13 giugno 2010, anche quest’anno ho voluto esserci. Forse sarà uno dei tanti o forse l’ultimo appuntamento a cui partecipo a Fiera di Primiero, vedremo. E’ stato il mio primo stage a cui ho partecipato ed è quello a cui sono più legata.
Ogni volta trovo allievi e maestri che accolgono tutti col sorriso e ti accompagnano con dedizione a scoprire tecniche ed emozioni che questa disciplina ha in sé.
La cronaca l’ha raccontata il Maestro, l’alzata all’alba, vedere il sole che sorge e la città che inizia a vivere una nuova giornata, il viaggio che si snoda tra chiacchiere, musica, risate e dormite.
Colazione lampo in un bar e poi, con la canonica ora d’anticipo siamo arrivati davanti la palestra.
Troviamo un gruppetto di “fratelli di pratica” che salutiamo, rivedo Lidia che l’anno scorso non era potuta venire, sempre sorridente e affettuosa. Nel tempo ho familiarizzato con alcuni volti e nel tempo mi sento sempre meno spaesata.
Il M° Cerrutti arriva con la sua grandezza fisica e col sorriso radioso di sempre, esprime sicurezza e solarità, questo aspetto ti colpisce ogni volta.
Iniziamo la pratica, si è unito anche Cristian quest'anno, un pò smarrito ma deciso, le prime tecniche le facciamo assieme, poi lui trova un gruppetto e lavora con loro; io ritrovo Barbara, una cintura arancione con cui ho praticato lo scorso anno e faccio con lei la seconda parte della mattinata.
Si lavora con calma ma con molta energia, Goshin-do aiuta a perfezionare il respiro e la forza, si deve stare attenti alla posizione e la forma "piramidale" del corpo.
Il M° osserva tutti da lontano e appena nota delle difficoltà del gruppo chiama i due maestri a mostrare nuovamente il lavoro che dobbiamo eseguire.
Mi piace cogliere in queste occasioni è l'energia e la coesione che si crea tra i praticanti di diverse scuole. E' meraviglioso sentire la sintonia che nasce dopo le prime tecniche magari un pò rigide ed impacciate ma che pian piano si fanno sciolte e sicure.
In spogliatoio si fanno le prime considerazioni sulla mattinata, siamo affamate ma soddisfatte, è stato meno impegnativo dei precedenti appuntamenti, chissà cosa ci aspetta dopo pranzo.
Andiamo a mangiare, c'è un bel sole non molto caldo e la fila per riempire il vassoio è molto animata, si chiacchera del più e del meno. Mi siedo al mio tavolo col mio M°, Donato e Christian, che non sembra molto provato da questa mattinata.
Si dedice per il caffè, andiamo. Al bar ci raggiunge il M° Bacchin, in vena di ironia e ci fa trascorrere gli ultimi minuti di pausa con leggerezza; anche questo aspetto mi lega agli stage, il nostro M° ci fa socializzare con le altre palestre così cresciamo anche nella conoscenza di altre idee e modalità di vivere questa disciplina, pur essendo egli molto geloso del suo ruolo e dei suoi allievi.
Tra battute e risate si fa ora di rientrare in palestra dove ci aspetta una lezione sul "Sen" tenuta da un Maestro di Kendo, quest'anno questo incontro termina con una prova pratica per vivere il SEN e per capire meglio le varie "forme in cui egli si snoda".
Dopo questa bella ma difficile impresa il Maestro Claudio riprende le redini del gruppo e ci addentra al 5° kata di Goshin-do, si lavora a 5, anche se nel mio gruppo siamo in 3 e così ruotiamo; siamo in difficoltà, non conosciamo le tecniche proposte e facciamo quello che possiamo, osserviamo gli altri gruppi per carpirne qualcosa di utile. Stanca ma felice saluto le compagne di pratica e ci rechiamo verso lo spogliatoio.
Un saluto sorridente a Maestri e allievi, e saliamo in macchina tutti e quattro. Siamo soddisfatti e il Maestro chiede a Cristian come è andata, lui esprime la sua idea e poi diamo il via a discorsi vari.
Io e Cristian ci turniamo in un sonnellino ristoratore mentre fuori diluvia.
Rientro finalmente a casa, e carica di questa giornata mi addormento nel mio lettone augurandomi che nel mio futuro vi siano ancora molti stage.
Oss
Monica Ceolin