“Cosa portate a casa dopo ogni lezione?”. Bella domanda ma non è facile trovare in un istante la risposta, quella che riguarda l’aver portato con noi un qualcosa dentro che supera la tecnica.
Cosa porto con me? Ogni volta ho almeno un’ora di strada per ripensare alla lezione, e ieri il tempo era anche di più, e allora mi sono posta ancora una volta la domanda e ho trovato questa risposta:
Ogni lezione mi regala il confronto con le mie abilità, mi fa scoprire capacità che non sapevo di avere, imparo a controllare i miei impulsi e a vivere il mio corpo come se ogni volta fossero nuovi, tutti da conoscere.
Non è solo un rapporto con la parte materiale della persona, ma è più un confronto con le difficoltà quotidiane che sono mie, frutto di un vivere routinante e statico;
parli di concentrazione, di forza, parli di atteggiamento, tutte parole che fuori la palestra assumono significato completamente diverso per le persone, allora ecco un’altra cosa nuova che imparo ogni volta che vengo a lezione: il mondo fuori la palestra nel tempo ha perso molte capacità mentali e applica le residue in maniera parziale e le poche volte che ha il coraggio di usarle completamente non ha un obiettivo preciso e rischia così di ferire il prossimo.
Durante il viaggio in treno penso che sto imparando a diventare adulta, ad affrontare le difficoltà che questo ruolo impone, ad assumermi le responsabilità di ogni cosa che dico e faccio.
Se questo è il risultato di 5 mesi di lavoro non oso pensare cosa scoprirò alla fine dell’anno.
OSS
Monica Ceolin