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Intervista al Maestro T. Kase 1985
Intervista a Taiji Kase anno 1985 JOSÉ M. VILLALÓN - Collaborazione: CARLOS HERVA
Publicata nel 1985 nella rivista KARATEKA. testo in lingua originale: www.shotokanryukaseha.com © Copyright 2001
Traduzione di Nieve Pizzati con l'adattamento Davide Rizzo

YOI, Zanshin. Il Maestro T.Kase. Foto di D.RizzoNato nel 1929, il maestro Kase è uno dei discepoli del maestro Funakoshi e uno dei pilastri del karate shotokan, mondialmente conosciuto. Inizia la  pratica del karate nell’anno 1944 all’età di 15 anni e continua ininterrottamente ancor oggi con i suoi 65 e il suo 8° Dan.

Era l'anno 1965 quando, i Maestri Enoeda, Shirai  e Kase, vennero in Europa dopo aver fatto un tour per gli stati uniti per far conoscere all’occidente il Karate Shotokan che in questi 20 anni ha avuto uno sviluppo sia nel numero di praticanti che nell’evoluzione tecnica.

Con le loro dimostrazioni in tutto il mondo vengono fatte molte richieste da parte delle società e delle persone interessate e a gran voce si chiede ai Maestri di insegnare in Europa, a questa richiesta rispondono il Maestro Enoeda, che va a risiedere in Inghilterra, il Maestro Shirai si stabilisce in  Italia ed il Maestro Kase in un primo tempo sceglie l’Olanda, quindi in Belgio e poi definitivamente a Parigi.


Che opinione ha del karate in Europa al suo arrivo?
Logicamente, al nostro arrivo, il karate era ai suoi inizi. Solamente in Francia la situazione è migliore , più avanzata i  quanto vi erano già stati dei contatti con dei Maestri Giapponesi che diedero i primi rudimenti, con il nostro arrivo abbiamo alzato sia il numero dei praticanti che il loro livello tecnico.

Quanto tempo è rimasto in Olanda e in Belgio?
Sono rimasto in Olanda e in Belgio per sette mesi dopodichè mi sono trasferito a Parigi da dove posso raggiungere facilmente l’Olanda, Belgio e Germania e altri paesi dell’Europa per tenere stage e corsi al fine di insegnare a sempre un maggior numero di praticanti per far si che il Karate Shotokan cresca sempre di più.
In questi 21 anni  di insegnamento in Europa ho formato molti karateka alcuni di loro sono diventati Maestri ed istruttori in questo modo il numero dei praticanti cresce.

Come si è  evoluto il livello del karate dai suoi inizi fino ad oggi in Europa?
Per apprendere nel karate non basta una vita. Venti anni di pratica anche se sono molti, non bastano per apprendere tutto quello che si deve comprendere. Quelli che hanno 20 anni di pratica, possono capire l’evoluzione che e stata prodotta nel suo karate, ma quelli che hanno  solo 10 anni, non hanno avuto un tempo sufficientemente necessario per capire la realtà del karate.

Ogni giorno verifico nuove cose nel Karate. Sono già presenti, quello che succede è che si trovano gradualmente, e quelle cose ti aiutano a trovarne delle altre e cosi via, ti permettono, ti aiutano ad andare ad un livello maggiore.
Il karate all’inizio, nei primi anni di pratica ha come base primordiale lo stato fisico, la forza, la velocità, ecc. del praticante. È l’ossatura, lo scheletro, la parte che servirà  a formare tutto quello che nel tempo si costruirà nell’arte marziale.
Con il perfezionamento tecnico del karate, si rende necessario a poco a poco un approfondimento nello spirito, il Do, sviluppando e completando ogni tecnica che senza questo spirito, sarebbe niente altro che una coreografia ben eseguita.
Per ultimo, si arriva ad un grado dove per poter avanzare bisogna farlo attraverso lo spirito, il cammino più difficile da fare è che mentre  avanzi, acquisisci Ki, energia,  che in forma naturale verrà utilizzata in tutto sia nella vita che nel karate.

Maestro Kase, si parla spesso che il karate potrebbe convertirsi in uno sport olimpico, che vantaggi e inconvenienti vede in questo?
Il karate come Karate Do non ha la necessità di diventare uno sport olimpico, e nemmeno uno sport.

Per il karate in generale, potrebbe essere salutare la presenza alle olimpiadi in quanto le olimpiadi esercitano una grande influenza nelle persone e potrebbe quindi portare più praticanti. Però potrebbe anche essere pericoloso perche potrebbe perdere il suo Do e trasformarsi solo in uno sport qualunque, così com’è già successo con il Judo, e alla lunga, potrebbe essere una cosa negativa.
Non bisogna dimenticare che il karate, inteso come competizione, rappresenta solo una piccola fase che occupa 10/15 anni di pratica, quando invece la vita di pratica va avanti per settanta, ottanta anni, sarebbe un grosso errore sacrificare la pratica e la ricerca solo per questo fine.
Per questo, credo che la competizione, sia una fase bisogna vivere, ma bisogna anche capire che è solo una fase, poi c’è altro.

Quante volte e stato in Spagna e come vede lo sviluppo dell’AEKA?
Sono stato in Spagna sette volte e sono riuscito a vedere come le persone poco a poco iniziano a conoscere il Karate Shotokan, ora con l’acquisizione di una tecnica adeguata si può iniziare a sviluppare molte altre cose.

Si pensa che in un futuro prossimo, il Maestro Nakayama pensi a ritirarsi per la sua età dalla presidenza della Japan Karate Association. Chi pensa potrebbe essere il suo successore? Magari il Maestro Kase?
Parlare del ritiro del Maestro Nakayama è ancora prematuro e comunque non sono io quello che deve rispondere a questa domanda. Se di dovesse verificare tale situazione credo vi siano altre persone qualificate in Giappone che potrebbero prendere il posto del maestro Nakayama, già che la J.K.A. può contare su molti tecnici eccellenti. Indipendentemente da questo, io da parte mia , non ho pianificato il mio ritorno in Giappone a breve tempo, chi sa! Magari quando sarò più vecchio, penserò a questo, ma per adesso, sono molto contento di stare in Europa.

Lei fa esami di grado ad ogni suo corso?
Si ma sono unicamente della J.K.A. , con un programma ufficiale della stessa e con requisiti stabiliti per accedere a questi. La commissione d’esame è formata generalmente dai Maestri assistenti al corso, assistiti dal maestro del paese ospitante quando si tratta di un corso internazionale.

Con queste domande, abbiamo finito questo primo incontro con il Maestro Kase, si ringrazia il Maestro Aoki che ci ha fatto da interprete in questa intervista e auguriamo buona fortuna e successo nella formazione di grandi karateka

Interviste ai Maestri
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