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intervista al maestro kase
Kase, l'impronta di un Maestro
Realizzata da Budo International magazine.
Traduzione di De carlo Gabriele -

YOI, Zanshin. Il Maestro T.Kase. Foto di D.RizzoTaiji Kase nacque in Giappone il 9 Gennaio 1929 ed è uno dei pochi Maestri che a 74 anni rimane ancora pienamente attivo. Sposato e padre di due figlie, ha dedicato la sua vita alla pratica e all’insegnamento del Karate-Do. Il 31 maggio 1999 ebbe un infarto e dovette essere rianimato attraverso l'elettro shock rimase ricoverato per 20 giorni nell’ospedale americano di Parigi.  Tutto ciò non gli ha impedito di continuare con il suo obbiettivo, cioè quello di elevare il Karate al più alto livello, permettendo ai professionisti del Karate l’accesso agli aspetti più profondi di questa affascinante arte.

All’età di 6 anni, Taiji Kase aveva già iniziato a praticare Judo, ottenendo il 2° Dan nel 1944. Lo stesso anno, iniziò a praticare il Karate-do. Ciò, avvenne dopo aver visto, in una libreria, il testo intitolato “Karate-Do Kyohan” scritto dal Maestro Gichin Funakoshi (1868-1957). Rimase molto colpito dal libro e nonstante conoscesse lo Judo, il Kendo e l’Aikido, non conosceva il Karate-do. Decise di incontrare Gichin Funakoshi.

Il Maestro lo accolse come suo allievo nel Dojo Shotokan dopo essersene convinto dall’interesse espresso da Kase. In quel periodo Taiji Kase aveva 15 anni e ricordando quei giorni ci ha raccontato la seguente storia: “nel 1944 le persone che possedevano una katana (spada samurai), un’arma da fuoco o praticavano il Karate, dovevano darne notizia alla polizia, poiché il Karate era considerato come una vera e propria arma, cosa che non accadeva con le altre arti marziali”.

In quel periodo praticava sia Judo che Karate. Quando stava per ottenere il 3° Dan nello Judo, dovette smettere la pratica, poiché per la gran parte del suo tempo era assorbito dalla pratica del Karate. Sorridendo ci racconta che durante lo Judo randori (combattimento) usava delle tecniche del Karate senza lasciare ai propri avversari il tempo di impararle. Praticò anche l’Aikido, conoscendo Morihei Ueshiba, il fondatore di quest’arte e Noriaki Inoue, il maestro di Aikido di Shigeru Egami. Entrambi, “avevano un incredibile livello”. Il Maestro Kase non fu solo allenato da Gichin Funakoshi ma anche da altri maestri ed istruttori come vedremo nel seguguito di questa intervista.

Alla fine del marzo 1945, quando avva soli 16 anni, si arruolò in marina, nella sezione speciale dei Kamikaze. Tuttavia, la guerra finì nell’ agosto di quello stesso anno. Solitamente dice che siccome sarebbe potuto morire in guerra essendo sopravvissuto ad essa non ha mai una ragione per essere triste. Questo infatti è vero perché puoi sempre vederlo con un sorriso o percepire un suo particolare spirito.
Si laureò all’Università di Senshu in Scienze Economiche nel marzo del 1951 e ci parla della laurea in modo allegro poiché, allenandosi sempre, non aveva tempo per studiare ma tutto ciò che faceva era firmarsi come capitano della squadra di Karate, ottenendo buoni risultati. Quando la guerra finì, il dojo di Karate era stato distrutto a causa dei bombardamenti. Yoshitaka Funakoshi (1906-1945) morì a causa di cancrena polmonare e tutti i suoi allievi si sparsero per tutto il Giappone. Il Maestro Kase non fu capace di trovare un dojo in cui praticare, così, ritornò allo Judo finchè Gichin Funakoshi riuscì a rimettere insieme il gruppo di Shotokan. Nel 1946 ottenne lo Shodan (primo Dan), nel Karate-do e nel 1949, quando era capitano del team dell’Università di Senshu, ottenne il Sandan (terzo Dan). Durante lo stesso esame anche il capitano dell’Università di Chou (Takagi) ed il capitano dell’Università di Takushoku (Shimamura) ottennero il terzo Dan. Il Maestro Shimamura era più vecchio del Maestro Nishiyama che ottenne il Sandan un anno più tardi.

Il Maestro Kase si unì alla J.K.A. per diventare un insegnate professionista, la cosa che da sempre desiderava diventare. Tuttavia, aveva da sempre praticato un Karate particolare. Anche se era Capo Istruttore della J.K.A. europeo, aveva sempre mantenuto degli stretti contatti con i maestri dell’N.K.S. (Nihon Karate-do Shotokai), anche se questi due gruppi si separarono alla morte del Maestro Gichin Funakoshi.

Era normale per Kase mantenere questo rapporto con i due gruppi perché i suoi maestri erano Genshin Hironishi (1913-1981), Capo Istruttore dello Shotokan Dojo e presidente del Japanese Shotokai; ma aveva anche uno splendido rapporto con Takagi, presidente dell’N.K.S., entrambi della stessa generazione e "colleghi d’allenamento".
Kase dice che il suo Karate è Shotokan Ryu Kase Ha, intendendo Shotokan con l’aggiunta delle qualità che egli stesso introdusse (il suo tocco personale). In Giappone, uno dei suoi compiti era quello di allenare gli istruttori della J.K.A. nel Kumite (combattimento). Tra questi c’erano: Enoeda, Ochi, Shirai e molti altri.
Una cosa molto poco conosciuta è che lui si occupava di tenere d’occhio e preoccuparsi delle “sfide” alla J.K.A. Durante il periodo del post guerra (1945-1952), quando il Giappone era sotto il controllo americano, vinse molti combattimenti e finì con una reale esperienza di combattimento. Dice che questo non è il vero spirito del Budo, ma sotto quelle circostanze…

Nel 1964 lasciò il Giappone per andare ad insegnare nei seguenti paesi:
Nel 1964 rimase tre mesi in Sud Africa. Nel 1965 insegnò in questo paese con i Maestri Kanazawa, Enoeda, e Shirai. Quello stesso anno insegnò in seminari negli U.S.A ed in Germania.
Dall’ottobre 1965 fino al marzo del 1966 rimase nei Paesi Bassi ed in Belgio.
Da marzo ad agosto del 1967 andò a Milano ad aiutare il Maestro Shirai a stabilirsi in Italia.
Nel 1967 arrivò in Francia e si stabilì permanentemente a Parigi.

Durante i primi mesi a Parigi dovette testarsi e perciò dovette combattere con i campioni di Karate francesi. Poco a poco dimostrò che il suo Karate era di gran lunga superiore, e non aveva niente a che fare con la loro conoscenza di qesta disciplina. Secondo Henry Plee, pioniere del Karate francese, appena vedevi Taiji Kase in azione, lo ammiravi e lo rispettavi immediatamente perché, “va direttamente all’essenziale, la tecnica per lui e solo il mezzo. Ciò che è veramente importante è il risultato”.

Un’altra data importante è il 1986, quando decise di chiudere il dojo a Parigi ed andare in giro per il Mondo ad insegnare la sua arte.
Rispetto ai due momenti evolutivi del Karate, egli dinstingue in:
1) il momento Okinawa;
2) il momento Giapponese;
3) il momento Yoshitaka.


E anche se non si sbilancerebbe a dire questo, i suoi allievi, le persone che l’hanno seguito e le generazioni future ne aggiungerebbero un altro in più, il momento di Taiji Kase.-
Nel 1989, con Hiroshi Shirai, fondò il WKSA (World Karate-do Shotokan Academy). Lo scopo è l’educazione delle cinture nere  e dei professionisti del Karate-do Shotokan. L’interesse principale è che questi atleti continuino a progredire e migliorare le future generazioni.

Nonostante Kase abbia il completo controllo dell’arsenale di tecniche del Karate, sono le tecniche di gamba che stupiscono chiunque si trovi davanti a lui.

In particolar modo il Ushiro geri (calcio all’indietro) ed il Ura Mawashi geri (calcio all’indietro della gamba anteriore a 360 gradi) che lui stesso creò. Sviluppò in'oltre le tecniche a mano aperta puntando sull’estrema velocità d’esecuzione, precisione, movimenti potenti e kamae (la posizione di guardia), tutte tecniche della sua specialità. Ma più di ogni altra cosa è il suo sviluppo degli aspetti più raffinati e di qualità del Budo e del Karate in particolare.

Per tutte queste ragioni può sembrare che il Maestro Kase sia solo un guerriero, un Samurai, ma per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, sanno che oltre ad essere un Samurai, egli è una persona affettuosa, modesta e con una grande personalità, un esempio di armonia tra corpo e spirito.

Interviste ai Maestri
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