Un’altra estate si presenta alle porte, un altro periodo di riposo dagli allenamenti- stage - e domenicali.
Sentiremo ancora una volta le raccomandazioni del Sensei riguardo il dedicare pochi minuti al ripasso delle tecniche, ci saluteremo con la speranza di rivederci tutti a settembre.
E già, questo periodo è quello più difficile da descrivere, è carico di mille sfumature, in palestra ci troviamo in pochi, allo stage si presentano solo gli stacanovisti dell’allenamento – mi ricordo lo stage di un paio d’anni fa a Saccafisola, eravamo solo in quattro allievi, Peccato- e ai domenicali si presentano due allievi di numero.
In compenso a settembre i numeri aumentano: arrivano nuovi allievi e talvolta fa capolino qualche ex allievo che ci vuole riprovare.
Quest’anno, caro Millepiedi abbiamo perso un paio di compagni di viaggio, ne abbiamo di contro guadagnato una e ha fatto ritorno Alessandra, che come sempre illumina il tatami col suo immenso sorriso contagioso.
La nostra palestra è una fucina di esperienze e di attività da cui nascono corsi sempre nuovi.
Il Sensei, instancabile, questo inverno ha fatto dieci lezioni di “difesa personale”, vi eravamo io, Carlotta, Giulia e Taina, E’ stata una esperienza bella, nuova, mi sono trovata a confronto con una dimensione della difesa diversa da quella vissuta col karate-do, sono emersi quesiti, riflessioni, abbiamo condiviso esperienze personali che il M° ha ascoltato e a cui ha ogni tanto risposto con molta puntualità.
Su quella scia io, Alessandra e Taina siamo state coinvolte in un corso di karate– do del venerdì sera, in cui Taina è allieva nuova, Alessandra fa “lezioni di recupero” ed io ne approfitto per mettere in ordine le mie tecniche acquisite.
Si lavora tutte assieme, sodo, si vedono progressi, e anche questo è un momento di riflessione sul sé. Sul cosa ti porta a fare tanta fatica. Su quale sentimento provi a tirar calci e pugni per due ore, arrivando a casa stanca ma sorridente. Follia? Forse un po’ si……..
E’ stato un anno di gare vinte sia dai piccoli che da Francesca, è stato anche quello dei nuovi agonisti premiati con belle medaglie - che in qualche modo premiano anche il M° ed i genitori-, sono stati mesi di gioie ma anche di alcune amarezze. Queste ultime però le facciamo scorrere e ci teniamo solo quello che insegnano.
E si caro Millepiedi – a cui ancora non ho dato un nome- , un anno ricco, forte, che apre porte nuove di fronte alla nuova stagione, chissà quali sorprese ci aspettano a settembre, cosa studierà il Sensei in questi mesi?
Noi allievi durante questi mesi cercheremo di mettere in pratica i suoi insegnamenti, proveremo a migliorare l’atteggiamento mentale, alleneremo le tecniche e faremo katà. Attenderemo settembre, mese in cui ci rimetteremo in campo, guardando con tenerezza e allegria i nuovi arrivi, meravigliandoci di come sono cresciuti i piccoli agonisti e preoccupandoci già degli esami che dovremo affrontare.
P.S.
Caro Maestro, scrivo questo pezzo il giorno del mio esame, a cui mi affaccio con molta incertezza ed onestamente ti dico che per la prima volta accetto di presentarmi per te e non per me stessa.
So che non è l’atteggiamento mentale corretto e so che questa frase non ti darà piacer, ma la via di sincerità è anche questo.
Fosse stato per me avrei atteso un momento diverso per indossare il mio karategi e sostenere l’esame, ma tu così hai deciso e allora “oss” .
La mia unica speranza, al di là del risultato, è non deludere te che con costanza e passione mi hai portata fin qui.
Monica Ceolin
Risposta del Maestro