Ci sono culture che parlano di reincarnazione, altre di spirito, altre di destino, altre ancora di Karma.
Non ho ne la conoscenza ne la cultura per definire quello che ho visto e che spero vedrò ancora per molto tempo, ma per comodità lo nomino Karma.
Vi è mai capitato di vedere una persona fare un lavoro, un hobby o altro  e dire: " è nato per fare questa cosa?"  A me capita al venerdì assistendo alle lezioni dei nuovi allievi, 5 piccoli ometti con dentro l’argento vivo, che corrono, ridono e fanno una miriade di gesti e versi e lui è li a guardare, studiare, contenere e giocare con tutto questo.
E’ il suo karma – piace ai piccoli, li capisce e li sa coinvolgere  in quello che fa, li affascina con le parole e con i gesti.
Usa parole da grandi, fa fare cose da grandi, fa ragionamenti da grandi e loro piccoli sono calamitati, ne hanno bisogno e lui lo sa. Non puoi non vedere e ascoltare quelle lezioni senza cogliere queste sfumature.
Disorientati, entrano e li fa giocare e mentre giocano lui insegna loro la lealtà, i trucchi e le regole del gioco; li fa “stancare” e poi allenamento e pur cambiando l’atteggiamento –adesso è un po’ più serio di prima- mantiene il suo carisma sui piccoli ometti che lo seguono con attenzione e anche curiosità. Si, curiosità; chi lo vede all’opera ne prova tanta, soprattutto quando dimostra per la prima volte le tecniche sul muro, sul makiwara o con altri metodi.

Ha una abilità innata nell'insegnare nell’insegnare, nel farsi seguire, nel relazionarsi con le persone siano esse grandi o piccole, racconta storie, aneddoti suoi, ti regala il tuo spazio – sembra assurdo ma non sempre ciò che è nostro ci appartiene, devi prendertelo-, fa riscoprire com’è stare con l’altro.
Ai bambini questo piace e serve, per questo motivo lui è li pronto a fare in modo che loro lo abbiano, con la giusta misure e con i giusti sistemi, all’interno dell’insegnamento della disciplina .
In quasi due anni di allenamento ho visto applicare questo sistema con Gaia, Sara e Donnalyn e il risultato è veramente splendido, sono piccole donne con un bel caratterino e con un senso concreto delle cose.

Avere un karma così tangibile dall’esterno non appartiene a tutti, e chi lo ha ricevuto in dono non sempre lo sa usare in modo  corretto, spesso si perde nella ricerca di cosa deve fare, come e a chi restituire questa energia; lui no. Lui sa di avere questa capacità, la nutre con l’amore per il Karate-do e sa scegliere a chi farne dono.

I piccoli “divoratori di energia” che si allenano il martedì ed il venerdì sono la prova tangibile di quanto scritto, ma anche del fatto che la passione cresce se si  conosce il proprio Karma.

Non tutti siamo capaci di ascoltarci e di capire il nostro Karma a spesso cadiamo nel fare e nell’essere qualcosa di diverso da ciò che ci può far felici. Questo non lo appartiene appieno, almeno in palestra, dove lui si esprime totalmente ed in libertà (o almeno te lo fa sembrare).
Sarebbe meraviglioso arrivare a un livello simile di apprendimento, assaporare ogni attimo della vita come unico senza cadere nello standard del quotidiano, vedere ogni cosa con colori sempre diversi togliendo l’alone di grigio che la società ti imprime davanti gli occhi.
Una tecnica dietro l’altra ognuna diversa dall’altra, guardare l’avversario e sentirlo, creare una sinergia con il respiro, lasciar andare con il controllo…. Tutte operazioni disimparate negli anni e che in pochi ambienti vengono insegnate ed apprezzate.

Auguro a quanti mi circondano di sapersi ascoltare e cogliere il loro Karma, di imparare dal Maestro a nutrirlo ed amarlo,  così che nel tempo ne trovino giovamento e possano donarlo ad altre persone ed insegnare loro altrettanto.
Ai piccoli allievi un augurio di divenire bravi Karateki, per se stessi e per il loro Karma.
Al Maestro i miei complimenti per il suo Karma e per come lo nutre con costanza.

OSS

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Risposta: Mi costringi a leggere me stesso, quello meno noto! Ma è bello leggersi e farsi leggere, così alla fine, ognuno segue il suo di Karma!
Oss. Monica, grazie per le attenzioni, per la sincertà d'animo anche se spesso mi metti in inbarazzo.
Grazie per i regali che ogni tanto CI fai.

Davide