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Matsumora Kosaku
Matsumora Kosaku

A cura di Luciano Puricelli
i testi sono (c) dell'autore tutti i diritti riservati

Da sempre il porto della città di Naha ad Okinawa, era stato un luogo in cui mettere alla prova la propria abilità tecnica nell’arte del combattimento.

Dopo che Okinawa era divenuta Prefettura giapponese, come sempre, quando le navi attraccavano si vedevano tipi di ogni genere, e fra questi non mancavano attaccabrighe sempre alla ricerca di qualcuno con cui litigare o far scoppiare grosse risse violente.

La gente che oramai conosceva tali tipi li evitava di proposito, in modo da non cadere in provocazioni e non trovarsi coinvolta in situazioni spiacevoli. Una mattina uno di questi personaggi, visto che nelle bettole non trovava nessuno con cui litigare, se la prese con un guidatore di risciò, un uomo dall’aspetto pacifico, il quale senza scomporsi, getto con estrema facilità l’energumeno nelle acque della baia a calmarsi i bollenti spiriti. L’episodio di cui era stato testimone, fu riportato casualmente nelle cronache dell’Ashi Shinbun da un giornalista che in quei giorni stava notando un curioso fenomeno.

Egli aveva notato che i turisti che sbarcavano venivano accolti da guidatori di risciò chiaramente provenienti dalla classe nobile.

Erano infatti Samurai che, rovinati dalla riforma Meiji dello stato, erano costretti a fare questo lavoro per potersi sfamare. La maggior parte lavoravano di notte fino alle prime luci dell’alba, accompagnando avventori nei quartieri del piacere.

Con una ulteriore indagine, il giornalista trovò che i Samurai, erano o erano stati allievi del famoso Maestro di Karate di Tomari: Matsumora Kosaku, il quale aveva appreso la sua arte da Makabe Chokun allievo di Sakugawa To-De


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