Campionato italiano, mi avvicina il Maestro
Mario Fanizza e mi dice: " Davide....mi farebbe piacere tu ci fossi!" guardo il deplian e leggo che si tratta di un
invito a partecipare all'inaugurazione del suo nuovo Dojo lo
Yoshitaka 2 di Abbiategrasso.
Ringraziamento di Davide
Mi organizzo e
così assieme a Gianpietro Pitteri, Tosetto e l'ultimo arrivato Santoiemma ci troviamo puntualissimi davanti al Centro dove ad attenderci, da perfetto padrone di casa c'è il Maestro Fanizza che ci accompagna agli spogliatoi. Il Maestro Shirai è già arrivato, come al solito!.
All'ingresso una segreteria funzionale, spogliatoi ampi e un tatami in bambu bellissimo e luminoso.
Il Maestro ci accoglie con il sorriso stampato sulla faccia, si vede che è felice di essere ancora li, davanti a noi che aspettiamo impazienti il suo Yoi.
Il saluto oggi lo si vive in maniera particolare, siamo tutti maestri tutti dal IV° al VII° Dan
tutti amici di Mario, emozionato pure lui.
Il Maestro ci impone il suo ordine, tutti dietro al capofila per quattro, la palestra per il numero di partecipanti è un pò piccola ma questo stringi stringi ci fa sentire l'altro in maniera diversa, vicino, consapevole del momento che stiamo vivendo.
Il Maestro spiega il perchè di "Goshindo" riafferma il principio che lui non ha inventato nulla, non è uno stile, è un ritorno .... allo stile! dice, che la via del karate agli inizi era goshindo ( difesa personale - autodifesa) poi c'era pratica di kumite di gara e ginnastica.
Sempre il Maestro conferma l'importanza del momento oggi si farà tutto il programma di Goshindo e da onore al nuovo Dojo e al Maestro Fanizza.
Iniziamo con Taikioku Ichi lo spazio è poco, ho un muro bianco davanti a me, mi aiuta a concentrarmi colgo il momento come espressione di massima concentrazione, l'occhio è fermo e vigile,il respiro è profondo, le orecchie tendono ad ascoltare il comando puntuale e preciso del Maestro che ripete...."
Occhio diritto, posizione, hikite... pensare come fosse ultima occasione"
Il Maestro impone comandi lenti e profondi misti a comandi secchi e veloci esplicitati con grande uso dell'hara, il Maestro non cede, non lascia buchi nel suo atteggiamento, un insegnamento di grande livello e spessore sia umano che tecnico, questo, è il Maestro Shirai!
Caposcuola di tutti i grandi maestri e praticanti della
FIKTA la Federazione che lui stesso ha voluto, come
l'ISI Ente Morale di cui il Maestro Fanizza ne è Vicepresident, così come l'
Associazione Culturale Goshindo Hiroshi Shirai, creata per divulgare il Goshindo, una Associazione libera dove trovano spazio tutte le attività ad essa collegate, una Aassociazione voluta dal Maestro per dare spazio e posizione e riconoscimento a quanti iscritti.
Si sofferma a coreggere posizioni e atteggiamenti, usa la frusta oggi il Maestro e ce n'è per tutti Mario incluso!
Tocca poi a noi esprimere vigore, precisione assoluta sia nell'esecuzione che nell'applicazione del kata e non perdiamo l'occasione
per dimostrare al nostro "padre" che abbiamo imparato la lezione o meglio.... la stiamo studiando!
Mi ritrovo a particare con Santoiemma, amico di sempre, Nadia Ferluga ed un0altro maestro del quale non rirdo il nome
e, sebbene si conosca abbastanza bene spostamento, tecnica e distanza dell'applicazione c'è sempre un pò di imprecisione ma diamo il massimo.
Ancora il Maestro richiama l'attenzione sulla posizione e chiama il Maestro Ceruti a dimostrare e così iniziamo anche Taikioku Ni con lo stesso atteggiamento si passa all'aplicazione.
Il programma continua con Taikioku San, Taykioku Yon, Tai Hei Ichi, che è un insieme di kata di goshindo e shotokan, poi Goshin Henka, Tai Hei Ni e Ichi ( tutti i kata Tai Hei sono stati pensati in onore al Maestro Taiji Kase) e Tokon .
Il Maestro parla di quarta dimensione, spiega l'importanza di hente e nidan enka riafferma il principo dell'importanza dello studio della difesa, della prima difesa per poter esprimere il massimo kime nel contrattacco ci mostra la Via, il Do, il principio di karate ni sente nashi concetto amato e portato avanti da tutti i Maestri del Maestro.
A conclusione ci viene donato uno scritto del
Maestro Matsuyama, parole profonde sullo stare assieme per onorare.
AU – L’INCONTRO:
Durante la vita accadono incontri con diverse persone.
Noi in particolare ci siamo incontrati nel karate-do e siamo diventati amici che, in questo momento, seguono lo stesso percorso (DO-YU).
I ricordi e le molteplici esperienze vissute sono alla base dei nostri sogni che ci fanno andare avanti.
Forse, proprio grazie a questi sogni riusciamo a sentirci vivi apprezzando ogni momento, unico e irripetibile
(ICHI GO – ICHI E).
Vedo il Maestro Fanizza con un dono per il maestro, una piccola scatola rossa, le chiavi del Dojo, porgendole al suo maestro in senso di rispetto gli conferma, Maestro: questa è casa sua può venire quando vulole, queste sono le chiavi del Dojo, una grande emozione mi pervade, io non avrò mai la possibilità di fare un gesto come questo.
Con la consueta foto di gruppo si chiude una giornata perfetta, un allenamento perfetto, peccato che sia durato solamente due ore e trenta.
Grazie Mario per l'opportunità che mi hai dato, grazie veramente di cuore.
Oss
Oss Maestro, grazie per la lezione e......
Karate no shugyo wa issho de aru
Il karate si pratica tutta la vita così come il Goshin-DŌ
Davide Rizzo