Yoshitaka Funakoshi o Gigo a seconda di come si leggano i due kanji che compongono il suo nome) nasce a
Yamakawa-Cho a Shuri (
1906 - 1945), terzo figlio del Maestro Gichin Funakoshi, ebbe una profonda influenza sul Karate-Do Shotokan "moderno".
Lo sforzo tecnico ed elaborativo che Yoshitaka fece lo porto a sviluppare una tecnica ambia e portata con continuità. E' stato un grande innovatore sia tecnico sia per quanto riguarda l'uso e la comprensione dell'energia. Iniziò la pratica all'età di 12,
infatti il M° Gichin Funakoshi, come narra nel suo libro "Karate Do, My Way Of Life", si recava all'allenamento dai suoi Maestri Azato e Itosu accompagnato dai figli. Questi guardavano il padre mentre praticava e spesso, invitati dai due Maestri del padre, provavano ad eseguire qualche Kata. Sebbene Yoshitaka non fosse di corporatura particolarmente robusta, era tremendamente potente sia sotto l'aspetto tecnico che psicologico.
Alla tenera età di 7 anni gli fu diagnosticata la tubercolosi a quell'epoca considerata una malattia mortale, i medici diagnosticarono che difficilmente avrebbe vissuto fino ai 14 anni. Forse, anche a causa della sua malattia, Yoshitaka sembrava aver deciso di allenarsi con tutte le sue energie per raggiungere il più alto livello di maestria possibile nell'arte del Karate.
La sua forza di volontà e la sua forza fisica furono gli strumenti per la creazione delle nuove tecniche e mentre l'arte di Okinawa enfatizza letecniche di braccia, Yoshitaka scopre e introduce nuove tecniche di gamba:
Mawashi-Geri (calcio circolare),
Yoko-Geri Kekomi (calcio laterale spinto),
Yoko-Geri Keage (calcio laterale frustato),
Fumikomi (calcio battente),
UraMawashi-Geri (Attribuito al Maestro Kase),
Ushiro-Geri (Attribuito al Maestro Kase).
Le tecniche di gamba venivano eseguite ricorrendo ad un più alto caricamento del ginocchio rispetto allo stile precedente, inoltre si enfatizzò l'uso delle anche. Altre innovazioni tecniche furono la torsione del busto in posizione di semiprofilo (hanmi) e la distensione della gamba posteriore con rotazione delle anche nel momento dell'esecuzione delle tecniche.
Questo per realizzare l'idea di deviare l'attacco con tutto il proprio corpo. Yoshitaka insisteva sull'importanza di utilizzare posizioni basse ed attacchi lunghi e con attacchi concatenati. Insistette molto inoltre sull'oi zuki (colpo di pugno diritto, stessa gamba stesso braccio) e sul gyaku zuki (colpo di pugno opposto zenkuts sinistro pugno destro). Gli allenamenti erano durissimi; Yoshitaka richiedeva ai suoi studenti il doppio delle energie che avrebbero speso in uno scontro reale per essere certo che sarebbero stati pronti a reagire in caso di bisogno.
Nel 1929, a seguito del
grande sviluppo del Karate nei club Universitari il padre, Gichin Funakoshi ha bisogno
di istruttori che egli sceglierà tra i propri allievi migliori.
Dopo Otsuka è la volta di Shimoda a prendere l'incarico di assistente.
Egami comincerà nel 1932. Purtroppo Shimoda, al ritorno da un viaggio
dimostrativo di Karate nel sud del Giappone, si ammala e muore e l'incarico di responsabile dell'insegnamento passa al figlio Yoshitaka già ammalato di tubercolosi infatti,
secondo le parole del Maestro Kase: " Yoshitaka decise di raggiungere un livello spirituale molto elevato
nel Karate e si allenò molto duramente. Egli aveva una forza mentale
incredibile ma la sua salute restava fragile". Gli
storici riportano che Yoshitaka fu colui che decisamente modernizzò
il Karate di Okinawa per farne un'arte Giapponese.
Nel 1932 un'ondata nazionalista
scuote il Giappone a seguito dei fatti della Manciuria, Funakoshi
preme perché i Maestri di Okinawa accettino il cambio degli Ideogrammi
di Karate. I Maestri molto tradizionalisti dapprima sono contrari
ma poi finiscono per accettarli e siamo nel
1936. Funakoshi istituisce,
sull'esempio del Judo, il sistema di Kyu, Dan e la cintura nera.
Il karate di Funakoshi è orientato sull'autodifesa, con posizioni
corte e alte, tecniche corte ma potenti. I calci colpiscono la parte
bassa del corpo, utilizza molto le proiezioni perché pensa ad un
combattimento molto ravvicinato ma
Yoshitaka pur non mettendo in discussione lo stile del padre lo reinventa, più fluido e ampio con l'idea degli
avversari a distanza più lunga, forse ispirandosi alle tecniche
del Kendo Jgen Ryu del Maestro Azato. In questo modo è necessaria
una estensione totale del corpo, i calci salgono a livello Chudan
e Jodan come detto in precedenza, inserisce nel combattimento e nel kihon i calci a livello yodan Yokogeri, Ushirogeri e Mawashigeri, abbandona in parte le
proiezioni.
Fra il 1930 e 1935 Yoshitaka codifica l'allenamento al Kumite (combattimento, ). Considerando che suo padre dava la maggior parte dell'importanza al kata, Yoshitaka sviluppò le tecniche e l'addestramento per il combattimento.
1930 nasce il
Gohon Kumite (una forma di combattimento con cinque passi gli attacchi vengono portati sia a livello Jodan che Chudan in rapida sucessione), un sistema già sperimentato nel Kendo che Yoshitaka apprese dal Maestro Hakudo Nakayama padre del Maestro Nakayama già allievo del Maestro Gichin Funakoshi.
Nel 1933 venne codificato il
Kihon Ippon Kumite (combattimento contro un solo avversario che attacca dichiarando il proprio UNICO attacco portato da una posizione prefissata ) e di seguito realizzò
Jiyu Ippon Kumite, ( combattimento sempre dichiarato ma effettuato da posizione libera con liberi spostamenti, questo ha portato ad introdurre
nel 1935 il Jiyu Kumite ( combattimento completamente libero). E' uno stile molto spettacolare, e secondo il
Maestro Kase "
il padre approvava le innovazioni tecniche apportate dal figlio,
ma tenuto conto della sua età avanzata non provava ad applicarle
perché le riteneva più adatte ai giovani".
Sempre nel 1936 con una colletta
degli allievi viene costruito il primo Dojo a Zoshigawa che porterà
il nome
SHOTOKAN. Funakoshi
è commosso.
Negli anni prima dello scoppio della guerra fra le varie scuole
gli incontri in cui veniva privilegiato il combattimento libero.
Per tenere alto l'onore dello Shotokan
Yoshitaka continua indefessamente i suoi allenamenti e continua
ad apportare innovazioni e modifiche tecniche allo scopo di rendere
la propria tecnica superiore a quella di chiunque altro. Durante la guerra il Karate come le altre discipline marziali vengono
riconosciute ufficialmente come metodo di allenamento per i militari.
I soldati che possedevano questo genere di addestramento sono di
tipo particolare, hanno una resistenza fisica invidiabile, sono
capaci di marce e sforzi estenuanti, sono terribili nel combattimento
anche contro avversari molto numerosi.
Racconta il
Maestro Egami nel suo ("
The Way Of Karate: Beyond Technique"):
"Il M° Yoshitaka Funakoshi si allenava al makiwara (bersaglio di paglia fissato ad un palo di legno piantato a terra): «...i suoi colpi erano terrificanti! Assumeva una posizione simile al kiba dachi (posizione del cavaliere) e colpiva il makiwara partendo con le braccia distese lungo i fianchi senza utilizzare molto la rotazione delle anche...anche se, non vi era dubbio, la sua potenza era tale da far pensare ad un colpo in cui fosse concentrato tutto il peso del suo corpo.
Spesso spezzava in due il makiwara!
Con un tale esempio noi tutti cercavamo di imitarlo allenandoci duramente nell'intento di riuscire a rompere il makiwara...»
Ci sono molti altri aneddoti che riguardano il M° Yoshitaka Funakoshi anche se oggi è molto difficile distinguere la realtà dalla leggenda. Quasi tutti i maestri di arti marziali non amano parlare tanto
del periodo della guerra considerato che l'arte diventa strumento
di morte e non di elevazione spirituale.
Il Maestro Kase entra in quegli anni allo Shotokan rispondendo
all'appello del governo fatto ai giovani di arruolarsi e prepararsi
alla guerra. Segue i corsi di Gichin
Funakoshi, di Yoshitaka e Ironishi, molti esperti erano partiti
per il fronte ed egli ricorda la violenza inaudita degli allenamenti
dell'epoca. I colpi non venivano controllati, vi erano spesso feriti
gravi, ma visto il poco tempo a disposizione il governo incoraggiava
una pratica tirata all'estremo.
Racconta Sensei Kase: ho sentito diverse storie su Yoshitaka.
C’è quella famosa, riguardo ad un istruttore che supponeva di avere una tecnica speciale che gli avrebbe dato sempre la vittoria. Quando tentò di applicarla contro Yoshitaka fu contrattaccato e scagliato a terra a grande distanza. Un altro ben noto maestro – Kanken Toyama - sembrava avesse una tecnica segreta per “strappare la carne” Yoshitaka disse a Toyama di provare quella tecnica sui suoi muscoli in tensione. Toyama prese Yoshitaka, ma nulla accadde, Yoshitaka gli disse di provare più forte… niente. Il Maetro Kase ridacchiava mentre raccontava queste storie ma alla domanda di raccontare com'era l’allenamento rispondeva duro! Certo perché erano tempi di guerra e l’attitudine all’allenamento era molto seria. Si faceva un sacco di Kumite, gohon e sanbon kumite e anche jyu-ippon ed era fatto ogni sforzo possibile per colpire con l’attacco. C’era un tipo di sanbon kumite in cui si cercava di prendere l’avversario rincorrendolo.
Questo addestramento aveva lo scopo di eliminare i 4 mali:
" la paura, il dubbio, la sorprese
e la tensione". Secondo il Maestro Kase il livello tecnico
era, durante la guerra, molto più elevato di quello che sarà nei
periodi successivi, egli dice:
"
Cercavamo di rendere ogni colpo veramente mortale".
Racconta Sensei Kase: " linsegnamento
che e stato impartito alla mia generazione includeva un aspetto
formale, per esempio lesecuzione di gedanbarai, una parata,
e noi applicavamo questo tipo di tecnica,ma allo stesso tempo
si metteva laccento sulla ricerca di un diverso tipo di
energia e un differente modo, da quello formale, di mobilizzare
e comandare la muscolatura per ottenere una efficacia "terribile".
In particolare il Maestro Yoshitaka Funakoshi scoprì come usare
l'energia del "Tanden".
Racconta un aneddoto su Yoshitaka: Immagina questo! Solo con due dita, ha preso un sacco di riso che pesava circa 60 kg. Poi, solo concentrandosi sull'energia esplosiva ha sollevato il sacco e lo ha buttato via. questa è una storia vera e avvenuta alla fine del 1944 o del 1945. Lo ha dimostrato alla presenza del ministro dell'istruzione. Ha detto che questo potere esplosivo di karate può uccidere facilmente. Ecco perché impariamo da lui che la pratica del Karate dovrebbe portare alla comprensione della quarta dimensione. "
Sicuramente la tecnica gedanbarai
ha una connessione con questa fonte di energia, col lavoro del
"Tanden" perché nello spingere verso il basso lenergia,
il ki, si accumula al centro del corpo, ventre, sotto lombelico.Quindi questa tecnica aiutava a mantenere la forza verso il basso
ed in questo modo il corpo si rinforza ed il punto centrale cresce.
In sostanza usavamo la tecnica per sviluppare qualcosa di "diverso"
e questo, nel futuro, sarà cioè che bisogna sviluppare anche nellaccademia. Questa era lidea di Yoshitaka Funakoshi ed io ho semplicemente
seguito questa idea, ho fatto quello che lui diceva, e questo
mi ha permesso di trovare una grande forza ed energia dentro di
me, energia che mi permette di fare Karate facilmente e di incrementare
il mio livello.
Per questo nutro una perenne e profonda riconoscenza
per "Waka Sensei" (Yoshitaka).
Un altro aspetto molto
importante dellinsegnamento di "Waka Sensei" deriva
dallesperienza del Budo. Egli si ispiro alle spiritualità
del Budo giapponese per creare e portare nel Karate l"O
Waza", (impropriamente tradotta con "tecnica grande"
N.d.R.). Yoshitaka Sensei prese lidea più grande, il massimo
per avere di più e poter vincere. Questo ebbe come effetto una
maggior sicurezza in chi pratica in questo modo, una maggiore
stabilita interiore e ci obbligò a sviluppare una forte muscolatura
per eseguire una tecnica cosi grande e potente. In più venne aggiunta
lidea della velocità sempre maggiore ed un Kime qualitativamente
sempre più forte."
Nel 1945 muore Yoshitaka,
Ironishi prende il suo posto. Nello stesso anno un bombardamento
distrugge il Dojo dello Shotokan.