Tre anni fa circa, prima di fare la mia prima lezione mi immaginavo come poteva essere un maestro di karate, autoritario, severo, stronzo e con un rapporto con gli allievi limitato a "io insegno tu stai zitto e impari". Ovviamente non poteva essere così, ma adesso, dopo anni d karate mi rendo conto che il mio maestro è, a volte, autoritario quando si incazza, quando serve e ha ragione, severo, dato che il suo corso preferito non è silenziosissimo ed è stronzo sempre.
Penso che tutti i miei compagni preferiscano il Maestro a Puricelli (senza togliere niente al Maestro Luciano!!!) grazie alla complicità che si è creata tra noi e il Maestro Davide, almeno per me è come un secondo papà. Il rapporto che ho con lui non è solo d insegnante, con il Maestro ne ho passate tante, il bello è che allievi e Maestri non si incontrano solo dentro la palestra ma anche alle gare o a stage o a pizze.
E' successo che tempo fa ho litigato con (una mia cara amica, gliel'ho raccontato e non perdeva occasione per spingermi a fare pace, aiutandomi anche con il karate .
Anche in palestra penso che quando mi metteva in coppia con lei non fossero solo coincidenze! (adesso siamo amiche in parte grazie a lui).
Una cosa che tiene a farci capire è che il karate non è solo in palestra ma nella vita, che non è solo tecniche e combattimento ma anche pensare e meditare e SCRIVERE.
NON A CASO CI OBBLIGA A SCRIVERE QUESTI TEMI!
A questa palestra mi ci sono affezzionata tantissimo, è come una grande famiglia.
Sperando che il Maestro faccia al piu presto l'intervento, che pò el me deventa arancion come un salmon, gli auguro una veloce e buona guarigione affinché possa tornare tutto come prima e che magari la smetta con sti temi.
Bin Francesca