Shihan Taiji Kase è senza dubbio una delle rarissime leggende ancora viventi del mondo del Karate.
Oggi, Shihan Taiji Kase 9° Dan di Shotokan, è a capo del World Karate Shotokan Academy (WKSA). Continua a visitare numerosi paesi organizzando stage di Karate. L'esperienza della Seconda Guerra Mondiale, le enormi differenze nel modo di pensare ed allenarsi durante quel periodo storico, la sua enorme esperienza e conoscenza insieme con il suo continuo ed instancabile allenarsi hanno reso il Maestro Kase una vera e propria leggenda, un maestro la cui immagine rispecchia la purezza del suo Karate.
Durante il seminario invernale a Freiburg e Mullheim il Maestro Kase ha avuto molte cose interessanti da dire, rivelate solo a pochissime persone.
Domanda: Maestro Kase, quando e dove è nato?
Sono nato il 9 febbraio 1929 a Tokyo, in Giappone.
Domanda: Esiste qualche membro della sua famiglia che pratica le arti marziali?
Mio padre e mio fratello facevano Judo. Prima della Seconda Guerra Mondiale mio padre era già 5° Dan. Quando avevo 6 anni mi spinse ad andare alle lezioni di Judo. Alle medie ero capitano della squadra. Nel 1944 iniziai a praticare Karate, nel 1946 mi fermai con lo Judo perché pensavo che sarebbe stato meglio fare una sola cosa bene che non due fatte male. Ero 3° Dan di Judo quando smisi.
Domanda: Maestro Kase qual'è stata la prima volta in cui ha sentito parlare di Karate?
I
n una libreria nel febbraio del 1944. Vidi il libro “Karate Do-Kyohan” di Gichin Funakoshi. Nelle fotografie vidi cose mai viste prima di allora. Ero molto interessato e siccome non c'era nessun indirizzo scritto nel libro, decisi di chiamare la casa editrice. Mi dissero dove potevo trovare il Dojo. La prima volta che andai in quel luogo, il Maestro Yoshitaka Funakoshi stava insegnando. Quando gli chiesi di poter praticare lui si rifiutò da subito a causa della mia giovane età. Loro accettavano solo ragazzi dopo l'università. Ma dopo avergli detto che praticavo da tempo Judo e in seguito ad una lunga discussione sul Budo, il Maestro Yoshitaka capì che avevo intenzioni serie con il Karate e mi accettò come studente del Dojo. Mi disse di non usare mai il Karate al di fuori del Dojo.
Domanda: Chi insegnava nel febbraio del 1944 nell'Honbu-Dojo?
Il Maestro Gichin Funakoshi, Yoshitaka, Genshin Hironishi, Hayashi, Uemura ed altre persone.
Domanda: Com'era lo stile dell'insegnamento a quell'epoca?
Il Dojo era piccolo e noi ci allenavamo in gruppi, principianti ed esperti erano separati. Avevamo anche allenamento individuale. Facevamo il Kihon, Ten No Kata. L'attenzione era diretta verso la lunga distanza, la velocità ed il tempo. Il Kumite era molto duro, facevamo Karate reale, colpire e danneggiare anche con le tecniche di parata. Il Kata era come il Kihon, non come il Bunkai. All'università facevamo solo ripetizioni, 1000 mae-geri, 1000 tsuki (il Maestro Kase sorride) e 1000 pugni sul makiwara ogni giorno, prima dell'allenamento. Uno studente anziano era solito stare alle spalle e contare. Così, lo tsuki diventava davvero potente. Molto spesso, la pelle e le nocche delle mani si squarciavano tanto da poter vedere l'osso bianco.
Domanda: Che cosa si ricorda del Maestro Gichin Funakoshi?
Essendo capitano della squadra universitaria avevo il compito di andare a prendere il maestro ogni lunedì per condurlo fino al Dojo. Il Maestro Funakoshi era già molto vecchio e veniva al Dojo indossando solo il chimono, osservava gli allenamenti e spesso commentava “Karate Ni Sente Nashi”. Mai usare un primo attacco, qualcuno potrebbe farsi male. Ricordo che un giorno stavamo facendo Heian Godan ed il maestro mi colpì i piedi con un bo; il mio salto era troppo basso e mi chiese se avevo capito. Era come un nonno, parlava sempre in modo gentile, era una persona gentilissima.
Domanda: Maestro Kase, quando il Maestro Gichin Funakoshi arrivò in Giappone nel 1923, crede che conoscesse più Kata rispetto ai 15 che insegnava?
Credo che conoscesse più Kata rispetto a quelli che insegnava. In quel periodo si insegnava agli studenti migliori tutto quello che si conosceva. Era pericoloso mostrare tutto a tutti, qualcuno avrebbe potuto rovinarti con quella conoscenza. Dopo la mia generazione tutto cambiò. Il Maestro Funakoshi diceva sempre che si allenava principalmente con il Maestro Azato e non con il Maestro Itosu. Il Maestro Azato fu il suo primo insegnate. Azato e Funakoshi erano della stessa generazione. Azato apparteneva ad una classe sociale molto agiata nella Okinawa di quel tempo, era una specie di sindaco della città. Azato insegnò a Funakoshi e successivamente Funakoshi insegnò al figlio di Azato. Questo è anche il motivo per il quale lo Shotokan Kata e lo Shito-Ryu Kata sono diversi. Nello Shotokan si eseguono molte o-waza, le tecniche ampie. Ad Okinawa e nello Shito-Ryu si pratica il ko-waza, le tecniche piccole.
Matsumura Sokon era la guardia del corpo del Re di Okinawa. Con lui viaggiò fino a Kyushu dove vide praticare il Kendo. Fu molto colpito dallo stile Jigen-Ryu e così decise di studiare questa arte marziale a Kyushu. Nello Jigen-Ryu vengono utilizzate tecniche ampie e questo influenzò molto il Karate di Matsumura. Lui lo insegnò al Maestro Azato ed Azato al Maestro Funakoshi. Un'altro esempio è il Kata Sochin, solo nello Shotokan lo eseguiamo. Alcuni anni fa il Maestro Shirai andò ad Okinawa per studiare il Goju-Ryu. Gli istruttori gli chiesero di mostrare loro uno dei suoi Kata preferiti e lui eseguì Sochin. Gli istruttori di Okinawa rimasero molto sorpresi e pensarono che fosse Samurai Sochin, un Kata ormai perduto.
Domanda: Maestro Kase, ho sentito molto parlare del Mestro Yoshitaka Funakoshi, qual'era il suo metodo di insegnamento?
Yoshitaka era il terzo figlio di Gichin Funakoshi. Iniziò a praticare il Karate nel 1916, all'età di 11 anni. Mi sono allenato con lui solo qualche volta ma ricordo bene quando mi mostrava il mae-geri, yoko-geri ed il mawashi-geri, prima lentamente e poi in accelerazione. Non dimenticherò mai la sua velocità e la dinamicità delle sue tecniche. Fu un vero peccato che al tempo io fossi solo un principiante, non potevo fare tutto ma mi limitavo ad osservare quando insegnava alle cinture nere e su quali punti enfatizzava la concentrazione nell'eseguire la tecnica. Il Maestro Yoshitaka faceva sempre notare quanto importante fosse la velocità, il tempo e la potenza esplosiva. Era piuttosto malato e durante il giorno restava a letto. La sera andava nel Dojo ad insegnare finché morì nel novembre del 1945 a Tokyo. Nel 1938, il Maestro Gichin Funakoshi diede il sigillo dello Shotokan a suo figlio Yoshitaka. L'eredità di Yoshitaka Funakoshi fu diventare il capo dello Shotokan Karate. Così, dal 1938 al 1945 Yoshitaka ed il suo gruppo svilupparono un tipo di Karate differente, di più alto livello. Vedi, il tempo in qui noi siamo vissuti era quello della guerra. Si percepiva lo spirito dell'arte marziale ovunque ed il Karate doveva essere praticato allo stesso modo della Katana “tocca e uccidi”. Era il tempo del Budo. A quel tempo, Yoshitaka cambiò il Karate del padre, facendolo diventare più dinamico e più forte, utilizzando il kiba dachi ed il fudo dachi, facendo fare i Kata a ripetizione al fine di aumentare lo spirito, la forza e l'energia. Sviluppò anche lo yoko-geri kekomi ed il keage così come il mawashi-geri. Il Maestro Gichin Funakoshi era già molto vecchio e fu un vero peccato che Yoshitaka morì il 7 novembre 1945. Quando gli anziani (Nakayama) ritornarono dalla guerra dissero che quello che stava facendo non era Karate. Così, iniziarono ad insegnare alle università il Karate che loro stessi avevano imparato prima della guerra e tutto ciò che Yoshitaka insegnò scomparve quasi del tutto.
Domanda: Chi altro insegnava dopo la seconda Guerra Mondiale?
Il maestro Hironishi, Uemura, Egami, Obata, Nogouchi che oggi ha 85 anni e Okuyama oltre ad altri. Duranti i miei anni universitari i capitani delle squadre si incontravano alcune volte in gruppo ed altre individualmente per allenarsi. Con il Maestro Okuyama ho studiato il Karate molto approfonditamente. Diceva sempre che è fondamentale ripetere e ripetere le tecniche per aumentare la potenza e la velocità; solo in questo modo si può raggiungere un alto livello nel Karate. Il Maestro Okuyama si interrogava sempre su come allenarsi in modo da aumentare la forza e la velocità. Come usare l'energia mentale, la respirazione e la tensione muscolare. L'uomo deve liberarsi dalla forma; si deve chiedere. “come posso aumentare l'energia al di fuori della potenza muscolare”. Diceva che per fare ciò bisognava seguire la strada del Budo. E' necessario trovare l'armonia tra “Ten-Chi-Shin” (celo, terra e uomo). Come faccio a creare armonia tra questi elementi, come raggiungo l'energia universale?
Alcune volte facevamo allenamento durante la notte nel buio totale e mi mostrava come riconoscere degli attacchi di parata al buio. Una volta dovetti sedermi fuori dal Dojo ed osservare la pioggia che cadeva. Dovevo cercare di seguire le gocce di pioggia con gli occhi. Era un tipo di allenamento per esercitare i riflessi degli occhi, come riconoscere determinati movimenti. Un'altra cosa che ci insegnava era stimare la distanza, avere la sensazione della distanza. Ci allenavamo l'intero giorno e soprattutto all'inizio non riuscivo ad alzarmi la mattina perché ero troppo stanco e allora il Maestro Okuyama mi versava l'acqua sulla faccia per allenare i miei sensi. Dopo breve tempo riuscivo a riconoscere i suoi passi e mi alzavo prima che potesse aprire la porta, così smise di versarmi l'acqua addosso. Dovevo sviluppare tutti e sei i sensi. (nota: nel libro “Karate Master, the Time and Life of Mitsusuke Harada” di Dr. Clive Layton, pagina 71: “Il Maestro Okuyama era il più raffinato ed esperto Karate-Ka con il quale Harada si allenò.
Okuyama, non aveva destato interesse nel passato, a differenza di molti suoi contemporanei, ma era profondamente preoccupato per il futuro come evolvere, fu un uomo che ruppe con la tradizione e trovò qualcosa. Per lungo tempo compagno di allenamento di Yoshitaka, il Maestro Egami disse ad Harada che il livello di Okuyama era superiore a quello di Yoshitaka. Dopo la Seconda Guerra Mondiale andò a vivere sulle montagne).
Domanda: Quando entrò all'Università di Senchu chi erano i seniors a quel tempo?
Il Maestro Hironishi 5° Dan; Yoshitaka, Egami 5° Dan; Uemura 5° Dan; Kubota 4° Dan; Takami 3° Dan; Toratani Moshita, Mitzukami, ecc. Molti degli anziani che tornavano dalla guerra non avevano lavoro e per questo aiutavano nel Dojo. Ci allenavamo ogni giorno per 8 ore.
Domanda:
Chi erano i suoi compagni d'allenamento a quel tempo?
Nishiyama, Tagaki – era come mio fratello. Adesso, Tagaki è il presidente dello Shotokai e dopo Hironishi è lui che porta il sigillo che viene da Gichin Funakoshi che poi lo diede a Yoshitaka Funakoshi che lo diede a Hironishi che infine lo diede a Tagaki. Entrambi siamo nella foto nel Karate-Do Nyomon con Gichin Funakoshi dove io eseguo lo yokotobi-geri.
Domanda: Esistevano delle competizioni importanti durante quel periodo?
No, solo all'interno del circuito universitario, sia a Tokyo che a Kyoto. Le varie università utilizzavano stili differenti ma le competizioni comprendevano tutti gli stili. Alcune volte ci trovammo anche ad essere 120 persone. Lo Shotokan, il Goju-Ryu e lo Shito-Ryu si confrontavano e gli studenti dovevano dare prova delle proprie abilità. Era molto pericoloso ogni volta che ci si incontrava. C'erano molti infortuni ma mai gravissimi. Tutto questo all'epoca dell'occupazione americana. Dopo che un nuovo governo giapponese fu instaurato dovemmo smettere.
Domanda: Come fu lo sviluppo del Karate dal 1923 quando O-Sensei venne in Giappone fino alla Seconda Guerra Mondiale?
Quando il Maestro Funakoshi arrivò in Giappone nel 1923 per una dimostrazione tutti gli esperti di arti marziali come Jigoro Kano dello Judo, Nakayama del Kendo ed il campione di Sumo, tutti mostrarono grande interesse per il Karate di Okinawa. Ecco perché Funakoshi riuscì a conoscere tutti gli esperti del Budo provenienti dal Giappone. Gichin Funakoshi capì il livello del Budo in Giappone e volle portare il Karate ad un livello superiore, allo stesso livello del Budo.
Domanda: E' vero che durante la Seconda Guerra Mondiale tutti gli atleti dell' Hombu-Dojo usavano il fudo-dachi anziché lo zenkutsu-dachi come principale posizione?
Prima della Seconda Guerra Mondiale la posizione base era il kiba-dachi per sviluppare stabilità e bilanciamento. Usavamo lo zenkutsu-dachi per avanzare ed il kokuzu-dachi per arretrare. Dopo la cintura nera tutti usavano il fudo-dachi per sviluppare potenza. Durante la Seconda Guerra Mondiale i principianti imparavano subito il Ten No Kata in fudo-dachi per sviluppare lo spirito e la potenza.
Domanda: Lei predilige il fudo-dachi allo zenkutsu-dachi, per quale motivo?
Fudo-dachi è molto più flessibile. Nel punto finale della posizione dello zenkutsu-dachi la gamba posteriore è completamente stesa e perde ogni altra possibilità di movimento. Nel fudo-dachi la gamba posteriore è piegata, creando sempre una “riserva” di movimento; un altro motivo è che il fudo-dachi è meglio per il corpo perché si lavora in sospensione quindi è meglio per le giunture e per la spina dorsale.
Domanda:Ho sentito che ha insegnato ai corsi istruttori dello JKA, è vera questa notizia?
Durante il periodo universitario sapevo che volevo fare solo Karate. Dopo l'università nel 1951 non esisteva lo JKA. Un amico di mio padre, presidente di una grande azienda stava passando dei problemi con i sindacati ed aveva bisogno di una guardia del corpo. Accettai il lavoro e gli feci da scorta in numerosi incontri. Nakayama voleva formare lo JKA , così Tagaki ed io chiedemmo al Maestro Hironishi di aprire un Dojo; avremmo seguito solo lui ed il Karate, nessun altro lavoro. Tuttavia, lui era un giornalista e voleva continuare la sua professione.
Quando lo JKA aprì nel 1956 Nishiyama mi chiese di entrare a far parte dell'organizzazione. Volevo praticare il Karate full time e chiesi a Hironishi di poter essere membro dell'organizzazione in modo da dedicare tutto il mio tempo al Karate. Hironishi mi disse di si. Mi affiancai a loro e cominciai ad insegnare. C'era Nakayama, Nishiyama, Okazaki ed io. Il primi studenti/istruttori furono Mikami e Kanazawa. Sia Nakayama che Nishiyama erano molto impegnati a viaggiare ed io li sostituivo nell'insegnamento al corso istruttori tre volte al giorno. Ufficialmente però erano loro i responsabili. Insegnai per parecchio tempo al corso istruttori finché non decisi di partire per il Sud Africa nel 1964.
Domanda: Molti istruttori dello JKA furono spediti ad insegnare in paesi stranieri, dove e quando ha iniziato?
Nel 1964 andai in Sud Africa da solo per tre mesi e nel 1965 tornai per altri 6 mesi con Enoeda e Shirai. Kanazawa aera a Londra in quel periodo. Dopo il Sud Africa Enoeda, Shirai ed io facemmo un viaggio intorno al mondo e visitammo anche l'Europa, Germania inclusa. Arrivammo a Francoforte in aereo, non sapevamo dove fosse Bad Godesberg e prendemmo un taxi da Francoforte a Bad Godesberg, un viaggio interminabile. In seguito viaggiammo in Olanda ed in Belgio.
Domanda: Ricorda ancora qualche karateka tedesco di quell'epoca?
Ricordo Jurgen Seydel e Fritz Wendland quando andai in Germania per la prima volta.
Domanda: Lei ha insegnato per 30 anni in Europa, è soddisfatto dei risultati raggiunti?
Per 32 anni ho insegnato Karate in Europa, ci sono ancora molte persone che iniziarono a studiare con me e che praticano tutt'oggi con me. Alcuni hanno superato i 60 anni di età. E' bello aver visto e vedere i miglioramenti insieme. Il fatto che ancora oggi io riesca a praticare mi rende felice. Devo continuare e vedere fino a che livello arriverò. Continuo costantemente a migliorare il mio livello e a migliorare il livello del Karate che ho imparato. Spero che le prossime generazioni facciano lo stesso.
Domanda:Maestro Kase, lei e il Maestro Shirai avete fondato il WKSA, qual'era l'obbiettivo?
Praticare il Karate per tutta la vita. L'idea è di sviluppare lo Shotokan Karate e praticare insieme fino alla fine della vita.
Nessuna idea politica, praticare solo il Karate-Do.
Domanda: Qual'è secondo lei il più importante dachi da studiare come principiante e quale come karateka avanzato di livello?
Credo che le persone dovrebbero iniziare il Karate in Hachiji-dachi e poi in Hanmi-dachi e Zenkutsu-dachi che è poi il principio del WKSA. La differenza con lo Shotokan Karate tradizionale è che usiamo molto il Fudo-dachi invece dello Zenkutsu-dachi. Usiamo molte tecniche a mano aperta, haito e shuto per bloccare ed attaccare. Usare il pugno per parare ed attaccare è il primo livello del Karate, aprire le mani è il seguente. Con le mani aperte hai maggiori possibilità sia per attaccare che per parare, ma per ottenere il kime con le mani aperte è molto più difficile. E' per questo motivo che bisogna iniziare con il pugno e poi con le mani aperte. Per muoverci usiamo molto lo Yori-ashi, Tsugi-ashi e Kae-ashi e movimenti a 45 gradi.
Domanda: Oggi, molti karateka praticano solo Kata o solo Kumite per le competizioni. Qual'é la sua opinione in proposito?
Bisognerebbe dedicare lo stesso tempo per entrambe le cose per avere una totale pratica del Karate. La competizione rappresenta solo una faccia del Karate, l'altra è l'auto difesa. Il Budo serve per sviluppare la personalità delle persone che praticano il Karate-Do. Il Budo Karate è così vasto che si può sviluppare in diverse direzioni. Molte persone fanno le competizioni ma bisognerebbe conservare di più l'aspetto tradizionale altrimenti diventerebbe come la box o qualcosa del genere. Se le persone praticano solo per la competizione, tutto si esaurisce alla fine della competizione stessa e non sanno cosa altro praticare. E' per questo motivo che è essenziale conservare l'idea tradizionale del Budo Karate. Nella competizione s’impara principalmente come attaccare, nel WKSA si impara anche a parare. Dopo la competizione bisognerebbe esercitare il Budo Karate, come faccio io in accademia.
Domanda: Come dovremmo praticare il Karate secondo lei?
Il Kata dovrebbe essere praticato seguendo le modalità del Budo. Praticare il Kata nel modo “normale” non è abbastanza. Il Kata dovrebbe essere praticato ura, koho e go, nelle quattro direzioni ed ovviamente il Bunkai. Questo è il modo per studiare il Kata profondamente.
Domanda: Maestro Kase, lei ha quasi 70 anni ed ha praticato il Karate per 54 anni. Cos'è la cosa che ancora oggi la rende felice nel praticare il Karate?
Praticare il Karate è un piacere per me. Non potrei vivere senza di esso, è come bere e mangiare, è una parte naturale di me. Per me non è piacevole andare al cinema o fare altro del genere. Solo il Karate è importante per me. E' esattamente come gli artisti, i pittori, i ballerini, gli scrittori, che amano l'arte che praticano.
Domanda: Maestro Kase, nei libri leggiamo che le arti marziali possono sviluppare la personalità. Qual'è la sua opinione?
Credo che la personalità di una persona non provenga solo dalla pratica delle arti marziali, deriva anche dalle esperienze della vita, il matrimonio e tante altre cose. Penso che attraverso il Karate ho imparato la calma, più controllo di me stesso. Karate è come una ricerca di un’energia esterna. Attraverso il Karate ho sviluppato un livello differente che ha reso la mia parte interna più calma. E' come una sorta di energia spirituale.
Maestro Kase, la ringrazio per il tempo dedicatomi.