Il Jiyu Kumite è combattimento
libero.
Non c'è distinzione tra attaccante e difensore perché
entrambi possono trasformarsi sia in attaccante che in difensore.
Anche in questo caso il concetto di "una sola
tecnica" deve sempre essere presente, l'assoluto controllo
delle proprie facoltà psicofisiche deve essere sempre presente,
il controllo della tecnica deve sempre essere massimo, l'incolumità
fisica dei contendenti deve essere la prima regola che vige in questo
tipo di Kumite.
I contendenti dovranno preoccuparsi di portare tecniche
efficaci come stabilito nei dettami dell'I.T.K.F. che definisce
l'esatto criterio per la valutazione della tecnica di karate tradizionale.
( Il karate tradizionale ITKF è rigorosamente basato sul concetto
di Todome o Finishing blow o "tecnica definitiva" (
Il karate tradizionale ITKF è rigorosamente basato sul concetto
di Todome o Finishing blow o "tecnica definitiva": ovvero
una singola tecnica, con luso del corpo...... deve essere
in grado di distruggere la capacità offensiva dellavversario.
Al
momento dell'impatto la pianta del piede deve mantenere il contatto
con il suolo in modo che la contrazione totale della muscolatura
del corpo permetta di liberare l'energia massimale sul bersaglio
(azione qui descritta evita che il pugno rimbalzi nel memento del
contatto, poiché altrimenti si avrebbe una dispersione di potenza.
Se non vengono rispettati i criteri grazie ai quali si genera la
"forza esterna" (external power) , (connessione completa
con il suolo), allora l'energia di base della tecnica non può venire
incrementata e non raggiungerà il livello massimo del "finishing
blow".)
In questo senso i contendenti devono
ricercare la pienezza del gesto tecnico sia esso di difesa che di
attacco l'attaccante anche se avrà altre opportunità di attacco
dovrà preparare con cura il momento in cui eseguire la tecnica rompendo
l'equilibrio psicofisico dell'avversario (Kyo) lo studio e
la comprensione del Maai, l'uso di strategie sarà preminente, come
ad esempio saper invitare l'avversario ad attaccare per poi riuscire
a completare il proprio attacco, studio del Tai no sen (attacco
al momento della partenza dell'attacco avversario) lo studio e la
comprensione del sen no sen (attacco diretto prima che l'avversario
decida di eseguire una tecnica).
Come si intuisce non è semplice addentrarsi in tutte queste componenti
ma compito di un karateka è superare le difficoltà per perfezionarsi
ulteriormente.
ESECUZIONE:
I contendenti si posizionano per il rituale saluto in posizione
musubidachi a una distanza di tre metri.
Punti importanti:
Uso della distanza libera, cercare di usare un Maai favorevole anche
invitando l'avversario in questo Maai;
Preparare l'attacco creando un Kyo nell'avversario;
Oppure invitare il suo attacco per contrattaccare;
L'uso di Kake e kusushi (finte e rotture di guardia);
Enka-waza (cambiamento improvviso da una tecnica con l'altra)
Renzoku-waza (combinazione di più tecniche).
Criterio di Valutazione