Domenica 15 dicembre, ore 10.00.
La gelida luce invernale pervade quella parte della laguna coperta di pali per reti da pesca a sud, verso San Clemente: superba vista dalla vetrata della nuova palestra. Solo questo varrebbe l'alzata domenicale ed il viaggio. Scusate se è poco.

Arriviamo io, Susanna, Sofia, mentre Sandro è già in pieno riscaldamento (come sempre del resto). Sandro, la nostra New entry: chissà quali sono le sue impressioni dopo circa un mese e mezzo insieme alla brigata di Cannaregio? La mia su di lui è che, a suo modo, ci stia dando il suo contributo.

Chi siamo? Quanti siamo? A partire da ieri mi sono stancata di riportare quanto pochi siamo così come di provare dispiacere per chi non c'è più come pure per chi, stupidamente, si è scordato dell'appuntamento.
Da ieri ho deciso di prendermi il massimo da questa nuova esperienza: in clima natalizio, in preda al più squisito anticonformismo, me ne frego di chi, per un motivo o per l'altro, non c'è e vado avanti per la mia strada.
Mi prendo tutto quello che posso: anche la soddisfazione della visita del Maestro Bacchin nel nostro nuovo spazio e per l'arrivo a sorpresa del nostro Francesco che non poco ci manca.

La lezione verte sull'equilibrio, sull'interazione tra pensiero, intenzione e azione. Si instaura, nel corso della lezione, una quasi improvvisata omogeneità tra gli insegnamenti dei due maestri: una sorta di complementarietà che stimola alla massima concentrazione, un tuffo nella pratica con la piena volontà di estraniarsi dal mondo circostante nello studio dell'intenzione del nostro avversario.
La lezione è breve, dura poco più di un'ora, durante la quale si è appresa la fatica e la difficoltà a rimanere costantemente in guardia di fronte al nemico.
A fine lezione una lietissima sorpresa: gli zaini e le giacche con il logo della nostra associazione, gentilmente offerti dal papà di Irene che ha sponsorizzato l'operazione.

Arigatò Maestro, per il bellissimo dono personale che mi hai fatto ieri. Non si sarebbe potuto trovare un miglior simbolo di gratitudine: il nostro.

A prescindere, un sentito augurio di buone feste a voi tutti, assenti compresi...
Oss