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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Risposta ad Anna "una giornata..."
A cura di Davide Rizzo
Te la ricordi la reclame con Calimero? che diceva ".... siamo alle solite Calimero!"
Beh tra me è te è sempre così e mi spiace per te non cambierà, come per Monica il rapporto si evolve ma rimane sempre quello, quello che poi alla fine si risolve tutto con un bellissimo Kumite!

Andiamo in progressione:
CIT. Mi duole vedere il maestro, da quando ho cominciato questa avventura, dimostrare sempre disappunto per i numeri dei partecipanti mentre invece, quando ad un certo punto sono spuntati dei pulcini in cintura bianca e gialla, ho pensato che è questo il risultato più bello di fine anno, è questo il più bel modo di ricominciare l'anno nuovo.
RISP.si è vero ma non sono i numeri che mancano ad infastidirmi è vedere che chi dovrebbe esserci non c'è.
ps.non mi riferisco a Francesca che era comunque presente e nemmeno ad Elisa che era al lavoro!)
Questo, a mio avviso denota scarsa attitudine a capire il proprio ruolo all'interno di una struttura che se pur piccola vive e sopravvive da quando è nata e non si chiama Centro Sport e Cultura ma si chiama Arte Marziale.

Ci sono gli atleti, le cinture colorate, le cinture nere, i sempai, e gli Uchi dechi ( che ancora devono manifestarsi) ma forse mancano anche i sempai! L'aquisizione di un livello "obbliga" al fare sempre e comunque. Poi certamente c'è chi sente o chi si investe in e di questa "obbligatorietà" altri no, sono scelte cara allieva

CIT. Mi duole quando io, Chika e Monica pensiamo di dare il massimo agli esami e poi ci troviamo di fronte lo sguardo di disappunto del Maestro Puricelli che ci fa capire che ancora non ci siamo.
RISP. Tu cerchi conferme e sono stanco di dartene, per l'untima volta ti sorreggo con queste parole, Sei, siete un piccolo gruppo di donne coraggiose e brave. Il mio Maestro da un giudizio che si manifesta nei punteggi, corregge anche me, usa pugno di ferro e di questo gliene sono grato, molto grato, poi si addolcisce nel vedere quanto bravi sono i miei allievi!

CIT. Mi duole quando cerco di parlare con il mio maestro, di dare una critica costruttiva all'aspetto gestionale societario, e mi viene fatto capire che o accetto la situazione così com'è oppure ciao. Non voglio passare per donna che eccede in vis polemica, ma quando c''è un problema cerco di analizzarne la causa semplicemente per capire se è possibile trovare una soluzione, quindi mi duole quando una discussione verbale deve per forza trasformarsi in un kumite.
RISP. E' così e non c'è alternativa, anzi l'alternativa c'è sempre e riguarda la magica parolina di tre lettere OSS! Questo da molto fastidio, non significa sudditanza significa fiducia!
In un antico trattato sulla via della spada che riguarda un grande allievo e poi grande maestro c'è scritto letteralmente: ( Chi nutre anche un leggero dubbio sulle parole del proprio Maestro, non riuscirà certo a dominare gli intimi segreti della sua arte.)

CIT. Parlare, argomentare, non significa combattere; rispettare le pause altrui significa rispettare l'interlocutore; parlargli sopra  significa avere solo un punto di vista: il proprio.
RISP. Che non sia un kumite ne dubito.Io sono per natura uno che interviene nel discorso altrimenti mi dimentico cosa devo rispondere, parlare come dici tu significa fare delle relazioni. Per esempio. quando litighi con qualcuno tu prima ti prendi della testa di cazzo, poi chiedi quando ha finito e poi dopo mezzora di insulti gli rispondi? Scusa Anna ma conoscendoti se uno ti dice una cosa che non ti piace manco gli dai il tempo di capire cosa ha detto, o no?

CIT. Il consueto, successivo ring con il maestro forse è stato altrettanto necessario in quanto foriero di un dubbio che tuttora non mi abbandona: "Santini, se non capisci questo concetto fondamentale sul maestro e il senpai, allora forse non sei una karateka".
RISP. Hai fatto tua una interlocuzione che non era diretta personalmente alla tua persona, era un concetto, se poi lo hai fatto tuo questo è un problema tuo al quale devi risponderti.

CIT. O forse hai ragione tu: non sono una karateka. Già...Chissà...Blowing in the wind
RISP. Non so l'inglese! ma sai..... come ho già scritto nella risposta all tuo aricolo sull'esame ti ripropongo la stessa frase: Battute a parte vorrei rispondere in maniera esauriente all'ultima tua domanda. Rimanere o andare non è una questione di coraggio ma di scelta e questa, che piaccia o no è già nel tuo cuore. Quando ho pensato a KUJIKERUNA pensavo proprio alla stessa tua domanda.

Davide Rizzo

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