Scrivi: "
Nonostante tutto i ragazzi ci provano, pur rimanendo imperfetti, a dare quanto possono. Ci provano per loro stessi, un po' per la squadra, ci provano per il loro Maestro: comprendo il suo disappunto quando alcuni di loro non danno il massimo pur avendone le potenzialità; però un atleta che ha appena concluso una gara, sia che abbia ottenuto la medaglia, sia che abbia ottenuto una delusione non va assalito, appena messo piede fuori dal tatami, davanti ai propri avversari, ai propri colleghi, ai propri arbitri, soprattutto quando ancora non è scesa la tensione e la fatica della gara. Ogni cosa a suo tempo. Il rimprovero, dato al momento opportuno, è costruttivo. La pubblica umiliazione, a mio avviso, non giova a nessuno.
Certo, hai ragione, lo so; i ragazzi ci provano, per loro stessi e per dimostrare il loro valore anche ai compagni e a quanti li osservano durante la loro esperienza di gara o d'esame, certo ci provano per dare qualche cosa anche a me, il loro Maestro!
Quando Susanna ha completato il primo Kumite sapeva che poteva fare meglio, gli è servito lo stimolo esterno, più tuo che mio. Non voleva deludere Te, non Me, voleva dimostrarti quanto ci tiene a dimostrarti che è brava.
Quando è arrivata a quella che credevamo fosse la
FINALE e ha combattuto con
Vlad, a parte che ci sono rimati male perchè, come per me, sembrava fossero in gara per il primo secondo posto, quando ha capito che era per il 3/4 le è dispiaciuto, ha combattuto e ha perso,
Vlad tra l'altro è alla sua portata, comunque, nella parte della finale per il 3/4 posto dopo il verdettto quando, tutta congestionata e incazzata per la sconfitta mi ha
detto, "
NON IMPORTA " le ho solo detto che non era vero che non le importava,
le importava eccome.
Non mi è sembrato un assalto a gamba tesa e sopratutto non mi è sembrato un RIMPROVERO, ma solo una "PUNTUALIZZAZIONE" da parte mia.
Permettimi, cara Anna, di sapere di cosa hanno bisogno i miei ragazzi.
I ragazzi, hanno bisogno di una spalla per piangere a casa e di un Maestro sul tatami che gli dica quello che in quel momento è necessario.
Un momento di grande Verità su loro stessi!
Non credo che Susanna si sia risentita di questo, anzi credo abbia capito più di quanto ci si possa aspettare, solo lei lo sa se quel
Non Importa è vero, comunque, per concludere,
imparerò a guardarli semplicemente come fanno altri ma so già che io sono Davide e gli "Altri" altri!
Davide Rizzo
La Risposta di Anna