica di Kata, difendere poi scappare, dice il Maestro e in questo rivela la sua volonta di Karate Ni Sente Nashi. Nel Goshin-Dō è importante saper afferrare, difendere, contrattaccare solo se necessario, non è la prima volta che il Maestro Hiroshi Shirai insiste su questa Via, su questo Dō."
Io lo capisco, schivo turisti da una vita!
Ci chiede un po di pazienza perchè sono già le 18.00 e ci si impegna nel Goshin Taikioku Ni, il tempo è volato ma sappiamo che il Maestro porta fino in fondo il suo volere.
Subito lentamente, poi in velocità e quindi ancora applicazione. I quattro sudano, dimostrano e si impegnano sempre di più, sempre un'ultima volta, noi seguiamo sempre di più e sempre un'altra volta, non siamo stanchi, l'esperienza ci insegna a recuperare in fretta l'energia, il respiro e la fatica, si, è vero siamo sudati e affaticati, ma non importa perchè il Maestro è li con i suoi 71 anni, poi nel pieno dell'energia il Maestro si inchina, invita tutti a prendere posto per il saluto.
Un lungo applauso incoraggia tutti a continuare, ringrazio
Claudio che con la sua opera e la sua volontà ci segue e ci insegna questa via tracciata dal Maestro. Lo stage si conclude con la consueta foto di rito e l'annuale firma del manifesto, prendo i miei allievi e chiedo al Maestro un'ultima foto e lui si presta sorridendo mi dice: "
... Davide prepara questo programma per il prossimo anno a Venezia" ed io ricambio l'impegno e sorridendo ..... OSS sensei grazie.
E un Grazie al Maestro Hiroshi Shirai con a un arrivederci al 2007.
Oss Maestro, grazie per la lezione e......
Karate no shugyo wa issho de aru
Il karate si pratica tutta la vita così come il Goshin-DŌ
Davide Rizzo