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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Prima relazione di un percorso
Cannaregio 28 Aprile 2013
Anna Qual è il nostro obiettivo quando pratichiamo il karate?
Il maestro venerdì scorso ci ha congedati chiedendo di rispondere, per iscritto, a questa domanda. Cercherò di pigliare due piccioni con una fava e di risolvere il quesito prendendo come pretesto la lezione di oggi.
Ciò che maggiormente arricchisce, nel corso dei domenicali, è il confronto tra livelli ed età divergenti (lo so, l'avevo già detto ma lo ribadisco: repetita iuvant...): ciò comporta un richiesta a noi stessi di dare qualcosa in più.

Infatti guardo Francesca e Donato, tecnicamente lontani da noi anni-luce: sogno per un istante di essere Neo, quello di Matrix che in poche ore si auto-carica tutti i programmi di arti marziali, sogno infranto da una massima del maestro: questi risultati si ottengono con il tempo, la pazienza, la fatica, il sacrificio.

Poi con la coda dell'occhio scruto Sebastiano e realizzo quanto ci sia da imparare da una cintura gialla: la sua determinazione, il suo coraggio nell'affrontare i kumite al di sopra delle sue conoscenze, la sua nonchalance con la quale affronta kata sconosciuti io non li ho mai avuti in tutti questi anni...

Guardo Francesco, lo osservo da un po' di mesi a questa parte, seguo il modo in cui esegue le tecniche, lo vedo di giorno in giorno aumentare in forza, velocità, potenza: so che non sono brava, so soprattutto che non sarò mai brava come lui, ma intanto Francesco è diventato nel tempo, non lo nego, una parte del mio obiettivo, un piccolo modello da seguire.

Qual è quindi il mio obiettivo? Condividere un percorso con i miei compagni, coloro dai quali imparo qualcosa, coloro per i quali provo rispetto nella pratica della disciplina, rispetto che si traduce nella vita di tutti i giorni; il mio obiettivo è resistere, prendere la borsa con il karategi ed andare ad allenarmi anche quando alla sera le gambe non reggono più; il mio obiettivo è essere consapevole che a volte mi areno, non faccio progressi, ma è anche essere consapevole che il non allenarmi significherebbe non tanto rimanere ferma sui miei passi quanto fare tre passi indietro.

Il mio obiettivo è darmi del tempo per me cercando di sgombrare la testa dai pensieri; il mio obiettivo è farcela con la mia testa facendo a meno di uno psicoterapeuta; il mio obiettivo è imparare a non mollare mai.
Oss
Anna Santini

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Risposta ad Anna, sai che hai un bel lavoro da fare davanti?.
L’altro giorno su Facebook ho detto che quando si combatte si deve trovare il silenzio dell’anima non ti dico a chi stavo pensando …..

Il mio obiettivo è sempre quello, cercare di migliorarmi, passo dopo passo, allenamento dopo allenamento, seguire il mio maestro senza chiedermi dove mi porta ma sperimentando sempre quello che mi fa fare senza pormi tanti problemi.
Da parte mia vedervi crescere progressivamente è il compimento di questo mio ambizioso obiettivo. State tutti migliorando solo che lo vedete quando vi guardate allo specchio o vi lasciate andare osservando gli altri.
Saper guardare con umiltà di pensiero, sapere accettare le critiche per  costruirci sopra la tua forza. Io vi ammiro per la tenacia e per la pazienza, so che sono un spacca……. Ma è nella mia natura ma so anche che non chiedo mai l’impossibile. Questi piccoli momenti che ci dedichiamo ogni due mesi vedo che stanno producendo una bella cosa e vi ringrazio per questo.
Oss

Davide Rizzo

Tabella testi Davide - Scritti da noi

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