Nasce
a Shuri nel Dicembre 1870 e muore il 20 Settembre 1945.
Kyan nasce alla fine dell'epoca Meiji e vive l'ascesa e la trasformazione
del Giappone in paese moderno. Sembra fosse di nobili origini,
discendente dal Re Shosei delle Ryu Kyu, il padre era un buon
karateka, e conosceva i classici cinesi e giapponesi e gli da
un'educazione in modo da permettergli un giorno di divenire
un onorevole Samurai.
Poiché Chotoku era di costituzione
gracile, il padre lo faceva allenare all'inverno al freddo alla
lotta del Sumo e al Karate, e gli instillò il principio fondamentale
che: "Nel Budo più che la costituzione fisica è importante
la costanza dell'allenamento". Inoltre gli insegnò
che nell'allenamento è più importante padroneggiare un WAZA,
quello che più si adatta alla propria costituzione fisica in
modo da sviluppare la massima fiducia in se stessi e pensare
di non essere secondi a nessuno.
A 8 anni inizia lo studio del Karate con Sokon Matsumura,
studio che prosegue con Anko Itosu, con Kosaku Matsumura e con
Peichin Oyadomari discepolo interno della filiazione di Shion
Ja; filiazione interna che risale a Yara, Maestro molto reputato
per il lavoro sull'energia interna. Da Peichin imparerà
il kata così come era nella sua matrice originale cinese OYADOMARI
NO PASSAI, e che grazie a lui si ritrova nella scuola Matsubayashi
Ryu del Maestro Nagmine.
Dagli altri Maestri assimilerà bene sia lo Shuri Te che il Tomari
Te.
Di magra costituzione, era uno
specialista dei salti e del doppio calcio volante, però era
anche un esperto completo che eccelleva nelle schivate. Studioso
serio metteva una attenzione meticolosa nei particolari
e dettagli di ogni tecnica rendendole poi efficaci con un lavoro
continuo al Makiwara, i suoi kata preferiti erano:
SEISAN,
PASSAI, CHINTO e KUNSHANKU.
Bushi Matsumura impose a questo suo singolare allievo un allenamento
del tipo praticato nei tempi Zen, centrato sullo sviluppo della
mente e della sua concentrazione. Kyan aveva un proprio codice
morale, credeva nel rispetto della legge e pensava che solo
le persone indisciplinate potevano violarla facilmente.
In
quel tempo spadroneggiava, tra Shuri e Naha, una banda di malfattori
che durante la notte aggrediva chiunque si avventurasse da solo
sulla strada che separava i due villaggi.
La polizia era impotente e non
osava neppure avventurarsi nei paraggi, la gente allora pensò
che solo Kyan poteva essere in grado di risolvere. Kyan Ascoltò
attentamente i racconti delle persone e fu molto impressionato
dal fatto che la polizia fosse impotente, per qui la sera stessa
prese due polli, se li mise sotto le braccia e percorse la strada
cantando a voce alta, dopo un paio di giorni, fu affrontato
a mezzanotte, a metà percorso, dai malviventi, che gli imposero
di versare i soldi e pollame. Kyan rispose che li avrebbe accontentati
e infilò i polli sulla katana del bandito che aveva di fronte
in quel momento e contemporaneamente colpì con le due mani rispettivamente
agli occhi e alla gola i due banditi che gli erano di fronte,
mettendoli fuori combattimento, poi afferrò la katana dell'avversario
armato e la gettò lontano e si preparò quindi a fronteggiare
il quarto bandito, che sorpreso per la rapidità dell'azione,
non era neppure riuscito a muovere un dito e che non trovò niente
di meglio che darsi alla fuga a rotta di collo. Poi Kyan ritornò
dai malcapitati e intimò loro di smetterla di importunare la
brava gente avvisandoli che questa era solo stata una lezione
di buone maniere, ma che la volta successiva avrebbe combattuto
per uccidere.
Si
racconta che Kyan avesse un tale controllo del proprio KI che
poteva radicarsi al suolo semplicemente estendendolo verso
terra attraverso le gambe e i piedi; inoltre era famoso perché,
anche se in tarda età, nessuno era mai riuscito a piegare il
suo braccio e quando la gente chiedeva a quest'uomo minuto quale
fosse il segreto della sua forza e abilità invariabilmente rispondeva:
" Sviluppa il tuo Tanden
e porta la tua mente nel Tanden e fai partire ogni tua azione
da quel punto del corpo. Quando tu diventerà il Kata avrai appreso
il segreto".
Inoltre dai suoi Maestri apprese che quando una persona minuta
si trova di fronte ad un avversario che lo sovrasti per la struttura
fisica, non bisogna mai indietreggiare per evadere pugni e calci,
ma piuttosto occorre cercare di fare un passo in avanti e laterale
in modo da poter prendere l'iniziativa immediatamente dopo essersi
difesi. Kyan non fu mai sconfitto in combattimento, la sua scuola