Evidentemente, come spesso accade, le domande che vi vengono poste durante le lezioni, in alcuni di voi trovano sponda e aprono pause di riflessione più o meno interessanti.
Constato che la domanda: "
Cosa portate a casa dopo ogni lezione..." ha stimolato solamente una parte molto piccola del piccolo gruppo nel quale pratichiamo. Sembra quasi un atteggiamento di scarsa attenzione da parte di chi, con più esperienza, bissa questo nostro
"dirsi". Non importa, perchè chi più da più riceve e non solo da se stesso ma anche dagli altri.
Prima
Monica e poi
Anna hanno aperto una strada alla riflessione e all'introspezione.
Anna ha portato la sua esperienza che, seppur limitata, appare come mezzo di approfondimento e conoscenza di se stessi all'interno di un percorso, quello del Karate-Dō, che per quanto mi riguarda mi gratifica sia come Maestro che come persona che fa parte di questo vostro percorso.
Passando nello specifico e per rispondeTi mi piace il tuo primo approccio dell'accorgersi della mancanza degli allenamenti, della mancanza, ancora più evidenziata, dei tuoi spazi conquistati con determinazione e coraggio.
Allenarsi con i gradi superiori, anche se un po frustrante, aiuta e non poco, a sentire, a capire il percorso che si ha davanti. Allenarsi con i Senpai risolve le nostre perplessità proprio perchè ci si libera nel corpo e nella mente, guardi, fai, agisci in fretta perchè i ritmi sono diversi, scopri, nella semplicità delle cose, la complessità che le lega.
Le posizioni il respiro lo zanshin, capisci tutto questo senza che ti venga spiegato, proprio perchè la tua mente è più libera. L'attenzione alle anche, alla destra e sinistra, prendono il loro giusto valore ma, nel mentre pensi il tuo corpo si blocca, così come la tua mente.
La libertà sta nella conoscenza, più sai più sei libero, dovremmo insegnare questo ai nostri figli! ( Fallo!!)
Anche io ho due figli, adesso sono grandi, ricordo che Beatrice, la più grande dei due, la prima volta che sono rientrato a casa alle 11 di sera perchè avevo ripreso la via del Dojo chiedere a Manuela, mia moglie, "
..... e adesso che il papà non c'è cosa facciamo da sole?" ci vuole coraggio e determinazione per perseguire le proprie scelte, la propria "Via, il proprio Dō".
Ci vuole, però, anche un compagno/a che ci sostenga nei momenti difficili e bui, perchè comprende l'importanza della libertà che questa cosa ti da!
Non so se ti succederà di avere un altro bambino, dipende da te, non posso entrare in questo ma
ti posso garantire che la porta del Centro Sport e Cultura e la piccola panca all'ingresso saranno sempre libere per il tiuo bellissimo fondo schiena!
Io posso solo che ringraziarti per aver varcato quella porta e..... Imparerai, se rimarrai, se durerai, se non cederai.
KUJIKERUNA Anna
KUJIKERUNA!
I molteplici insegnamenti di Junnaid:
Nessuna situazione è priva di una lezione, neppure la più insignificante. Tutte le situazioni hanno una propria ricchezza, ma tu dovrai scoprirla; da un punto di vista superficiale, potrebbe non essere evidente. Devi essere molto attento, osservare in profondità, guardare tutti gli aspetti di quella situazione.
Oss