Il M" Shirai non cessa mai di stupire e di emozionare.
Ogni appuntamento è fonte di stimoli sempre nuovi un occasione per proporre lo studio e allenamento di un aspetto del karate. Con uno zoom straordinariamente efficace si va così a sondare un elemento, un particolare, che viene portato alla luce, amplificato e proposto all'esame dei presenti. Con la sua eccellente didattica il Maestro scompone l'elemento sotto esame in tanti piccoli tasselli, ciascuno dei quali viene studiato, approfondito e, soprattutto, allenato.
Nel corso dello stage di Bellaria del 24 25 agosto il Maestro ha affrontato tante cose, ma cìo che ha caratterizzato in particolare questo appuntamento è stato lo studio della respirazione in relazione all'esecuzione delle tecniche nel kihon, nel kata e nel kumite.
Respirare è vivere: si può vivere diversi giorni senza mangiare, pochi giorni senza bere, ma si resiste solo qualche minuto senza respirare... E se respirare è vivere, vivere è consumare e produrre energia. Ecco la provocazione del Maestro: verità apparentemente banale ma che applicata al karate, porta con sé notevoli implicazioni pratiche.
Nell'esecuzione delle tecniche kihon, del kata e del kumite, normalmente, l'inspirazione va eseguita in uno stato di massima decontrazione e rilassamento, poiché equivale all'immagazzinare energia; l'espirazione, invece, si effettua durante il percorso e sviluppo della tecnica, fino al momento del suo completamento con il kime.Inspirazione ed espirazione: ad esempio, in una combinazione di due o piu tecniche, si dovrà dosare l'energia in modo da potere eseguire piu tecniche con una sola espirazione.
ll Maestro ha mostrato con straordinaria chiarezza le modalità di allenamento alla luce di questo principio, passando in rassegna alcuni kata: i cinque heian, i tre tekki, alcuni sentei, dove ha insegnato come si deve effettuare la respirazione mentre si eseguono le tecniche per ottenere la massima espressione di energia.
Attraverso l'allenamento in coppia - un osservatore ed un esecutore - ogni praticante ha avuto l'occasione di assmilare questi principi, sperimentando su di sé ogni particolare. L’osservatore non “guarda” semplicemente il compagno ma si immedesima nei suoi movimenti, vivendo ogni fase del suo allenamento: l’esecutore deve dare il massimo di se stesso, deve essere “vero” e “sincero” il cordone ombellicale che lega osservatore ed esecutore crea una sfera di energia che fa dei due elementi un tutt'uno. Questo è il senso dell’allenamento di coppia
L'alternarsi dei ruoli consente di essere critici non solo nei confronti degli altri, ma di veriicare e di confrontare costantemente la propria esecuzione. Al di là del gesto tecnico - che va allenato costantemente per essere perfezionato al massimo - il karate ha una "parte nascosta" che non si vede immediatamente, ma che deve essere approfondita, ed è quella parte che fa emozionare chi osserva e chi pratìca, senza questa componente interiore, il karate è "privo di vita".
E così, torniamo all'equazione inizlale: RESPIRAZIONE = VITA = ENERGIA
Il Maestro ha mostrato come si possono eseguire i kata utilizzando correttamente la respirazione.
Ogni kata ha un numero di tecniche (attacchi e parate) che lo caratterizza, se si considera la corretta respirazione, cambia il tempo di esecuzione delle tecniche stesse e quindi il tempo del kata. Ad esempio:se Heian Shodan ha 22 tecniche, considerando la fase di inspirazione e quella di espirazione, nella fase di esecuzione i tempi saranno 12.
Da non perdere, questo appuntamento, come ogni altro, del resto.
Diffcile riassumere a parole l'intensità del lavoro, la fatica, ma anche a soddisfazione di una pratica non meccanica, ma vissuta intensamente in ogni attimo.
Come sempre, programma impegnativo per essere esaurito in due giorni di stage, il Maestro ci ha lasciato un compito: sta ad ognuno di noi approittare dell'occasione per proseguire nella strada dello studio, dell'approfondimento e dell'allenamento del karate tradizionale secondo i principi da lui proposti.
Al Maestro va il nostro piu sentito e sincero ringraziamento per il grandissimo lavoro di studio, impegno e costante elaborazione.
Crazie Maestro. Oss