Grazie al mio Maestro. Eh sì.
Grazie di credere in me.
Grazie di farmi sentire importante.
Grazie di aver insistito.
Grazie.
Vorrei poter sostituire io da sola il gruppo unito di atleti che manca e che ti segue.
Scusa se mi dimentico di ringraziarti.
Scusa se penso sia dovuto e sia normale tutto questo.
Questa mattina mi sono svegliata alle 6. Ho accompagnato il maestro alla gara regionale ‘Karate Kid’ per dare una mano ai bimbi e fare loro da coach. Di certo non mi aspettavo di dover ricoprire anche il ruolo di presidente di giuria e arbitro.
Oggi, niente aspettative.
Oggi, un giorno splendido.
Pezzettino per pezzettino mi sto lasciando andare e varcare la soglia di un tatami diverso dal solito è una gioia. Sorrisi e saluti a destra e a sinistra.
La mattina inizia con la solita chiacchierata, mia e del maestro, lunga e confidenziale, perché è tanto il tempo che passiamo assieme;
accompagnare un arbitro vuol dire essere là un’ora prima dei bambini, accompagnare l’arbitro Rizzo vuol dire essere là due ore prima :)
Finalmente andiamo a cambiarci e la gara comincia, mi chiamano dal microfono per fare il presidente di giuria, un’esperienza bellissima, costruttiva e assolutamente gratificante. Oggi non c’era molta gente ad aiutare quindi abbiamo dovuto sgobbare moltissimo e fare molte cose assieme ma la complicità che sono riuscita ad ottenere con compagni di squadra, arbitri e mamme ha fatto volare il tempo e rendere tutto piacevolissimo.
Se poi mi viene offerta acqua e cioccolata…
Alle 10 arrivano i nostri campioncini:
Vlad, Adrian, Francesco e Nicholas.
Li faccio scaldare, mentre saltelliamo li carico con le parole, ovviamente
da lontano arrivano le sgridate dal maestro: non parlare, fai!
Ripetiamo Tekioku shodan e Heian shodan, sono emozionatissimi ma non li avevo mai visti così determinati. Mancano pochi minuti e i bimbi mi chiedono se posso presentargli la campionessa del mondo e io gliela porto. Per Marina oggi è stata una grande soddisfazione, è stata ringraziata più volte a nome della regione del Veneto, moltissimi bambini, e non solo, hanno voluto farsi una foto con lei e stringerle la mano. Nonostante tutto lei arrossisce e ancora si sorprende dell’affetto che le dimostrano tutte queste persone.
Finalmente inizia la gara, ci abbracciamo e come una vera squadra facciamo un forte e sonoro kiai per tirare fuori la grinta. Sono riuscita a guadagnarmi la loro fiducia e vanno sul tatami tranquilli.
Infatti: Vlad primo, Adrian e Francesco secondi e Nicholas quarto. I fatti parlano, inutile dire che i nostri mini atleti hanno le capacità e tutti le notano.
In tanti vengono a farmi i complimenti per Vlad, e il direttore tecnico della nazionale, Ofelio Michelan va a complimentarsi con Adrian attirato dal suo distintivo cucito storto :)
I bambini vanno a casa contenti ma per noi la gara non è ancora finita.
Ci viene offerto il pranzo e, assieme ai padovani, ci mettiamo a mangiare sugli spalti con le lacrime agli occhi per quante barzellette e battute trapelano, l’umore è ottimo e l’atmosfera lo traspare.
Verso le 14 la gara ricomincia e questa volta Davide Michelan mi chiama per fare l’arbitro!!!
Era la prima volta, mi tremavano le gambe ma mi rassicurano, cerco di farmi un’idea delle valutazioni ‘tipo’ guardando il riscaldamento dei vari bambini.
Mi rendo conto che mi riesce abbastanza spontaneo dare un giudizio tecnico, d’altronde è un paio di mesi che ho a che fare con quei marmocchi del martedì e del venerdì e questo mi ha aiutato.
La mia prima esperienza di arbitraggio va benissimo, sono proprio soddisfatta, soprattutto quando chiamano al tavolo centrale tutto il personale arbitraggio e incrocio il maestro Ofelio che mi fa i complimenti e mi dice che sono più brava di tanti altri di cui non può fare il nome, ironicamente. Certo, sarebbe meglio che il maestro Michelan mi reputasse brava nel kumite piuttosto…ma ogni cosa a suo tempo.
Una novità che mi ha sorpreso e allo stesso tempo piaciuta tantissimo è stata la ‘trovata’ di un nuovo tipo di ‘confronto’ (non si può pensare di agonismo): una dimostrazione di kata genitore-figlio, b-e-l-l-i-s-s-i-m-o. Il prossimo anno ci portiamo Anna e Susi :)
La gara finisce e tutte le persone che hanno aiutato per l’organizzazione vengono ringraziate e ci viene regalata una cartellina con delle ‘sorprese’ dentro.
Spogliatoio, ultimi saluti e finalmente alle 4.30 siamo nella via del ritorno.
E’ stata una giornata lunghissima ma molto molto molto appagante!
“Cogli ogni opportunità che la vita ti dà, perché, se te la lasci sfuggire, ci vorrà molto tempo prima che si ripresenti.”
E il karate è una di queste, cari compagni.
Bin Francesca
Dal Maestro: Mi evito di scrivere l'articolo!
Comunque è stata una bella esperienza e anche una bella soddisfazione, succede ad ogni gara e in tutte la maestria dei giovani allievi migliora, alle volte vengono mal valutati, altre volte hanno fretta o non sono in giornata, oggi è stato tutto perfetto e sono contento, sono contento anche per Francesca che sta aprezzando il fatto di stare in !acqua sempre più spesso" sono anche felice delle parole espresse e della sua sensibilità nell"aiuto" che mi da, un aiuto importante, sopratutto in questo momento dove in federazione e nel karate veneto abbiamo necessità di vedere volontà di fare.
Grazie Francesca e grazie ai giovani atleti del Centro