Caro Maestro,
ti scrivo questa lettera dopo aver letto il pezzo di Anna e la tua risposta.
Non entro nel merito dell’evento specifico, non ho assistito direttamente, ma ci sta un mio commento generico su altri eventi.
Più volte ti ho osservato, e poi commentato, nel rapportarti con i tuoi allievi - siano essi piccoli o grandi - e più d’una volta ti ho anche criticato. Tu sei un bravo M°, porti a casa risultati validi, i tuoi allievi ti vogliono bene e ti seguono, ma troppo spesso lasci spazio ad una parte ostica e rude, che mortifica l’altro.
Tra un bambino ed un adulto passa in mezzo una vita, ci passano gioie e dolori, fallimenti e vincite, tutte cose che ci creano la capacità di difenderci emotivamente dal prossimo.
Ora, se tu “attacchi” un adulto questi ha una capacità di “difendersi” emotivamente – risponde, resiste, aggredisce, razionalizza…..- , ma se usi lo stessa sistema con un piccolo, questi ovviamente risponderà con la “paura” o col pianto.
I bambini non sanno ciò che tu già sai, loro sono vergini di esperienze e se le fanno attraverso l’allenamento, la gara, e il quotidiano.
Ciò non significa farsi sopraffare da loro, ma solo moderare alcune cose: linguaggio, tono della voce, pretese e anche forza delle tecniche.
Ti faccio notare che, nei giorni scorsi, i tuoi piccoli allievi si sono turnati con le lacrime, emotivi a parte.
Se ciò accade spesso vuol dire che forse pretendi troppo e dove loro non ti soddisfano si sentono mortificati.
Magari ogni tanto lasciar correre fa bene, sia per te che per loro.
E’ da non so quanto che porti allievi a far gare, quindi sai quanta emozione si ha dentro prima e dopo una prova. Se ci aggiungi che tu conosci anche i tuoi allievi e il loro modo di rapportarsi con l’evento, mi chiedo “ma perché devi essere caustico con loro?” Aspetta, lascia che diano sfogo al loro primo pensiero, poi si diranno la verità.
Non serve tutto e subito, serve l’onestà. Ed ognuno di noi ha un suo tempo e un suo modo per dirsela.
Susanna usa “Non Importa”, Sofia sbuffa, Irene brontola, Vlad ed Adrian ridono……., loro sono bimbi e metabolizzano così, con la calma e a bocce ferme li puoi far ragionare in maniera più consona, ma solo dopo!.
Ripeto, che sei un buon M° e si vede, metti amore nel tuo insegnare, i tuoi allievi questo lo apprezzano e ti premiano mettendoci tutta la loro grinta, e credo che modulando un pochino la tua forte aspettativa ed osservando un po’ di più le loro reazioni otterrai ancora di più i risultati che desiderate.
A volte lasciar spazio ad “ALTRI” vuol dire che DAVIDE può lavorare meglio.
Sei genitore anche tu e sai cosa si prova quando tuo figlio “soffre” per un risultato non raggiunto, usa allora la tua conoscenza per essere un Maestro migliore.
Oss
Monica Ceolin
Risposta Immediata:
Si, lo so uno si stanca di stare sempre in un mare in tempesta.
I buoni Maestri andrebbero uccisi nel momento stesso in cui si manifestano agli altri.
Grazie cercherò, anche nel tuo caso di fare tesoro delle tue parole
Risposta nel merito: