E' il
24 Novembre sono passati già otto anni dalla scomparsa del Maestro Taiji Kase e così in questo giorno della "
memoria" ci troviamo a Manerba, sul lago di Garda nei pressi di Salò ospiti del
Maestro Dino Contarelli.
Trovo un passaggio con Angelo, Lidia, che parla più di me, Piero e Carlo.
Un bel viaggio che, ad un certo punto fa una pausa in un auto grill e con il furgoncino che si trasforma in un piccolo ristorante, panini e mortadella, coca cola e per finire una bella torna al sacher, una vera sorpresa!.
All'arrivo troviamo già gente in cambiata e pronta e allora, via di corsa, in spogliatoio.
Si passa attraverso due ali di karategi bianchi e ci si ritrova circondati da amici più o meno stretti, c'è Claudio " il gigante buono ma inflessibile" c'è Giordano" altro gigante buono, e inflessibile" rtrovo dopo mesi Mirko che mi fa una confidenza che qui non posso scrivere ^-^. Emilio e il sempre verde e sorridente Dino che al mio saluto: " ciao come và" risponde sempre :" male!!" Scherza sempre anche se alle volte sembra che la sua risposta sembra qualche cosa d'altro.
Siamo i tanti che si girano quando entra il Maestro, sorride e ha una gran voglia di fare dentro gli occhi lucidi e attenti.
Subito ci chiama al centro ed è subito concentrazsione, inizia il bunkai dei
Kata Taikioku e Goshin Tai Hei ni .
Sentro sulla spalla un tocco e vedo il faccione di Roberto Benocci che mi invita a praticare con lui e Marco Pocaterra, una sorpresa inaspettata e un grande piacere "toccarsi" civilmente con due compagni del genere. L'attenzione è massima, poche parole se non per correggere a vicenda le direzioni sia di chi attacca che chi difende. Ne ho bisogno, io ... con le diagonali ci vado poco d'accordo e consiglierei l'uso degli orari per meglio capirsi ma il Maestro inisiste NORD, SUD, EST, OVEST. Nord-est, Sud-est e così dopo un paio di giri almeno io perdo il senso dell'orientamento e devo affisarmi ai miei due conpagnmi per trovare la giusta direzione anche se anche loro alle volte.....
Senza nulla dire quando iniziamo a fare
Goshin Tai Hei ni comprendo che il Maestro ha in testa il Maestro Kase, le tecniche si fanno più veloci e potenti. Il peso entra di prepotenza nella tecnica così come la velocità e il controllo di essa. Piano forte, lento veloce, copntrollo è quanto ci chiede il Maestro, sempre vigile, sempre attento e mai contento, sempre migliorare, dice e io penso alo Kaizen ( Costante miglioramento).
Finito, ultimni cinque minuti dice e noi uniti Oss Sensei.
Fuori, in strada lo incrocio il Maestro e sempre con mio gran stupore mi dice: "
Davide, diventa sempre più forte ne?" e io : "
Fin che dura Maestro" Carlo ride e così il Maestro che continua a ripetere allontanandosi : "
Dura....Dura".
Ringrazio con affetto a quanti mi aiutano a far felice il mio Maestro con i miei progressi e
Io continuo per la mia strada indefessamente, al di la di tutto è Karate, con la mia gente e con quanti amo praticare.
Grazie Maestro anche oggi hai dato e donato qualche cosa e chi era pronto per coglierlo sicuramente l'avrà fattio, io c'ero!
Oss Maestro, grazie per la lezione e......
Karate no shugyo wa issho de aru
Il karate si pratica tutta la vita così come il Goshin-DŌ
Davide Rizzo